di Chris Hedges
Quando verrà scritta la storia del genocidio di Gaza, una delle figure più coraggiose e schiette nella difesa della giustizia e del rispetto del diritto internazionale sarà Francesca Albanese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite che oggi è stata sanzionata dall’amministrazione Trump. Il suo ufficio ha il compito di monitorare e denunciare le violazioni dei diritti umani commesse da Israele contro i palestinesi.

Potete vedere l’intervista che ho fatto ad Albanese qui.
Il suo ultimo rapporto elenca 48 società e istituzioni, tra cui Palantir Technologies Inc., Lockheed Martin, Alphabet Inc. (Google), Amazon, International Business Machine Corporation (IBM), Caterpillar Inc., Microsoft Corporation e Massachusetts Institute of Technology (MIT), insieme a banche e società finanziarie come BlackRock, assicurazioni, società immobiliari e organizzazioni di beneficenza, che in violazione del diritto internazionale stanno guadagnando miliardi dall’occupazione e dal genocidio dei palestinesi.
Potete leggere il mio articolo sull’ultimo rapporto di Albanese qui.
Il segretario di Stato Marco Rubio ha condannato il suo sostegno alla CPI, quattro dei cui giudici sono stati sanzionati dagli Stati Uniti per aver emesso mandati di arresto nei confronti di Netanyahu e Gallant lo scorso anno. Ha criticato Albanese per i suoi sforzi volti a perseguire i cittadini americani o israeliani che sostengono il genocidio, affermando che non è adatta a ricoprire la carica di relatrice speciale. Rubio ha anche accusato Albanese di aver “vomitato antisemitismo sfacciato, espresso sostegno al terrorismo e aperto disprezzo per gli Stati Uniti, Israele e l’Occidente”. Le sanzioni impediranno molto probabilmente ad Albanese di recarsi negli Stati Uniti e congelano tutti i beni che potrebbe avere nel Paese.
L’attacco contro Albanese preannuncia un mondo senza regole, in cui Stati canaglia come gli Stati Uniti e Israele possono commettere crimini di guerra e genocidio senza alcuna responsabilità o restrizione.
Mette a nudo i sotterfugi che usiamo per ingannare noi stessi e cercare di ingannare gli altri. Rivela la nostra ipocrisia, crudeltà e razzismo. D’ora in poi, nessuno prenderà sul serio i nostri impegni dichiarati a favore della democrazia, della libertà di espressione, dello Stato di diritto o dei diritti umani. E chi può biasimarli? Parliamo esclusivamente il linguaggio della forza, il linguaggio dei bruti, il linguaggio del massacro di massa, il linguaggio del genocidio.
“Gli atti di uccisione, gli omicidi di massa, le torture psicologiche e fisiche, la devastazione, la creazione di condizioni di vita che non consentono alla popolazione di Gaza di sopravvivere, dalla distruzione degli ospedali, agli sfollamenti forzati di massa e alla creazione di accampamenti per profughi, mentre la popolazione viene bombardata quotidianamente e ridotta alla fame: come possiamo interpretare questi atti isolatamente?”,
ha chiesto Albanese in un’intervista che le ho fatto quando abbiamo discusso del suo rapporto,
“Genocidio come cancellazione coloniale”.
Ha chiesto Albanese in un’intervista che le ho fatto quando abbiamo discusso il suo rapporto, “Il genocidio come cancellazione coloniale”.
I droni militarizzati, gli elicotteri da combattimento, i muri e le barriere, i posti di blocco, i rotoli di filo spinato, le torri di guardia, i centri di detenzione, le deportazioni, la brutalità e la tortura, il rifiuto dei visti d’ingresso, l’esistenza apartheid che deriva dall’essere privi di documenti, la perdita dei diritti individuali e la sorveglianza elettronica sono familiari ai migranti disperati lungo il confine messicano o a coloro che tentano di entrare in Europa, così come lo sono ai palestinesi.
Questo è ciò che attende coloro che Frantz Fanon chiama “i dannati della terra”.
Coloro che difendono gli oppressi, come Albanese, saranno trattati come gli oppressi.
Traduzione dall’inglese di Piero Cammerinesi per LiberoPensare

Chris Hedges è un giornalista vincitore del PremioPulitzer’
È stato corrispondente estero per 15 anni per il New York Times, dove è stato capo ufficio per il Medio Oriente e capo ufficio per i Balcani.
In precedenza ha lavorato all’estero per il Dallas Morning News, il Christian Science Monitor e la NPR. È il conduttore del programma “The Chris Hedges Report”.
FONTE: https://www.liberopensare.com/la-persecuzione-di-francesca-albanese/






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