George Soros e le migrazioni

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4 risposte

  1. Vittorio ha detto:

    Trovo curioso il fatto che nel documento della Open Society non si attribuisca alcun obbligo morale a quei paesi che della crisi siriana sono i principali responsabili (USA, Israele e paesi del Golfo). Pare che tutto il peso dei disastri causati (principalmente) da altri in Medio Oriente ed in Africa debba ricadere interamente sulle spalle dei paesi appartenenti alla fantomatica unione europea. Rimane poi da capire, e questo è l’interrogativo più inquietante, per quale motivo uno stato sovrano e democratico debba fare ciò che dice un privato cittadino straniero.

  2. Paolo Di Remigio ha detto:

    I grandi banchieri internazionali hanno sempre nascosto le loro truffe dietro la maschera della filantropia; le chiacchiere delle Open Society Foundations sui diritti umani ne sono un’ultima versione, non particolarmente felice – è infatti incompatibile con il loro odio per lo Stato, proprio per l’unica in realtà in grado di rendere reali i diritti umani. È fatale che quando ci si spacci per ‘buoni’ le manovre più disumane siano spacciate come un dovere morale e chi le disapprova sia calunniato con epiteti moralistici. -Che un privato cittadino straniero detti l’agenda a uno Stato è la verità dell’impero anglosassone, quello in cui la banca centrale, che detiene il potere monetario, è proprietà privata ed è gestita secondo interessi privati.

  3. Erno Ferri ha detto:

    Il linguaggio è quello di un autentico Capo, l’esperto suggerisce , il capo ordina,la UE DEVE…ecc. . L’Italia per “Sua Eccellenza” Soros dovrebbe dare adeguate risorse direttamente ai richiedenti asilo ( 150.000 x 2 annni x 15.000 €/pro capite anno = 4,5 miliardi € /anno ) più la somma pro quota di una spesa di 30 miliardi €/anno per i paesi dove ci sono attualmente , o dovrebbero essere creati , centri di raccolta e di accoglienza di prima linea. Poi si dovrebbero creare canali sicuri di spostamento ecc. . L’Europa avrà grande lustro da questo atto di generosità, i suoi Paesi sono trepidanti ed in ansiosa attesa, potrebbe costituire quindi uno ” standard” da diffondere a livello mondiale sotto l’alto patrocinio delle Nazioni Unite. Credo che ci dobbiamo attendere il passaggio logico fondamentale, perché non creare apposite agenzie nei Paesi di provenienza e prenotare comodi viaggi aerei? In fondo non sarebbe più logico che i suoi affari il Signor Soros se li pagasse direttamente dopo aver avuto le legittime e democratiche autorizzazioni? Possibile che i popoli debbano investire importanti risorse per la distruzione delle loro organizzazioni e per la perdita delle loro identità?

  1. 12 Novembre 2017

    […] estratto da https://appelloalpopolo.it/?p=36113 […]

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