È anche chiaro che il presidente Putin non vuole aggiungere altri soldati alla forza che ha mobilitato all’inizio dell’operazione. Pertanto, ha usato un diverso metodo di combattimento dopo aver accettato il processo di logoramento a cui è stato esposto in Ucraina. Così, il teatro delle operazioni è diventato molto più piccolo rispetto alle scorse settimane, in modo da raggiungere tutti gli obiettivi e da mantenere l’esercito russo sul campo di battaglia fino a quando l’Ucraina non firmerà un trattato.
Le prestazioni dell’esercito ucraino sono considerate una forza su cui Washington – i cui generali stanno conducendo la battaglia dai paesi vicini all’Ucraina – può contare per il logoramento e il prolungamento della lotta, ma non, ovviamente, per sconfiggere l’esercito russo. Pertanto, i leader americani hanno dichiarato pubblicamente che il loro obiettivo è che la Russia paghi un prezzo pesante nella guerra e niente di più.
Questo articolo offre una conclusione dedotta dal conteggio delle alte perdite umane e di equipaggiamento della Russia, che è superiore al prezzo della vittoria che sarebbe indubbiamente raggiunta. L’indipendenza del Donbass e la neutralità dell’Ucraina, che il presidente ucraino ha accettato, sono i principali obiettivi da consolidare.
Per quanto riguarda ciò che è diventato chiaro sulle tattiche militari russe e le lezioni apprese, ci sono molti punti esposti dagli esperti militari che hanno seguito i dettagli della battaglia e hanno evidenziato le osservazioni più importanti.
Come primo punto, l’esercito russo non ha padroneggiato lo studio del nemico. Non è riuscito ad analizzare tutte le ipotesi e le possibilità per evitare di essere sorpreso sul campo di battaglia. Per esempio, l’esercito americano aveva considerato tutte le opzioni nei minimi dettagli durante la prima guerra del Golfo del 1991. L’esercito americano pero’ non riuscì a prevedere le conseguenze della polvere del deserto e i suoi danni agli elicotteri e alle armi utilizzate.
Per quanto riguarda il secondo punto, è stato dimostrato che l’esercito russo ha fatto troppo affidamento sul proprio prestigio e non ha avuto un approccio più pragmatico verso gli ucraini. Pertanto, la Russia si è trovata di fronte a diverse centinaia di migliaia di uomini ucraini, pronti a combattere in ogni città.
Il terzo punto è la sottovalutazione del morale ucraino. L’Ucraina ha goduto del sostegno degli Stati Uniti e della NATO, le cui truppe hanno addestrato l’esercito ucraino per molti anni, dal 2015 al giorno in cui è iniziata la guerra russa. Di conseguenza, i militari russi avrebbero dovuto prendere questo fatto più seriamente.
Il quarto punto è legato al volume degli interventi esterni e al loro impatto sul campo di battaglia. Il Cremlino vede e sente come la NATO invia le armi adeguate alla situazione sul terreno. Analogamente sono stati monitorati i movimenti delle forze russe, sono stati osservati e persino pubblicizzati le armi utilizzate, i punti di forza e di debolezza. Mosca avrebbe dovuto prendere sul serio questo fattore e minimizzare i suoi “buchi”.
Il quinto punto è l’incapacità di assicurare la necessaria copertura alle forze meccanizzate russe in movimento e fuori dalle città. C’era una lacuna nella sorveglianza nella guerra urbana, che e’ stata evidente quando le truppe russe non sono riuscite a identificare e rilevare le forze ucraine concentrate nelle città. Secondo gli esperti militari, una forza speciale di fanteria e meccanismi a ruote dovrebbero essere inviati prima dell’avanzata dei carri armati, le cui ali diventano deboli ed esposte in una battaglia di strada. Evidentemente, l’esercito russo non ha usato metodi di difesa mobili. L’Ucraina è riuscita a illudere la Russia che ci fosse un (falso) bordo frontale che le forze russe attaccanti avevano rotto e ha creduto di aver aperto la strada alle sue forze più considerevoli per avanzare in sicurezza. In realtà, l’effettiva linea di difesa ucraina era sul retro, rinforzata da imboscate armate di lanciatori laser anticarro.
