Commercio estero, l’export frena a ottobre del 3,5%
di TELEBORSA (Redazione)
Frenano le esportazioni ad ottobre pur lasciando il saldo del commercio in positivo. Secondo l’ultimo report dell’Istat sul commercio estero, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, si registra una riduzione congiunturale per le esportazioni (-3,5%) e un aumento per le importazioni (+1,1%).
La diminuzione su base mensile dell’export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni di consumo durevoli (+8,6%); le riduzioni più ampie si rilevano per energia (-10,7%) e beni strumentali (-7,4%). Dal lato dell’import, a esclusione di beni intermedi (-4,3%), si registrano aumenti congiunturali diffusi di diversa entità: energia (+8,0%), beni strumentali (+2,5%), beni di consumo non durevoli (+0,7%) e beni di consumo durevoli (+0,1%).
Il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +5.709 milioni (+5.089 milioni nello stesso mese del 2023). Il deficit energetico (-4.562 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-5.486 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici è pari a 10.271 milioni (era +10.574 milioni di a ottobre 2023).
Nel trimestre agosto-ottobre 2024, si registra una riduzione contenuta per l’export (-0,2%) cui contribuisce il calo delle vendite di energia (-18,1%) e beni strumentali (-4,0%). Nello stesso periodo, l’import mostra un lieve aumento (+0,3%), spiegato dai maggiori acquisti di beni di consumo durevoli (+5,4%) e non durevoli (+0,6%) e beni intermedi (+1,8%).
L’export si riduce su base annua dell’1,1% (era -1,4% a settembre 2024). La flessione è determinata dalle minori vendite di energia (-57,4%) e beni strumentali (-10,5%); crescono, invece, le esportazioni di beni di consumo durevoli (+37,7%), beni intermedi (+4,9%) e beni di consumo non durevoli (+4,5%). L’import registra una flessione tendenziale del -4,1%, quasi interamente spiegata dalla contrazione degli acquisti di energia (-24,3%).
Si rilevano ampie riduzioni su base annua delle esportazioni verso paesi OPEC (-16,9%) e Stati Uniti (-11,8%). Crescono le vendite verso Turchia (+33,0%), paesi ASEAN (+15,0%), paesi MERCOSUR (+12,2%) e Regno Unito (+8,7%). Le importazioni dai paesi OPEC (-33,9%) registrano un’ampia contrazione tendenziale; diminuiscono anche gli acquisti da Regno Unito (-4,4%), Stati Uniti (-3,2%) e Cina (-2,1%). Per contro, aumentano le importazioni dagli altri principali paesi partner extra Ue27, con gli incrementi tendenziali più ampi per paesi MERCOSUR (+21,9%) e India (+11,2%).
Commenti recenti