Volantinaggio estemporaneo FSI a Rieti
Stanchi di parlare con le solite persone – per lo più professionisti 40enni incapaci di liberarsi della loro immagine adolescenziale o troppo attenti a non schierarsi per non perdere possibili clienti – abbiamo deciso di uscire dalla cerchia asfittica degli intellettuali (!) reatini, e di fare volantinaggio presso le residue aziende reatine (venerdì 10 febbraio scorso), le scuole(obiettivo del volantinaggio di sabato 18 febbraio) e le università (da fare prossimamente). Individuare le sedi delle scuole dopo le varie riorganizzazioni e, soprattutto, dopo il terremoto non è stato facile. Per cominciare mi sono recato con la mia metà più dolce sotto il Liceo Classico M.T. Varrone, salvo scoprire che momentaneamente le lezioni non si tengono più lì ma in un fabbricato al nucleo industriale (sul sito della scuola non era indicato nulla). Ho distribuito comunque un po’ di volantini agli studenti che passavano di lì per andare alla stazione (credo che alcuni abbiano pensato che non erano buoni neanche per i filtri, però, in genere, li prendevano): da quello che ho capito la maggior parte delle scuole il sabato non fa lezioni, mentre dal lunedì al venerdì alla stazione verso le due ci sono centinaia di ragazzi. Faremo un volantinaggio alla stazione durante la settimana ma la differenza di età non agevola e ho dei dubbi che l’azione sia proficua. Vista la bella giornata, ho deciso di continuare a distribuire volantini risalendo verso la piazza. Ho lasciato qualche volantino in qualche negozio (barbieri, soprattutto) e scambiato qualche battuta con alcuni passanti. Il sabato la gente è più disposta a chiacchierare. Aveva ragione il presidente (ancora una volta); faremo un volantinaggio o un banchetto in piazza di sabato; sarà molto più efficace. Ho fatto un bel giro in centro e distribuiti parecchi volantini; alcuni già ci conoscevano, il che è una buona notizia. Il punto fondamentale è, come sempre, cogliere il secondo fugace; capire al volo se la persona a cui stai dando il volantino vuole parlare. Il più delle volte non ho colto con tempestività l’attimo ma anche questa abilità si allena. Fare la militanza aiuta a far bene la militanza, come diceva la pubblicità. Mi è sembrato, però, che le persone fossero curiose e avessero voglia di parlare. Andiamo per strada che la gente (ci) vuole parlare.
Un saluto a tutti.
Stefano Rosati
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