In 3 sorsi – Il Primo Ministro Anwar Ibrahim ha annunciato che la Malesia sta avviando la procedura per unirsi ai BRICS. In un’intervista al notiziario cinese Guancha ne spiega i motivi e il ruolo chiave della Cina nella crescita asiatica.
1. IL RUOLO DEI BRICS
Arriva dall’Oriente la notizia che un altro Paese del Sud-est asiatico si prepara a unirsi al gruppo dei BRICS, la Malesia. I BRICS, acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, puntano a mettere insieme le economie dei Paesi emergenti. Il gruppo, formatosi nel 2009, si è negli anni ingrandito, prima con l’entrata di Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti, e a breve con quello della Thailandia. L’iniziativa dei BRICS nasce da un’aspirazione comune, e su iniziativa soprattutto cinese, di creare un gruppo di Paesi abbastanza forti e coesi a livello economico, in grado di sfidare il primato degli Stati Uniti.
Fig. 1 – Anwar Ibrahim, allora leader dell’opposizione malese, insieme al Ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel 2018
2. L’INTERVISTA CON LI SHIMO (李世默)
La decisione presa dalla Malesia è stata annunciata dal premier Anwar Ibrahim in un’intervista, durante la visita a Kuala Lumpur del premier cinese Li Qiang, in occasione delle celebrazioni dei cinquanta anni di relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Le relazioni tra Cina e Malesia hanno una lunga storia iniziata nel 1974, che porta oggi Pechino a essere il primo partner economico della Malesia. L’intervista è stata rilasciata al notiziario cinese Guancha (观察), dove è disponibile integralmente in lingua cinese e con il suo video in lingua inglese. Le molte domande fatte dal giornalista Li Shimo, direttore dello stesso notiziario, portano Anwar a ripercorrere i punti chiave di trent’anni di storia. Il punto di partenza sono gli anni Novanta, che si sono contraddistinti per il boom economico e per l’inizio del mondo come lo abbiamo conosciuto fino a poco tempo fa, a guida occidentale. In quegli anni si andava infatti formando il sistema unipolare, un’epoca che secondo Anwar si è ormai conclusa. In questo il Primo Ministro malese sottolinea più volte il ruolo della Cina. Pechino ha avuto il merito di sfidare per primo questo sistema, facendo tornare in Asia la speranza di una rivalsa nello scacchiere mondiale, di una vera emancipazione dall’Occidente possibile grazie proprio alle caratteristiche di tali Paesi, a cominciare dalla convivenza tra culture e tradizioni diverse.
Fig. 2 – Anwar Ibrahim è Primo Ministro della Malesia dal novembre 2022
3. L’IMMAGINE DELLA MALESIA E DEL SUO PRIMO MINISTRO
Una della caratteristiche principali della Malesia è proprio questa. Nel Paese convivono una maggioranza malese principalmente musulmana, indiani, cinesi e altre minoranze. Nonostante le numerose difficoltà, presenti ancora oggi, la Malesia è riuscita a raggiungere un equilibrio, diventando un esempio di convivenza pacifica tra popoli. In questo caso l’immagine di Anwar è altrettanto significativa. Oltre a rappresentare un Paese multietnico, è la sua stessa storia a fare la differenza. Anwar è ad oggi il portavoce di quell’equilibrio raggiunto. La sua elezione, che ha visto decenni di scontri con le forze avversarie prima di concretizzarsi, è diventata ancora più importante per le speranze di equità ed equilibrio che la popolazione ha riposto su di lui.
In questo ripercorrere degli eventi, il Primo Ministro non nasconde la propria opinione sulla guerra attualmente in corso a Gaza, definendo la posizione di alcuni Paesi “una tipica ipocrisia occidentale”, che cerca di cancellare anni di occupazione da parte di Israele.
La ricostruzione storica fatta da Anwar fa emergere l’immagine di un gruppo di Paesi che punta a diventare forte, coeso e in armonia, in grado riconquistare pienamente la propria identità e confrontarsi con l’Occidente.
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