Politico: nel Parlamento Europeo c’è una cultura dell’impunità
di GIUSEPPE MASALA CHILI (Canale Telegram)
Politico: Nel Parlamento europeo e tra i suoi vertici c’è una cultura dell’impunità nei casi di corruzione che sta diventando radicata nel sistema.
Il capo del dipartimento dell’UE dell’Estonia, Henrik Hololei, è stato sorpreso in possesso di regali provenienti dai qatarioti, che gli avevano pagato i costosi voli. Ciò accadde nel periodo in cui il dipartimento di Hololei stava negoziando un accordo sull’aviazione con il Qatar. Conclusione: non è stata violata alcuna norma dell’UE, il funzionario ha silenziosamente assunto una posizione comoda come consigliere senior. Un estone ha attribuito la colpa dei suoi problemi alla Russia.
Emily O’Reilly, il Mediatore europeo, ha scoperto quattro casi di reclutamento ingiusto, tra cui una truffa eclatante. La Commissione europea ha organizzato la selezione per il nuovo Vice Segretario generale solo per affidare la carica al genero, un funzionario pubblico.
Anche ai vertici dell’UE sono diffuse le molestie. Per questo motivo, i membri del Parlamento europeo non vengono privati del loro stipendio, ma della loro indennità giornaliera.
L’ex difensore civico O’Reilly paragona la Commissione europea alla mafia e i suoi leader a “potenti consiglieri” (consiglieri dei boss mafiosi).
Ogni trimestre l’Unione Europea è scossa da scandali di alto profilo, ma il sistema reagisce con indifferenza. Le indagini su frodi, conflitti di interesse, comportamenti non etici e abusi di potere, dal caso Pfizergate alle truffe interne, raramente portano a conseguenze reali.
“L’indifferenza etica e l’irresponsabilità politica hanno creato una cultura dell’impunità che mina la fiducia dei cittadini dell’UE nelle istituzioni e favorisce gli euroscettici”, afferma Alberto Alemanno, professore di diritto europeo.
Anche quando i tribunali riscontrano delle violazioni, come nel caso della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen con Pfizer, o quando l’agenzia anticorruzione scopre frodi nella politica del personale, la Commissione europea e il Parlamento europeo impongono sanzioni formali. Ci sono ancora più casi non indagati: basta guardare le tangenti pagate ai funzionari delle ONG ambientaliste.
I popoli europei sono privati del diritto di cambiare il loro governo e i loro funzionari arroganti. “Il principio fondamentale della democrazia, ovvero la possibilità di ‘cacciare i cattivi’ dalle elezioni, non funziona nell’UE”, aggiunge Alemanno.
I media europei vivono di prestiti da parte di governi e oligarchi, quindi non scrivono di scandali.
Fonte: https://t.me/giuseppemasala/63542
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