Il sesto punto è che i russi hanno scelto di usare la fanteria, come hanno fatto più tardi a Mariupol, in tutta la guerra urbana. Le tattiche di guerra urbana differiscono da quelle adottate in teatri aperti e pianeggianti e sono costose per i carri armati se non protetti. Inoltre, l’incursione militare russa nella profondità del fronte ha mostrato un grave errore nel non avere forze per ripulire le aree posteriori, lasciando le forze ostili in grado di colpire le retrovie. Di conseguenza, molti cannoni da campo e veicoli corazzati che si pensava fossero dislocati in aree considerate sicure, sono stati confiscati.
Il settimo punto conferma che la Russia non controllava lo spazio aereo come aveva detto nei primi giorni della guerra. La Turchia ha affermato che l’Ucraina si e’ astenuta dal comunicare i risultati ottenuti dai droni Bayraktar-2 che hanno distrutto molti carri armati russi per evitare l’imbarazzo di Istanbul con il suo alleato russo. Inoltre, la NATO ha mantenuto una linea di rifornimento continua attraverso i confini ucraini e verso i campi di battaglia senza che la Russia controllasse lo spazio aereo per impedire il flusso di armi. Questo è costato all’esercito russo notevoli perdite aggiuntive.
Di conseguenza, la Russia non ha potuto proteggere le sue forze avanzanti e non è riuscita a garantire un ombrello aereo per le sue truppe. Le immagini satellitari hanno mostrato le colonne di carri armati russi incolonnati fuori Kiev, che li hanno esposti a gravi colpi da parte dei droni turchi manovrati dall’esercito ucraino. Considerando un altro aspetto, tre elicotteri ucraini hanno colpito depositi di carburante russi all’interno del territorio della Russia. Questo indica un fallimento della difesa aerea russa durante una guerra, che ha permesso l’infiltrazione di un’unità operativa dell’aviazione ucraina che ha colpito obiettivi selezionati. Ci sono pochi dubbi sulla cooperazione della NATO a questo proposito. Tuttavia, la Russia non ha prestato attenzione a questa grave violazione.
L’ottavo punto è che la Russia non ha usato intensi bombardamenti preliminari prima di irrompere nelle città e contemporaneamente ha disperso il suo sforzo militare su più fronti. Di nuovo, non si sa se la Russia mirava a distogliere l’attenzione dal suo obiettivo primario. La Russia non sta rivelando informazioni sui suoi piani, e la realtà sarà scoperta solo in futuro.
Il nono e ultimo punto è la decisione del presidente Putin di mettere in campo forze stimate tra 150.000 e 200.000 uomini. Questo significa che non ha usato l’equazione militare di base di usare almeno tre o quattro volte più truppe delle forze in difesa. È molto probabilmente legato alla fiducia che la Russia aveva nel portare avanti questa guerra, credendo che le forze separatiste sarebbero state sufficienti, oltre all’esercito russo, per riprendere l’intera regione del Donbass.
L’apprendimento delle lezioni di guerra è iniziato prima della fine della battaglia, perché le prestazioni dell’esercito russo nelle prime settimane di combattimenti erano cambiate utilizzando una strategia che era stata utilizzata nella fase precedente. Avrebbero raggiunto i propri obiettivi più velocemente e con più decisione.
La Russia ha ritenuto che la decisione della guerra fosse inevitabile. Tuttavia, la preparazione della battaglia e i metodi di combattimento sono da criticare se l’obiettivo non era quello di distruggere l’Ucraina o cambiare il regime di Kiev. Pertanto, lo sforzo militare non ha colpito dove avrebbe dovuto fin dai primi giorni, come nelle ultime settimane nel sud e nell’est. Gli obiettivi russi sono stati ridimensionati, e non è stata usata la mano pesante per bombardare le città per terrorizzare e indebolire il morale dei difensori.
La battaglia è in corso e non finirà finché la Russia non raggiungerà gli obiettivi annunciati dal presidente Vladimir Putin, che ha detto che sono necessari per rimuovere il “pericolo esistenziale”, come lo ha definito. L’esercito russo sta ora concentrando il suo attacco sull’Ucraina orientale nel Donbass e nel sud. La Russia ha perso la guerra di propaganda, ma questo è irrilevante una volta raggiunti gli obiettivi. Tutte le forze antiamericane osservano questo conflitto per trarne insegnamento, sperando che non duri ancora a lungo. Tuttavia, la guerra delle sanzioni tra l’Occidente e la Russia è solo all’inizio e ci si può aspettare che danneggi considerevolmente entrambe le parti e le loro rispettive popolazioni.
Elijah J. Magnier
Tradotto da: Andrea Bovenga
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