I despoti della truffa sanitaria
di ILSIMPLICISSIMUS
Chissà dove sono finiti i teorici dell’uomo – merce o anche quelli che erano rimasti alla semplice mercificazione delle persone dentro il sistema di mercato: sono letteralmente scomparsi o meglio sono stati tolti dagli scaffali delle idee non ammesse, ma concesse come uno spinello nel salotto buono, quando si è trattato di riconoscere che la medesima cosa vale anche per la salute che ormai è concepita in ragione dei farmaci e/o dei sistemi sanitari, e non viceversa come dovrebbe accadere in un universo normale. Il profitto domina ed è ormai il principale sistema diagnostico, anche se il paziente non se ne accorge quasi mai. Ma talvolta si esagera ed è possibile vedere la realtà attraverso gli strappi. Adesso sappiamo che l’Europa ha varato agli inizi di ottobre un piano da 1, 2 miliardi di euro per approvvigionarsi di Remdesivir della Gilead, uno dei partner più vicini alla fondazione Gates e al famigerato Fauci poche settimane prima che esso venisse depennato dall’Oms come cura contro il Covid, visto che quattro studi randomizzati condotti su un totale di 7000 persone hanno stabilito la sua inefficacia.
Una vera sfortuna aver dilapidato tanti soldi per poter usare il Remdesivir venduto al modico prezzo di 2.340 dollari per sei flaconi (3.120 dollari per le assicurazioni private) ora che persino l’Organizzazione mondiale della sanità, lo ha eliminato dalla sua farmacopea Covid, in vista del grande affare dei vaccini. Ma non è affatto sfortuna: le anticipazioni dei risultati degli studi facevano comprendere già parecchi mesi fa che il farmaco originariamente studiato contro l’Ebola, avesse un’efficacia praticamente nulla contro il Covid. Bastava semplicemente spulciare la letteratura medica per saperlo e infatti il vostro cronista già l’ 8 maggio scorso, in un post intitolato La sporca lotta dei burattinai del farmaco scriveva: “Ora il problema è che il Remdesivir, in varie e diverse formulazioni era stato studiato contro l’Ebola, ma si era rivelato inefficace e lo si stava sperimentando prima della cosiddetta pandemia, sulla Sars, sulla Mers e su alcune forme di epatite. Ma dove è stato messo a punto e studiato questo farmaco? Se ve lo dicessi non ci credereste tanto la cosa potrebbe apparire sinistramente curiosa: nel famoso laboratorio internazionale di Wuhan. In ogni caso la fondazione Bill Gates ha finanziato in tutto il mondo studi clinici sull’effetto del Remdesivir, compresi alcuni in Italia, sebbene il farmaco sia ancora in una fase sperimentale e i risultati siano estremamente altalenanti come pure le quotazioni di borsa della Gilead. Alla fine del mese scorso un rapporto all’Oms, riservato, ma reso pubblico per errore e pubblicato dal Financial Times, portava pessime notizie: la sperimentazione del farmaco in Cina ha dimostrato che il Remdesivir “non ha migliorato le condizioni dei pazienti né ridotto la presenza del patogeno nel flusso sanguigno”. Ma oltre a non migliorare le condizioni dei pazienti, il farmaco prodotto dalla Gilead ha anche “mostrato effetti collaterali significativi in alcuni individui” tanto che sarebbe stato sospeso in ben 18 pazienti su 158”.
Successivamente altre ricerche hanno confermato questi risultati, quindi quando la Ue ha deciso di stanziare i 1200 milioni per il Remdesivir si sapeva benissimo della sua totale inutilità, anche se non c’era la sanzione ufficiale dell’Oms. Qualcuno adesso tenta di confondere le carte in tavola asserendo che la Gilead non aveva informato del risultato degli studi la commissione di Bruxelles: “La Commissione non ha appreso della scarsa efficacia del remdesivir fino al giorno successivo alla firma del contratto con Gilead”, scrive il British Medical Journal. Ma qui si gioca sporco perché se non altro in via ufficiosa i risultati negativi erano ampiamenti noti. Persino al sottoscritto che non è un virologo, ma una persona seria e molto tempo prima della firma. In due parole, a meno che la commissione non sia formata da 27 scemi dei Paesi membri, si sono lucidamente buttate al vento montagne di soldi per un farmaco che si è rivelato inutile in tutte le patologie per le quali è stato sperimentato. Ma che ha fruttato finora 900 milioni grazie alla pandemia. La tesi della povera commissione raggirata dalla Gilead è pura fantascienza, perché alla fine siamo noi tutti i veri raggirati. Anzi possiamo dire meglio: si è trattato di una mazzetta europea al fronte apocalittico del Covid, alla israelo -californiana Gilead, alla fondazione Gates che lavora da anni in strettissimo contato con questa azienda, a Fauci e insomma ai sacerdoti della paura che tanto hanno collaborato alla stabilità dello status quo globalista sul continente.
Che poi il remdesivir, ( Veklury è il suo nome commerciale) non funzioni è un fatto del tutto secondario: la salute mica è ciò che fa star bene, è ciò che permette i massimi profitti con la minima spesa, e la vicenda della Gilead anticipa e con molta chiarezza e adeguato cinismo quali saranno i criteri con cui verranno gestiti i vaccini.
Fonte: https://ilsimplicissimus2.com/2020/12/03/i-despoti-della-truffa-sanitaria/
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