Una lezione di democrazia da parte della Germania
di JACOPO D’ALESSIO (FSI-Riconquistare l’Italia Verbania)
Cosa ci spiega, in sostanza, la sentenza di oggi, emessa dalla corte costituzionale tedesca, che fa ricorso contro le istituzioni europee riguardo la decisione da parte della BCE di acquistare una quota maggiore di debito pubblico dei paesi colpiti dal corona virus?
In Italia, ogni volta che si prova a far riflettere il prossimo sul fatto che la Costituzione del nostro paese deve rimanere al di sopra dei Trattati europei, si viene accusati di voler tornare alle “piccole patrie”, e cioè di avanzare pretese nazionaliste contro un nobile progetto internazionale di tipo continentale, popolare, e socialista, che è l’Unione Europea.
In realtà avviene esattamente il contrario.
La corte tedesca ci spiega infatti che il potere giudiziario di questa istituzione ha il potere (e quindi anche il dovere) di far rispettare la propria Costituzione che è pertanto l’espressione sostanziale della volontà del popolo tedesco.
Dunque, secondo questa corte, approvare una legge europea che infrange la Costituzione tedesca significa violare la sovranità popolare e limitare la democrazia.
Viceversa, la corte costituzionale italiana, avvallando tutte le leggi che contraddicono la nostra Costituzione, ci sta spiegando che la democrazia è un sistema sacrificabile a beneficio di una costruzione europea che esprime soltanto la volontà dell’attuale classe politica.
Questa però è una visione “di parte” in quanto è ovvio che aderire ai trattati europei e poi dilatare il numero di persone sottoposte questi trattati avrebbe portato ai dei conflitti con le singole leggi emanate nel tempo dai singoli stati, costituzioni comprese, diciamo allora che la Germania, che si è creata un sistema di regole a sua immagine e somiglianza con la complicità di chi le ha accettate, sino a che le è meritato è stata distratta sul rispetto costituzionale, quando non gli è meritato più ha trovato subito qualcuno che ha fatto polemica ed una corte che “OIBO’ all’improvviso si è accorta che stare in Europa pone dei problemi anche di ordine costituzionale”(no!!!. ditelo a noi Italiani che abbiamo accettato di rendere la nostra carta una fonte secondaria del diritto!!!) ; un po come gli Inglesi che appena non gli è più meritato, molto più pragmaticamente, si sono addirittura eclissati. Sarebbe come se qualcuno dopo aver venduto miliardi di auto, di fronte ad un concorrente che propone auto più belle, si accorgesse improvvisamente che inquinano e quindi non possono essere acquistate(quelle del concorrente), nessuno obietta sul fatto che le auto inquinano ma non puoi tu, che ne hai prodotte miliardi, farti portatore di questa bandiera..la Germania è uguale, per fare un esempio ha violato gli accordi commerciali per decenni a suo vantaggio e non si è mai stracciata le vesti per la disonestà, ora che le viene chiesto di condividere un rischio(ipotetico) si scopre alfiera delle regole e della correttezza e tu lo consideri esempio di democrazia? secondo me è esempio di paraculaggine!. Noi Italiani, per portare avanti il sogno europeo, abbiamo sacrificato principi, valori e benessere ed ora i tedeschi che c’hanno guadagnato un botto ci dicono che non possono neanche condividere un piccola percentuale di rischio? questa è la realtà dei fatti altro che democrazia, in altri tempi sarebbe già guerra(ed i tanto democratici tedeschi ne hanno già scatenate 2 e mondiali) e francamente io vorrei evitarlo e quindi non difendo la democraticità Germanica ma dico che sono delle grandi teste di pisciarello e che mirano a sfasciare l’unione a tasche piene.
detesto la classe dirigente tedesca e il loro modello di sviluppo, ma il punto dirimente che non si capisce qui è che, al contrario nostro, la Germania difende benissimo il proprio interesse nazionale.