Non inginocchiarsi. In nessun caso, per nessuna ragione al mondo. Se qualcuno ha fede, si inginocchi davanti a Dio, non di fronte ad altri esseri umani. Contro cui, fino a prova contraria, non si è mai fatto nulla di male.
La penosa scena a cui abbiamo assistito ieri prima della partita con il Galles è sintomatica di una fragilità, di una debolezza e di una vigliaccheria che va criticata. Irrispettosa, nei riguardi di sé stessi e degli altri.
Non inginocchiarsi. Pena per chi lo ha fatto
Cinque calciatori italiani si sono inginocchiati, insieme a tutto il Galles, un attimo prima della partita. Un atto di vigliaccheria non solo verso gli altri, un popolo italiano che non fa niente di male a nessuno (e andrebbe ripetuto centinaia di volte: innocenti spinti a sentirsi colpevoli di qualcosa che non li riguarda), ma anche un gesto imbarazzante, in quanto fatto palesemente in preda alla soggezione per la squadra avversaria che, tutta insieme, chinava il capo.
Dimostrazione di poca spina dorsale, di zero personalità, di pochezza umana inaudita. Vergognatevi. Anzitutto per voi stessi: non avete fatto niente di male a nessuno, ripetiamolo, non abbiamo fatto di male a nessuno.
Non è una colpa essere bianchi, non lo sarà mai, per nessuna ragione al mondo.
Poi vergognatevi per chi rappresentate, ovvero per noi. Che siamo stati costretti ad osservare questa scena umiliante, sentendoci feriti anche noi, senza alcuna ragione, ma solo perché si doveva fare così, perché qualcuno lo ha ordinato e allora bisogna per forza eseguire, bisogna per forza dire “signorsì!”, senza discutere.
Recependo la pressione di una stampa come al solito imbarazzante, di un Claudio Marchisio pessimo dall’inizio alla fine, che si rammarica dicendo “lo avrebbero dovuto fare tutti” in diretta RAI.
O la pressione di una “mente illuminata” quale tale Gianfranco Teotino, che da settimane inonda di banalità la sua presenza fissa a “Notti europee” e che non contento decide anche di ammonire continuamente la nazionale che non partecipa al gioco della distruzione morale di sé stessa come – purtroppo – altre hanno fatto in questo Europeo.
Onore a chi ha tenuto la fronte alta
Onore a Marco Verratti, a Leonardo Bonucci, a Gigi Donnarumma, e a tutti coloro che non si sono prestati a questa buffonata. Che non hanno prestato il fianco ad uno degli atti più infamanti che possano esistere, far sentire in colpa solo per il fatto di essere bianchi, europei, caucasici.
Non sono molto ottimista, sono consapevole della situazione gravissima in cui ci troviamo. Ma spero con tutto il cuore che non molliate, che non vi facciate prendere dalla paura, dall’imbarazzo palese che ha colto i vostri compagni di squadra.
Non siamo colpevoli, non siete colpevoli. Gli unici colpevoli, schifosi, marci, subdoli sono coloro che vi chiedono di umiliarvi. Sono coloro che vi dicono di essere schifosi per nascita. Gli unici razzisti sono loro.
Non inginocchiarsi. Mai.
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