Bonino agli studenti della Bocconi: “Quello di Salvini è bullismo tribale di stampo squadrista”
di DIARIO DEL WEB
Emma Bonino di nuovo contro Matteo Salvini. Questa volta dall’aula magna della Bocconi in occasione della conferenza annuale “Europa: miraggio o realtà”
ROMA – Emma Bonino di nuovo contro Matteo Salvini. Parlando a centinaia di studenti nell’aula magna della Bocconi in occasione della conferenza annuale “Europa: miraggio o realtà”, dice: “Se studi sei più forte per resistere alle bufale di Salvini e compagnia bella. Sai dirgli esattamente che la divisione dei poteri è alla base della democrazia». “La conoscenza è un’arma di difesa, arma democratica” ha aggiunto. La pasdaran radicale fa riferimento agli episodi di razzismo e intolleranza che si stanno ripetendo ultimamente e lancia l’allarme: “Non si possono e non si devono sottovalutare gli episodi che hanno costellato questi ultimi mesi. La signora che dice ‘io accanto a lei non mi siedo perché è nero’, il caso delle mense di Lodi, o l’attacco di Grillo ai poteri del Capo dello Stato non sono una ragazzata”.
“Non sono quattro chiacchiere al bar”
Un episodio in sé può sembrare “sminuito”, continua la leader di +Europa nel suo ragionamento, “ma se li metterete tutti insieme è allarmante. La signora per bene che non si fa visitare dal ginecologo perché è nero, ed è una signora del ricco nord, credo debba allarmare tutti quanti». Come già accaduto l'”assalto alla legalità” porta con sé sempre la ricomparsa dei “fantasmi” del nazionalismo e razzismo, accompagnato da “bullismo tribale e di stampo squadrista”, sottolinea. “Non sono quattro chiacchiere al bar ma sono le istituzioni stesse”.
“Tiriamoci su le maniche”
Per la senatrice “c’è da preoccuparsi». Questi attacchi “vanno respinti da tutti». Sta a noi – questa l’esortazione che la Bonino rivolge agli studenti – decidere se paralizzarci nella paura o costruire un futuro migliore grazie alle opportunità che ci sono offerte. Quello che dobbiamo fare è trasformare il “rancore” in speranza di un futuro migliore. “Non c’è nulla di peggio che starsene con le mani in mano. Qualche impegno in più vi farà bene. Occupatevi di quello che volete, ma fatelo, smettetela di brontolare e delegare ai vecchi come me. Tiriamoci su le maniche” conclude.
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Rimbocchiamoci le maniche e sbarazziamoci di Salvini. E anche della Bonino.