Perché Cassa depositi e prestiti è così importante per l’Italia
di KRITICA ECONOMICA (Giovanni Tagliani)
Quest’anno verrà sicuramente ricordato come l’anno della pandemia globale da coronavirus. Tuttavia, il 2020 segna anche un importante traguardo per la più grande istituzione pubblica italiana in campo economico. Nel 2020 ricorre, infatti, il centosettantesimo anniversario della fondazione di Cassa Depositi e Prestiti.
Nell’arco della sua storia, CDP ha sempre svolto un ruolo cruciale di supporto all’attività del settore pubblico investendo i depositi postali in progetti di sviluppo del paese, in particolare infrastrutturali.
A partire dai processi di privatizzazione e riforma delle partecipate pubbliche degli anni novanta e inizio duemila, il suo ruolo si è progressivamente allargato e intensificato. Questo percorso ha inizio con l’assorbimento da parte di CDP delle azioni di imprese pubbliche strategiche come ENI ed ENEL, sottraendole così ad una piena privatizzazione. Il gruppo CDP cresce, sia in termini finanziari che industriali, fino a diventare uno dei principali strumenti di politica economica durante la Grande Recessione. Gli interventi anticiclici di CDP sono concentrati principalmente nel supporto finanziario ad imprese ed enti locali, devastati da credit crunch e tagli ai trasferimenti. Con l’attenuarsi della crisi, CDP non rientra nel ruolo di semplice finanziatore, ma costituisce sempre più il principale strumento di intervento dello Stato nell’economia.
La rilevanza che attualmente CDP ha per l’economia italiana non può essere sopravvalutata, sia dal punto di vista industriale che in termini comparativi rispetto alle omologhe holding europee.
Con l’acquisizione nel 2012 della finanziaria SACE Il gruppo CDP ha assunto un ruolo di primo piano nel supporto all’export, settore che ha dato il contributo maggiore alla ripresa successiva alla Grande Recessione data la depressione della domanda interna. Il ruolo di CDP non si è limitato a quello di finanziatore, al contrario, il gruppo vede una integrazione crescente di attività industriali. Punto di svolta in questa trasformazione è stata l’acquisizione, sempre nel 2012, di Fincantieri, ora parte della neonata sub-holding CDP Industria.
Le dimensioni del gruppo CDP hanno raggiunto i 425 miliardi di attivo nel 2018, circa il 24% del PIL, il che ne fa la più grande, in rapporto al PIL, tra le omologhe holding europee con la francese Caisse des Dépôts et Consignations (CDC) con attività nel 2018 per 163 miliardi, circa il 7% del PIL, e la tedesca KfW con 489 miliardi, circa il 15% del PIL. La CDP si distingue anche per il suo ruolo in grandi industrie e per gli interventi di sostegno all’economia che sta effettuando nella crisi attuale.
Cassa Depositi e Prestiti è chiamata ad uno sforzo ingente per fronteggiare la crisi dovuta al coronavirus. CDP è il principale strumento economico utilizzato dal governo italiano per fornire liquidità alle imprese: 200 miliardi di garanzie tramite la partecipata SACE si andranno ad aggiungere a 200 miliardi di crediti all’export.
La crisi economica causata dal coronavirus potrebbe svolgere un ruolo analogo a quello della Grande Recessione nel dare impulso all’espansione di CDP. Oltre al già citato ruolo di sostegno alla liquidità, CDP potrebbe presto trovarsi, ancora una volta, al centro della strategia economica del governo italiano. Questa responsabilità si concretizzerebbe con maggiore immediatezza nel caso in cui dovessero arenarsi le trattative a livello europeo, e quindi nel caso in cui l’Italia, come più volte ripetuto dal Presidente del Consiglio Conte e come rilevato dal recente appello di 101 economisti, debba “fare da sola”. La recessione che si prospetta per l’economia italiana sarà peggiore di quella del 2009: le prime stime del FMI prevedono un calo attorno al -9% del PIL.
Una crisi di queste dimensioni potrebbe stravolgere gli assetti proprietari dell’economia italiana, chiamando il settore pubblico a salvare banche private e imprese strategiche. Le circostanze della crisi potrebbero spingere le sofferenze del sistema bancario fino a richiedere un intervento pubblico e, in questo settore, CDP potrebbe essere chiamata a svolgere quel ruolo di holding bancaria pubblica che per 60 anni è stato dell’IRI dopo la Grande Depressione del ‘29. Non mancano anche indiscrezioni su potenziali interventi in industrie di rilevanza nazionale, come un trasferimento di Alitalia a CDP o un progetto di rilancio dell’ILVA che coinvolga la Cassa. Fondata nell’anno 1850 nel preunitario Regno di Sardegna, CDP non è mai stata così rilevante per l’economia italiana come lo è oggi.
FONTE:https://www.kriticaeconomica.com/perche-cassa-depositi-e-prestiti-e-cosi-importante-per-litalia-cdp/
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