Paradossale. Chi ha modo di ascoltare la parte della conferenza stampa in cui la presidente Giorgia Meloni parla dell’imposta sugli extraprofitti farà una fantastica esperienza. La presidente infatti sostiene che si tratta di un’operazione win-win per lo Stato.
Questa, in sintesi, la motivazione. L’imposta c’è ancora anche se le banche possono non versarla accrescendo le riserve non distribuitili. Se scelgono questa opzione, hanno riserve maggiori e quindi possono fare più credito; se fanno più credito, hanno maggiori ricavi e quindi pagano più tasse. Fantastico!! Forse la presidente dovrebbe rilevare che, ad oggi, lo Stato non ha incassato nulla dall’ imposta in questione perché tutte le banche hanno scelto di accrescere le riserve, ma questo non ha significato affatto un aumento del volume dei crediti concessi né tantomeno una riduzione dei tassi praticati sui prestiti, anzi. Dunque le banche hanno continuato a fare profitti stellari sulla differenza fra i tassi richiesti e quelli pagati ai risparmiatori e hanno distribuito lauti dividendi su cui i beneficiati hanno pagato solo il 26%. Naturalmente il gettito fiscale proveniente dalle banche non è affatto aumentato. Ho l’impressione che l’operazione sia stata win win per le banche che, non a caso, ha notato la stessa presidente hanno “capito” la misura!
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