Il post di Conte su Facebook – L’intervento di Conte è arrivato nel primo pomeriggio. E ha voluto replicare al presidente di Confindustria Carlo Bonomi che oggi, parlando davanti agli industriali, ha ribadito il suo malumore per i partiti “che mettono le bandierine” sulla manovra. L’ex premier su Facebook ha dichiarato: “Sono d’accordo con lui. Il M5s è già da tempo concentrato su strumenti che consentano al Paese di ripartire”, ha detto.
Il presidente M5s ha quindi rilanciato altri dei temi fondamentali per il Movimento come “la centralità del Superbonus, del Reddito di cittadinanza, il cashback, il salario minimo, il taglio del cuneo fiscale e il no al ritorno della legge Fornero. “È il tempo di darsi da fare”, ha scritto. “Noi abbiamo scelto da tempo la concretezza”. E in particolare: “È il momento del Superbonus, ideato dal Movimento 5 Stelle, che contribuisce per 12 miliardi l’anno al Pil e per oltre 150mila unità all’incremento dell’occupazione. È il tempo dei miglioramenti che abbiamo proposto sul lato delle politiche attive del Reddito di cittadinanza, che resta un sostegno irrinunciabile per cittadini che vogliono formarsi e tornare sul mercato del lavoro, famiglie in difficoltà, lavoratori sottopagati, soggetti fragili”. Inoltre, ha concluso, “è il tempo di tagliare le tasse e continuare ad aumentare gli stipendi, con salario minimo e interventi sul cuneo fiscale. Il momento di graduare i prepensionamenti in base alla gravosità dei lavori evitando un ritorno alla Legge Fornero”.
Proprio il cashback rischia di creare molti malumori dentro l’esecutivo. “Se i 4,7 miliardi stanziati da Conte per il cashback fossero stati indirizzati alla riduzione del carico fiscale”, ha detto il deputato Fi Luca Squeri, “oggi saremmo già un passo avanti. Una cosa è certa: non ne faremo due indietro continuando a buttare risorse al vento per far contento il leader grillino”.
Le trattative sulla manovra – Il consiglio dei ministri dovrebbe essere convocato giovedì e Mario Draghi ha convocato per domani martedì pomeriggio alle 18 i sindacati. Le prossime ore serviranno a trovare, con la maggioranza e con le parti sociali, una difficile intesa sui tanti nodi ancora da sciogliere, a partire dal meccanismo per superare Quota 100. Un tavolo con i sindacati, che hanno già bocciato la proposta del governo sulle pensioni, e una riunione della cabina di regia dovrebbero precedere l’approdo della manovra in Cdm. Matteo Salvini, che con Silvio Berlusconi riunirà i ministri di Lega e Fi sulla manovra, si dice pronto a incontrare Draghi per affrontare i temi aperti. E un colloquio, secondo fonti parlamentari, potrebbe esserci anche con il leader M5s Giuseppe Conte, che preme per la proroga (ad oggi non prevista) del ‘suo’ cashback. Per tutto il weekend è andato avanti il lavoro dei tecnici, con contatti informali con i ‘luogotenenti’ dei partiti. Il nodo resta quello delle risorse, perché per aumentare (si parla di circa un miliardo) i fondi della manovra, bisogna trovarli o toglierli altrove. Ancora da definire è anche il capitolo del taglio delle tasse, tanto spinoso che la decisione potrebbe essere rinviata all’iter parlamentare della manovra: Draghi e Franco vorrebbero destinare gli 8 miliardi disponibili a tagliare il cuneo per i lavoratori, ma centrodestra e imprese insistono per cancellare o almeno ridurre l’Irap. Sul capitolo dei bonus si annuncia un’altra battaglia. Perché l’estensione al 2023 dell’incentivo al 110% non solo per i condomini ma anche per le villette, come chiedono tutti i partiti, avrebbe costi troppo elevati, secondo le stime del governo. Non è escluso che alla fine venga concessa una proroga di pochi mesi – da giugno a dicembre 2022 – anche per le abitazioni unifamiliari, ma le perplessità dell’esecutivo restano, visto che la misura nel lungo periodo è insostenibile e la ripresa dell’economia la rende meno essenziale a spingere il settore edile. Un’altra delle proposte è quella di mettere un tetto di reddito per permettere una proroga dell’incentivo al 110% anche per case singole, ville e villette da inserire in manovra.
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