Alcune nuove tecnologie che Usa, UK e Russia stanno mettendo in campo
di DIFESA ONLINE (Antonino Lombardi)
I droni da combattimento dominano sempre più il moderno campo di battaglia, come risulta evidente nella guerra in Ucraina.
Il Regno Unito1 sta, ormai da diverso tempo, mettendo a punto non solo UAV sempre più d’avanguardia ma anche droni di terra per la scansione di ambienti pericolosi.
Il VIKING Multirole UGV (foto apertura) è una piattaforma ideata e realizzata per – tra varie opzioni – rifornire i militari e mezzi in prima linea senza esporre le truppe a pericoli. Dotato disospensioni indipendenti ha quattro ruote sterzanti che aumentano il controllo e la manovrabilità su terreni impegnativi, può raggiungere una velocità su strada di 50 km/h e trasportare fino a 750 kg di carico.
Il motore è a propulsione ibrida. Può percorrere fino a 20 km alimentato a batteria e circa 200 km con un pieno di diesel.
Il Defence Science and Technology Laboratory (DSTL) ed il FALCON Squadron, 28 Engineer Regiment (C-CBRN) dell’esercito britannico hanno condotto una esercitazione sul campo che ha simulato le capacità del VIKING nel rilevamento di ambienti con materiali pericolosi. Il carico utile comprendeva due spettrometri di massa, due sensori di vapore e uno spettrometro a radiazioni gamma per rilevare sostanze chimiche a terra, sostanze chimiche volatili e rischi radioattivi.
La marina statunitense, dal canto suo, sta sviluppando il Torpedo-Tube Underwater Drone Recovery System un sistema di lancio e recupero di lanciasiluri per droni subacquei lanciati da sottomarini d’attacco nucleare.
Il Razorback (foto), delle dimensioni di un siluro, è stato testato su vascelli d’attacco della Marina per più di un anno, ma richiede un ponte asciutto e sommozzatori per il recupero dell’UUV (unmanned underwater vehicle, ndr) da 270Kg.
Il vice ammiraglio Bill Huston, ha dichiarato che “Il Medium UUV può andare su uno qualsiasi dei nostri sottomarini. Questa è per noi una priorità. Non abbiamo problemi a lanciare UUV. È facile. La parte di recupero è l’aspetto critico”.
Lo stesso drone subacqueo, con diversi adattamenti, sarà utilizzato anche per operazioni di smaltimento di ordigni esplosivi consentendo ai veicoli di entrare in acque più profonde e migliorare l’efficacia complessiva delle operazioni di contromisura mine in ambienti non permissivi.
In Russia invece, la società PPSh Laboratory 2 ha presentato un fucile da guerra elettronica in grado di bloccare veicoli aerei senza equipaggio.
Il dispositivo LPD-802, aggiornamento del LPD-801, consente di bloccare i canali di controllo dei droni ed i segnali di navigazione disabilitando i segnali del sistema satellitare wi-fi ed i GNSS annullando la trasmissione di dati.
Si prevede che il sistema riuscirà a bloccare i droni che utilizzano bande di frequenza all’interno dei canali di navigazione a 2,4 GHz, 5,1 GHz e 5,8 GHz.
LPD-802 può funzionare sia in modalità automatica che manuale e la sua batteria può offrire un funzionamento continuato di circa 60 minuti. Il peso complessivo è di 3,5 chilogrammi e può bloccare un bersaglio da una distanza massima di 1,5 chilometri emettendo radiazioni fino a 10 watt.
1www.uk.gov
2 TASS
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