Le università digitali private si ingozzano di soldi statali. Il caso Mercatorum
DA START MAGAZINE (Di Maria Scopece)
L’università Mercatorum, del gruppo Multiversity, ha vinto 12 progetti Prim, beneficiando di finanziamenti per 2,4 milioni di euro complessivi da parte del Mur e del Pnrr. Finanziati anche due progetti sulla birra. Tutti i dettagli
Favorire il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali e rendere più efficace la partecipazione alle iniziative relative ai Programmi Quadro dell’Unione Europea. È questo l’obiettivo dei progetti Prin, “Progetti di rilevante interesse nazionale”, finanziati con risorse del Mur e con fondi del PNRR.
Ai finanziamenti possono concorrere università, pubbliche e private, ed enti di ricerca. Le università digitali del gruppo Multiversity, Pegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma, si sono aggiudicate 15 progetti nell’ambito del bando Prin 2022, finanziato con fondi del Pnrr, per un totale di circa 3 milioni di euro.
I bandi Prin, però, possono essere finanziati anche solo da risorse Mur. L’Universitas Mercatorum si è aggiudicata 12 progetti PRIN, di cui sette Bandi PRIN 2022 e cinque PRIN 2022 PNRR per un valore complessivo di più di 2,4 milioni di euro. I bandi sono stati equamente distribuiti rispetto al genere dei professori assegnatari: sei donne e sei uomini. Inoltre, la metà dei bandi sono stati attribuiti a docenti Under 40 soprattutto nell’ambito delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).
I BANDI “UNDER 40” ASSEGNATI ALL’UNIVERSITÀ MERCATORUM
I sei bandi affidati a responsabili under 40 rientrano tutti in materie Stem. Il progetto 4D P.RO. (4D Printing of Smart Soft Robotics) affidato alla Prof.ssa Denise Bellisario, vuole realizzare uno “smart soft robot morbido con capacità di movimento senza fili utilizzando tecniche di stampa 4D”. Al progetto, che rientra nell’ambito dei bandi Prin 2022, collaborano anche l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e l’Università Federico II di Napoli e il Mur ha stanziato 197.499 euro. Sempre in ambito Stem il progetto AVATAR: Enhanced AI-enabled Avatar Robot for remote telepresence vuole realizzare “un sistema uomo-robot in cui un operatore umano è presente in remoto con tutto il suo corpo in un robot umanoide capace di navigare autonomamente, di manipolare abilmente oggetti e di interagire socialmente con altri umani in remoto”. Fa parte dei bandi PRIN 2022 ed è realizzato con la partnership della Scuola Superiore Sant’Anna, mentre il responsabile dell’unità locale è il prof. Prof. Claudio Loconsole ed ha ricevuto dal Mur un finanziamento di 199.743 euro.
LEARN – “muLtimodal Edge computing-bAsed weaRable exoskeletoNs for assistance in daily life” rientra tra I bandi PRIN 2022 finanziati dal PNRR con un contributo Mur di 245.657 euro ed ha come partner l’Università degli Studi di Genova e la Scuola Superiore Sant’Anna. Anche in questo caso il responsabile è il Prof. Claudio Loconsole. Il principale risultato del progetto “è lo sviluppo di prototipi di esoscheletro indossabili nuovi e avanzati per l’assistenza motoria, in cui il machine learning svolge un ruolo fondamentale nell’aumentare in modo significativo la controllabilità e l’usabilità da parte degli utenti finali”. Lo studio Non-response and drop-out in psychotherapy of borderline personality disorder: identification of psychological, neural and relational predictors, invece, vuole indagare e “ampliare le conoscenze dei fattori predittivi della non-risposta al trattamento e dell’abbandono precoce della terapia” del Disturbo di Personalità Borderline (BPD) “con l’obiettivo di aumentare il numero dei pazienti che potrebbero beneficiare dei trattamenti disponibili”. Lo studio, di ambito STEM, è affidato alla Prof.ssa Irene Messina che potrà avvalersi della collaborazione delle Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Trento, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di un contributo di Mur di 224.146 euro.
