La rivolta per i compiti a casa
di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Il rifiuto di fare i compiti per le vacanze voleva essere un ultimo gesto contro l’autorità della scuola[1], ma è sprofondato nelle sabbie mobili di una imperturbata tolleranza: la scuola non ha reagito punitivamente; configurata infatti secondo il modello dell’ospizio, come potrebbe scomporsi se un suo cliente non segue delle prescrizioni dettate più dall’abitudine che dalla convinzione? Rifiutarle, anziché essere un’azione di impavida rottura, somiglia piuttosto all’accanimento contro un...
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