BURKINA FASO. ANCORA CIVILI UCCISI DAI JIHADISTI: 22 MORTI A BOURASSO
di NOTIZIE GEOPOLITICHE (Enrico Oliari)
Ancora sangue nel Burkina Faso, dove almeno 22 persone sono rimaste uccise e diverse ferite a causa di un attacco di uomini armati a Bourasso, località situata nei pressi di Dédougou, nella regione nord occidentale di Boucle du Mouhoun.
A darne notizia è stata Aiuto alla Chiesa che Soffre, che ha riportato una prima testimonianza di un sacerdote, che ha chiesto di non rivelare per motivi di sicurezza la sua identità: ha riferito che in un primo attacco “Hanno ucciso 14 persone davanti alla chiesa”, poi i terroristi sono tornati penetrando nel villaggio ed uccidendo molte altre persone. “Siamo terrorizzati… Tutte queste persone non hanno niente a che fare con la politica o con questi gruppi terroristici, vengono attaccate pur non avendo niente con cui difendersi. È davvero un caos…”, ha detto il sacerdote ad Aiuto alla Chiesa che Soffre, aggiungendo che lui stesso è sfuggito per un soffio a un’imboscata terroristica in questa stessa regione lo scorso 9 maggio. Le vittime sono quasi tutti cristiani o appartenenti a religioni animiste.
Il Burkina Faso è uno stato con un alto tasso di povertà e di disoccupazione: il consolidarsi di gruppi jihadisti nel Sahel ed il tentativo di contrasto dei militari ha portato da qualche anno ad attacchi continui nei confronti della popolazione, costringendo quasi due milioni di persone alla fuga e alla chiusura di molti centri sanitari da parte delle organizzazioni non governative.
Denunciando la scarsa efficacia dell’azione governativa contro le forze jihadiste, il 24 gennaio i militari hanno preso il potere deponendo ed arrestando il presidente Roch Marc Christian Kaboré. Presidente ad interim è ora Paul-Henri Sandaogo Damiba, che ha guidato il golpe, ma da allora la situazione nel nord del paese non pare essere mutata, anche perché la miriade di gruppi jihadisti del Sahel è caratterizzata da alleanze continuamente in mutazione e quindi difficilmente individuabili. Ancora non è chiaro quale gruppo sia responsabile dell’eccidio di Bourasso: i principali gruppi jihadisti sono Ansarul Islam, lo Stato Islamico nel Grande Sahara (Isgs), i qaedisti del Gruppo per il sostegno dell’Islam e dei musulmani (Jnim). Già nel 2018 un rapporto di Human Rights Watch, basato su numerose testimonianze, riportava dell’impunità di cui godevano di fatto le organizzazioni jihadiste, anche per l’incapacità delle forze governative di contrastarle e per la scarsa sensibilità verso tali drammi che colpiscono l’Africa da parte della comunità internazionale.
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