A DUE PROGETTI SULLO STUDIO DELLA BIRRA PIÙ DI 430MILA EURO
Il Mur e il PNRR finanziano anche due studi dedicati alla birra. Il progetto Innovation and sustainability in the ITalian BREWing supply chain, guidato dalla Prof.ssa Valeria Sileoni “contribuirà allo sviluppo della filiera della birra italiana in termini di innovazione e sostenibilità ambientale e socio-economico”. Per questo potrà contare sul supporto dell’Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi della Tuscia, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e su un contributo Mur di 206.749 euro. L’ultimo progetto, guidato dalla prof.ssa Valeria Sileoni e a cui collaborano anche l’Università degli Studi di Perugia e l’Università degli Studi della Tuscia, è il Beyond the alcohol – smart and sustainable process to produce low-alcohol and alcohol-free beer “finalizzato a sviluppare processi intelligenti e sostenibili produrre birre a bassa gradazione alcolica (LAB) e analcoliche (AFB), in risposta all’esigenza sia di uno stile di vita più sano che di un sistema di produzione sostenibile”. I finanziamenti, che ammontano a 225.000 euro, arrivano dal PNRR.
I PROGETTI NON STEM PIÙ PER OVER 40 ALL’UNIVERSITÀ MERCATORUM
Non rientra tra le materie Stem il progetto Recasting the national interest in Europe. Institutions, politics and policies for the defense of critical infrastructures and supply chains che, sotto la guida della Prof.ssa Paola Coletti, e con il supporto delle Università degli Studi di Genova, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Macerata, indagherà il tema della “sovranità” e, in particolare, “il modo in cui le minacce internazionali alla sicurezza dei beni nazionali vengono inquadrate dai policy maker e recepite nelle risposte normative nel campo delle infrastrutture critiche e delle catene di approvvigionamento (CISC)”. Lo studio rientra nell’ambito dei bandi PRIN 2022 PNRR ed è finanziato con 241.707 euro.
Il prof. Mocella sarà il responsabile unità locale del progetto “Labour law and global value chains” che si occuperà di esplorare “la possibilità di rafforzare l’efficacia delle norme sociali creando modelli di regolamento” capaci di migliorare il lavoro all’interno delle catene globali del valore “attraverso l’uso di meccanismi reputazionali che possono dare voce ai lavoratori colpiti”. I finanziamenti stanziati ammontano a 182.741 euro e l’università Mercatorum potrà avvalersi della collaborazione dell’Università degli Studi di Pavia e dell’Università degli Studi di Cassino. Si occupa di donne lo studio A entrepreneurial ecosystem and business registration during the COVID-19-pandemic: a focus on female entrepreneur che cercherà di capire quali sono i fattori che hanno scoraggiato gli imprenditori e le imprenditrici dal fare impresa nel corso degli anni della pandemia da Covid19. La responsabile sarà la Prof.ssa Alessandra Micozzi che potrà usufruire di 209.389 euro e del supporto dell’Università Politecnica delle Marche.
UNICORN: UN PROGETTO DA PIÙ DI 200 MILA EURO
Infine, torniamo alle materie Stem con gli ultimi tre progetti. Il primo è System-wide assessment of truck platooning: market potential, business models, operations, and policy implications, lo studio che vuole analizzare “il potenziale di mercato e gli impatti sociali, economici e ambientali dell’introduzione del truck platooning in Italia” (il “plotone di camion”, un convoglio automatizzato di mezzi pesanti che viaggiano a breve distanza, grazie a sistemi di guida avanzati). Il responsabile è il Prof. Sergio Maria Patella che avrà a disposizione un contributo Mur di 188.015 euro e come partner l’Università degli Studi di Napoli Federico II. L’ultimo progetto è contraddistinto dall’evocativo acronimo di UNICORN ma ha radici molto più concrete, UNderstandIng energy COmmunity maRkets for the development of inNer and protected areas (UNICORN) si occuperà di “individuare le migliori tecnologie disponibili per potenziare gli impianti di energia rinnovabile esistenti salvaguardando la natura” nel territorio del Gargano. Il responsabile sarà il prof. Prof. Andrea Presciutti che collaborerà con l’Università di Foggia e avrà a disposizione 204.857 euro. Il terzo, infine, è ancora sotto la responsabilità del prof. Mocella. Il Digital economy, new technologies and worker health protection è un progetto PRIN 2022 PNRR finanziato con 267.767 euro in partnership con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e l’Università degli Studi di Pavia. Il progetto vuole “creare una rete nazionale con il contributo di esperti internazionali di comprovata esperienza nell’analisi dei rischi per la salute” che effettuerà una mappatura diversificata dei fattori di rischio legati alle professioni digitali.
FONTE: https://www.startmag.it/economia-on-demand/bandi-prin-universita-mercatorum-24-milioni/
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