L’esercito dei “sensibili” si sfalderà

Tra ottobre e dicembre avremo 2-3 milioni di licenziati, nonché la chiusura di molte attività commerciali e industriali. A quel punto, mese dopo mese, l’esercito dei “sensibili”, quello del prima pensiamo ai morti e poi al resto o del prima pensiamo ai morti attuali e poi a quelli futuri, quello secondo il quale qualunque sacrificio è giustificato per salvare una vita umana, comincerà a sfaldarsi.

Man mano che passerà il tempo, avvocati, commercialisti (ingegneri e architetti stanno lavorando e vanno considerati categorie protette), moltissimi commercianti, tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, autonomi di vario genere, veri o finte partite iva, precari, disoccupati, studenti universitari, musicisti, attori di teatro, artisti di strada, studenti medi, forse anche qualche altro medico, oltre ai pochi che già hanno mostrato di saper capire anche cose diverse dalla medicina, si renderanno conto che l’economia non è staccata dalla salute, dalle nascite, dalle morti, dai furti, dalla violenza, dalla quantità di mendicanti, dall’ordine o dal disordine sociale e che il blocco perdurante del sistema economico avrà prodotto e starà producendo e produrrà molti più morti di quelli che i “sensibili” vorrebbero salvare.

I capi dell’esercito dei sensibili, che essi avranno più o meno a lungo seguito, si riveleranno per quello che sono: stupidissimi moralisti. Il peggio del peggio: non solo stupidissimi ma pure moralisti. Chi prima, chi dopo, moltissimi abbandoneranno l’esercito dei sensibili e si renderanno conto di avervi aderito per sprovvedutezza. Alla fine resteranno soltanto quegli appartenenti alle categorie protette tanto egoisti e terrorizzati da fregarsene di tutto e di tutti.

Ah, dimenticavo, i sensibili rimanenti, gli irriducibili, saranno odiati, come i fascisti a partire dal 1945. Qualche capo si riciclerà ma altri ci rimetteranno le penne.