In 3 sorsi – Il 22 luglio 2025, in un contesto globale sempre più in subbuglio per via dei dazi imposti da Trump, il Presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ha firmato, a Washington, un accordo che prevede zero dazi sulle esportazioni USA verso le Filippine, mentre le esportazioni filippine saranno tassate negli USA al 19%.
1. UN SEGNALE CHIARO PER I BRICS
L’accordo commerciale siglato recentemente è letto come un segnale politico oltre che economico. I BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e altri) promuovono un sistema multipolare alternativo al dominio occidentale. In risposta, Washington rafforza le proprie alleanze bilaterali nel Sud-est asiatico, proprio in un’area chiave per l’influenza cinese. Le Filippine, storicamente ambigue tra Pechino e Washington, con questo accordo sembrano spostarsi verso una posizione più allineata agli USA, indebolendo le ambizioni del blocco BRICS nel Pacifico.
2. INFLUENZA DEI BRICS A RISCHIO NELL’INDO-PACIFICO?
Dal punto di vista economico, l’accesso privilegiato dei prodotti statunitensi al mercato filippino potrebbe ridurre la competitività di partner BRICS come Cina e India, attivi negli stessi settori. Se altri Paesi del Sud Est asiatico come il Vietnam e la Thailandia seguissero l’esempio di Manila, si creerebbe una rete di micro-alleanze commerciali filo-occidentali che comprometterebbe la strategia BRICS di espansione nel Sud Globale. Grazie al ruolo di uomo d’affari mondiale giocato da Donald Trump, il rischio è una nuova polarizzazione commerciale, più che un’integrazione multilaterale.
3. CONSEGUENZE FUTURE: NUOVE ALLEANZE, NUOVA GUERRA FREDDA COMMERCIALE?
Guardando avanti,l’intesa USA-Filippine potrebbe rappresentare un modello per una nuova stagione di accordi bilaterali strategici. Se i BRICS puntano alla dedollarizzazione e su strumenti come banche multilaterali, come è la New Development Bank, gli Stati Uniti rispondono con incentivi commerciali selettivi. Il viaggio di Marcos a Washington si inserisce in una strategia americana volta a contenere i rivali sistemici rafforzando legami con Paesi chiave. Per i BRICS, la sfida sarà mantenere la coesione e attrattività in un mondo che rischia di tornare a una logica da blocchi contrapposti, in una direzione completamente opposta rispetto all’obiettivo di lungo termine dell’alleanza, quello della creazione di un mondo integrato e multipolare.





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