Vorrei condensare un messaggio che è emerso chiaro negli scorsi giorni: gli USA stanno disintegrando non solo l’euro ma anche l’EU.
Come? Con il dollaro in salita, thanks J. Powell. Ovvero coi tassi alti del dollaro, per combattere l’inflazione in casa loro, in America.
Tassi che l’EU, ossia la BCE, NON può aumentare. Infatti se lo facesse paesi come l’Italia farebbero default, visto che il tasso pagato ai detentori dei BTP giocoforza aumenterebbe a dismisura, anche a parità di spread col Bund (…).
Meglio detta, gli investitori internazionali, in caso di salita dei tassi in EU, per combattere l’erosione del valore dei patrimoni causata dall’inflazione, mossa bramata in Germania ad esempio (ma non solo), prezzerebbero comunque in modo più sostanzioso il rischio default dell’Italia, in quanto paese con quasi il 200% di rapporto debito/PIL (escludendo l’economia sommersa, che con la crisi economica sparisce per prima, ndr).
Ovvero il BTP crollerebbe, causando lo sfascio che manca dei conti pubblici, con lo Stato obbligato a remunerare di più gli investitori. Una catastrofe stile 2011 insomma, “Fate Presto“.
Ovvero, se l’EU deciderà di aumentare i tassi causerà il default di fatto dell’Italia, terminando l’EU. A meno di una svolta autoritaria, leggasi golpe, o qualcosa di simile, in Italia.
In tale caso, auguri italiani.
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Viceversa se la BCE decidesse di non alzare i tassi, l’inflazione correrebbe.
Ovvero il rendimento reale ad esempio dei Bund (e dei BTP) andrebbe negativo anche del 7-10% annuo. In 10 anni significa che si brucia tutto il valore, per intenderci, se perdurasse la situazione.
In tale caso l’euro crollerebbe inevitabilmente sul dollaro, arrivando a prezzi mai visti; ovvero superando il record negativo di inizio millennio, i minimi sul dollaro.
Dunque, se la BCE decidesse di NON aumentare i tassi per NON fracassare i BTP italiani, ossia per evitare di terminare l’EU, l’euro si inabisserebbe sul dollaro.
Il risultato sarebbe ancora più inflazione, visto che le materie prime di cui l’EU necessita si comprano in dollari. Ovvero ci sarebbe come epilogo la fine dell’euro.
->Fracasso comunque
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La conclusione – condensata – di quanto sopra è: o la BCE alza i tassi per combattere l’inflazione, terminando l’EU. Ovvero fracassando i BTP. Dunque costringendo l’Italia ad uscire dall’€ causa implosione socio-economica nazionale a 360 gradi (gli USA sono sicuro che hanno un piano per l’Italia, speriamo che le rivolte popolari non vegano anche “casualmente” fomentate, …)(tale reazione è certamente nelle carte in caso di tentativo della Francia di annessioni territoriali a nord ovest dell’Italia, ndr).
O la BCE decide di non fare nulla, ossia tenere i tassi dove sono, facendo crollare l’euro. Ovvero facendo esplodere l’inflazione.
Un classico Lose-lose, by Madame Lagarde @ECB (una principiante, sebbene di molto raccomandata).
Ecco forse spiegato perche la signora Lagarde, in assenza di livello, ha deciso di darsi malata per l’incontro cruciale di Jackson Hole negli scorsi giorni.
Lagarde “bigia” Jackson Hole, manco fosse una liceanda che bigia l’interrogazione che sa vederla gravemente insufficente. Il problema è chi la giustifica! (qui, i filo-francesi/pro “buco” sotto il Frejus/Lunardi, di Milano e dintorni)
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L’alternativa di Davos per preservare l’Euro “a tutti i costi” è il caos?
L’alternativa è imporre, ad esempio, qualcosa di simile ad una deriva autoritaria causata dalle variegate emergenze incorso, ad esempio nel paese più prono a decidere di uscire dall’euro (causa energia? causa salute? causa strategia della tensione 3.0?), ad es . l’Italia, in caso di aumento dei tassi e/o perduranza dell’inflazione (…).
In tale specifica circostanza le elezioni del 25.9.2022 rischiano di essere solo uno strumento per mettere al sicuro un governo potenzialmente eversivo nei suoi rapporti con la cittadinanza per portare al governo un ipotetico liquidatore dell’Italia (ossia governo pro- euro ovvero pro- cadrega romana) , vedremo che succederà (…).
Sta di fatto che un blocco della produzione industriale, a causa di prezzi energetici fuori controllo IN TUTTA EUROPA, NON SOLO IN ITALIA, metterà al tappeto l’EU comunque.
In quanto annichilerà la sua riserva di dollari, non più incassati vista l’assenza di export derivante da assenza di produzione di manufatti causa energia troppo cara che mette fuori mercato i suoi prodotti (questione di flussi)
Dunque, da ottobre prossimo, coi blackout annunciati/lockdown da emergenza passata da sanitaria ad economica/energetica, si smetterà di esportare ed i dollari finiranno causando un ulteriore crollo dell’euro.
Per tale ragione la mossa più prevedibile è un rialzo dei tassi a settembre da parte della BCE.
Dunque con obbligo di chi al governo in Italia di tenere a bada le piazze, che inevitabilmente resteranno al freddo, con fame, in miseria e senza lavoro, con un nuovo “Fate Presto”. E con necessità di confisca generalizzata da parte dello Stato per far tornare conti per restare nell’euro.
Aggiungo: andranno nel caso sommati gli effetti dirompenti questo inverno dei sieri COVID, intendo degli eventuali ed assai nefasti effetti collaterali (vedremo se ci sbaglieremo, manca poco).
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L’Epilogo
La successiva cd. “mossa del Cavallo USA”, definitiva, pensiamo di saperla, post Midterm, mossa che fracasserà definitivamente non solo l’EU ma anche l’Euro. Ma ce la teniamo strettamente per noi (inutile chiedere, ndr).
A tal punto all’EU, se non vuole vorrà sciogliersi, post Midterm, affondata alla radice dalla cd. “mossa del Cavallo“, non resterà che dichiarare guerra alla Russia.
In tale contesto si avvereranno le profezie di Alois Irlmaier.
La triste conclusione è che, come sempre, libro di storia alla mano, quando Berlino pensa di comandare l’Europa il Vecchio Continente finisce sempre in macerie. A maggior ragione quando oltregottardo pensano di avere vinto.
Speriamo dunque che i nazisti EUropei vengano disintegrati una volta per tutte, ne va dell’esistenza di un intero continente se non del mondo.
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