Elon Musk accusa Telecom di bloccargli il Mercato italiano
di L’INDIPENDENTE (Walter Ferri)
A ridosso di Pasqua, Starlink, società guidata da Elon Musk, ha presentato una denuncia all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom) e al ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) al fine di accusare Telecom Italia Spa di comportamenti commerciali poco corretti. L’azienda italiana starebbe ostacolando i piani dell’omologa statunitense rifiutandosi, sostiene Starlink, di comunicare alcuni dati tecnici essenziali a garantire l’ingresso di nuovi competitor nel Mercato internet del Bel Paese.
Tutto il problema orbita attorno alla lunghezza di banda. Secondo quanto riferito da Starlink, i suoi uffici avrebbero inoltrato a metà ottobre una richiesta a Telecom al fine di comprendere a fondo su quale spettro operi, così da poter programmare un servizio che non causi e non subisca le interferenze di quanto già imbastito dal fornitore italiano. Telecom, raggiunta da Bloomberg, si è sibillinamente limitata a far notare che la versione fornita dall’impresa straniera non sia che una “ricostruzione parziale dei fatti”. Starlink, come spesso capita, non ha invece fornito un riscontro ai quesiti postegli della stampa.
Le due aziende propongono dunque due visioni dissonanti di ciò che le sta dividendo, tuttavia la sostanza non cambia: Starlink ha chiesto l’intervento delle autorità italiane al fine di correggere un’ingiustizia percepita, quindi ha minacciato di mollare baracca e burattini per far defluire i suoi investimenti europei verso altre nazioni. Adolfo Urso, titolare del Mimit ha immediatamente assicurato l’apertura di un tavolo di confronto e coordinamento utile a trovare un accordo che possa far felici ambo le parti. L’azienda di Musk ha d’altronde diverse carte che giocano a suo favore.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato personalmente il miliardario sudafricano e lo ha fatto molteplici volte. Lei e il Ministro degli Affari esteri. Antonio Tajani, non hanno mai nascosto la loro speranza di poter convincere l’imprenditore ad aprire qualche fabbrica sul suolo italiano, pertanto l’Amministrazione di destra è decisamente ben motivata a soddisfare le richieste e i capricci del controverso personaggio. Non solo, l’avvento di Starlink potrebbe andare anche a compensare gli imbarazzi causati dal progetto noto come “Italia a 1 Giga”, piano d’azione previsto dal PNRR che avrebbe dovuto portare la connessione veloce in ogni angolo della nazione entro il 2026, ma che sta arrancando a causa di una progettazione che, a conti fatti, si è dimostrata goffa e poco affidabile.
D’altro canto, il problema sollevatosi con Telecom Italia è tutto meno che un’eccezione per Starlink. Proprio in questi giorni, l’azienda di Musk si è vista rifiutare dalla Commissione federale per le comunicazioni statunitense (FCC) la richiesta di poter usufruire della banda di connessione che spazia dai 1.6/2.4 GHz ai 2GHz, area dello spettro già presidiata da Globalstar. Stando alla FCC, la richiesta di Starlink è “inaccettabile” a meno che non venga creata appositamente una nuova regolamentazione atta a risolvere ogni incognita amministrativa e a evitare che i nuovi servizi possano causare interferenze a quelli già consolidati.
In verità, Starlink ha già in passato trovato una soluzione utile a compiere un primo passo all’interno dei territori già occupati dagli operatori telefonici: l’azienda specializzata in connessioni satellitari ha infatti siglato in passato una partnership con il provider T-Mobile, così da poter ottenere in licenza parte della sua banda. I primi esiti della joint venture sono stati collaudati lo scorso gennaio attraverso la trasmissione di alcuni messaggi campione, tuttavia la collaborazione dovrebbe assumere le sue piene proporzioni già nei prossimi mesi, o comunque entro il 2024.
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