Morgan Stanley: mercati più a rischio per FED che Omicron
di TELEBORSA (Redazione)
Morgan Stanley crede che le mosse della banca centrale statunitense possano rappresentare un rischio maggiore per i mercati azionari rispetto alla nuova variante Omicron del coronavirus. Lo hanno scritto gli strategist della banca d’affari USA ai loro clienti, sottolineando che le decisioni della FED sulla politica monetaria pongono maggiori incertezze di un ceppo di coronavirus di cui ancora non si conoscono gli effetti (gli scienziati non sanno ancora se porta a maggiori o minori ospedalizzazioni rispetto alle varianti già in circolo).Sebbene “non siano così preoccupati per l’Omicron come un importante fattore di rischio per le azioni”, gli strategist vedono i venti contrari che si accumulano altrove, dopo che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha segnalato il possibile tapering accelerato degli acquisti di asset. “Il tapering si sta restringendo per i mercati e porterà a valutazioni più basse come accade sempre in questa fase di qualsiasi ripresa”, hanno scritto gli strategist guidati da Michael Wilson in una nota ai clienti, secondo quanto riportato da Bloomberg.
“I mercati azionari stanno riprendendo il loro processo di “de-rating” iniziato più di nove mesi fa per numerose ragioni”, hanno aggiunto gli economisti di Morgan Stanley. Prevedono che il rapporto prezzo/utili forward dell’S&P 500 scenderà di circa il 12%, con un calo potenzialmente più profondo “poiché gli investitori azionari iniziano a chiedere premi al rischio molto più elevati in previsione di tassi di interesse a lungo termine notevolmente più alti”.
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