“Per essere chiari, gli Stati Uniti sono pienamente, completamente impegnati nell’alleanza e, cosa più importante, nella difesa del Giappone”, ha detto Biden, accogliendo Kishida alla Casa Bianca. In una dichiarazione congiunta, i due leader hanno ribadito la decisione di Tokyo di acquistare centinaia di missili da crociera americani Tomahawk, per rafforzare la nuova posizione che il Paese asiatico ha intenzione di assumere in materia di Difesa.
Biden e Kishida hanno inoltre affermato di aver “istruito i loro ministri a rafforzare la cooperazione sullo sviluppo e l’effettivo impiego del contrattacco giapponese e di altri capacità”. Biden ha quindi ribadito l’impegno statunitense per la difesa del Giappone “utilizzando l’intera gamma di capacità, compreso il nucleare“.
L’incontro Biden-Kishida
Come ha sottolineato il Wall Street Journal, Stati Uniti e Giappone hanno annunciato piani per proteggere i satelliti giapponesi, dotare Tokyo di missili a lungo raggio e potenziare le forze marine statunitensi nel Paese. Durante la sua visita in Usa, Kishida ha illustrato il programma difensivo pubblicato a dicembre, che include un aumento della spesa militare e l’acquisto di armi statunitensi come i missili Tomahawk. “Credo che ciò sarà vantaggioso per le capacità di deterrenza e le capacità di risposta dell’alleanza”, aveva affermato Kishida prima dell’incontro con Biden.
Nikkei Asian Review ha fatto notare che uno dei risultati più notevoli del vertice è stato il desiderio dichiarato da entrambe le parti di raggiungere un livello più elevato di coordinamento nelle arene di difesa non tradizionali dello spazio e della sicurezza informatica, nonché di stabilire una nuova catena di comando.
Attenzione, inoltre, alla tempistica. Questa nuova fase di integrazione operativa tra le forze di autodifesa giapponesi e le forze armate statunitensi si sta consolidando mentre Biden e Kishida si preparano per affrontare una potenziale emergenza nello Stretto di Taiwan. E, soprattutto, l’integrazione arriva nel momento in cui Washington ha capito di non essere più in grado, da solo, di scoraggiare la Cina.
Semiconduttori ed economia
Biden e Kishida hanno anche toccato il tema dei semiconduttori. In particolare, gli Stati Uniti e il Giappone hanno discusso in merito all’adesione di Tokyo ai limiti statunitensi sull’esportazione di semiconduttori avanzati e apparecchiature per la produzione di chip in Cina. I funzionari di entrambi i paesi sostengono che le parti si stanno avvicinando a un accordo, ma permangono punti critici, inclusa la partecipazione dei Paesi Bassi, il paese di origine della società di apparecchiature per la produzione di chip ASML Holding.
Nonostante i rapporti tra i due Paesi siano sostanzialmente ottimi, permane un nodo spinoso non da poco. Nel comunicato congiunto diffuso dalla Casa Bianca non ve ne è traccia, ma Kishida potrebbe aver sollevato le preoccupazioni relative ai sussidi per i veicoli elettrici recentemente decisi da Washington. Per Tokyo si tratterebbe di una protezione ingiusta delle merci prodotte negli Stati Uniti, oltre che di una politica a danno delle esportazioni giapponesi inerenti all’automotive.
FONTE: https://insideover.ilgiornale.it/politica/il-piano-di-erdogan-per-vincere-le-elezioni-di-giugno.html
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