Gazebo sovranista a Ravenna
Sabato 28 ottobre 2017, dopo due esaltanti esperienze che hanno visto la collaborazione di soci provenienti da regioni diverse, i militanti ravennati del FSI hanno dato vita ad un nuovo gazebo sovranista, al mercato di Ravenna. Siamo soli questa volta. La nebbia mattutina di certo non aiuta, ma un pallido sole cerca pian piano di fare breccia. Arriviamo in piazza Zaccagnini, lato via Berlinguer, dove solitamente posizioniamo il nostro gazebo e notiamo che la nostra consueta posizione è occupata da un piccolo banchetto di una signora che promuove cosmetici. Il nostro gazebo 3×3 trova difficile collocazione sulla piazza per via del posizionamento dei cassonetti dei rifiuti e delle rastrelliere per le biciclette. Ovviamente a noi interessa una posizione ben visibile, nel passaggio pedonale in ingresso e in uscita dal mercato. Optiamo per montare il gazebo sul prato antistante la posizione usuale, in modo da rimanere sempre sulla via d’accesso. Questa soluzione si rivelerà molto più strategica di quella usata finora poiché anche coloro che se ne vanno tagliando per il prato si trovano a passare, forzatamente, sotto il nostro gazebo! Sarà la nuova forzata posizione, ma notiamo subito che il gazebo, il banchetto, le bandiere, incuriosiscono i passanti, molto più delle precedenti uscite al mercato. I volantini vanno letteralmente a ruba, oggi sono veramente pochi quelli che tirano dritto o rispondono “no, grazie”. Tra i primi a fermarsi al gazebo una mia collega che ricordo schierata per il si al referendum dello scorso 4 dicembre, anche senza argomentazioni e motivazioni valide. Si ferma volentieri quando mi vede e mi chiede informazioni sulla mia attività in piazza. Le presento brevemente il nostro partito e il nostro progetto politico. Lei accetta di buon grado il volantino affermando che lo leggerà attentamente a casa, essendo comunque curiosa di conoscere le nostre posizioni. Successivamente si fermerà un’altra collega, con il marito, conoscente di Alessandro Bucci, anche con loro cordiale dialogo di presentazione e consegna del nostro volantino. Tra coloro che si sono fermati da segnalare due signori, un lavoratore del porto di Ravenna, e un ex dipendente agricolo, ora in pensione. Pur condividendo le nostre analisi i due hanno una visione estremamente diversa sulle soluzioni: il primo è in cerca di “casa” a livello politico e si è dimostrato disponibile nei confronti di FSI, speriamo anche per una collaborazione attiva, che ovviamente gli abbiamo proposto, nei limiti delle sue possibilità, mentre il secondo, molto più pessimista, è convinto che, nonostante il nostro progetto sia valido e convincente, con il voto non si possano cambiare le cose, perché chi detiene il potere ha mezzi più potenti e armi più sofisticate delle nostre. Lo ascolto e penso che questo discorso lo devo aver già sentito da qualcuno in questa primavera: Paolo Barnard! Chi ha assistito al dibattito con lui dopo la proiezione di PIIGS sa di cosa parlo. Comunque anche a questo signore abbiamo presentato il nostro progetto e controbattuto che tutto ciò che è stato approvato dagli ultimi governi, pur non eletti da nessuno, è stato fatto grazie all’azione parlamentare di deputati e senatori che hanno votato i loro provvedimenti, dimostrando che è importante chi siede in parlamento, quindi è importante il voto ed è importante costruire quell’alternativa politica che ci porti di nuovo a votare con convinzione per sentirci rappresentati. Notevole notare che oggi abbiamo assistito ad un solo caso di una persona che affermi, nonostante tutte le evidenze, che siamo ormai integrati nell’unione europea, che questa integrazione debba andare avanti, che assolutamente non si possa più tornare indietro. Lei dice di conoscere la storia ed è convinta di ciò che afferma. Noi diciamo che continuando su questa strada ci schianteremo contro un muro e la stessa signora se ne renderà conto. Da segnalare anche lo scambio di volantini e di idee con alcuni banchetti, uno politico e uno religioso, che si sono mostrati interessati alle nostre idee. C’è interesse, c’è molto più interesse del solito, una famiglia piemontese, un ragazzo emigrato in Germania, una signora delusa dalla politica (categoria affollatissima, questa), il collega di lavoro incuriosito, il barista che ormai è di casa: tranne coloro che se ne vanno con le mani piene di borse e oggettivamente impossibilitati, quasi tutti accettano di buon grado il volantino e molti ascoltano con interesse la breve presentazione del nostro partito, condividendone i punti salienti del programma. Sul finire della mattinata ci soffermiamo con una signora non più giovanissima, molto gentile e garbata, sindacalista, che quest’anno, dopo cinque anni di astensione, è tornata a fare la tessera del pd. Ovviamente siamo su posizioni diametralmente opposte ma il dialogo è molto costruttivo e, nonostante il brevissimo tempo a nostra disposizione, siamo riusciti a trovare delle convergenze su argomenti che avvalorano le nostre tesi. Non è facile trovare nel pd questo tipo di persone. Per me è già un successo. Altri amici che conosciamo bene e frequentiamo abitualmente a Ravenna, si sono fermati al nostro gazebo. Il fatto che gli amici ci “sdoganino” al di la delle convinzioni politiche o delle idee di ciascuno di noi, è molto importante. La nostra identità di sovranisti è un primo importante passo. Nota molto positiva oggi sono venuti a trovarci al gazebo due simpatizzanti a cui avevamo proposto la cosa. Uno è Federico Parigi, il signore che sabato scorso, in sella alla sua bicicletta, ha passato gran parte del pomeriggio al nostro gazebo in centro e si era dimostrato disponibile a collaborare sul campo, e oggi ha mantenuto fede alle sue parole. Lo rivedremo ai nostri gazebo a volantinare insieme a noi! L’altra persona è mia moglie alla quale evidentemente il gazebo in centro, dove ha avuto modo di conoscere i militanti bolognesi e i due ospiti, ha dato quella sicurezza e quella “spinta” in più per fare. Si è fermata circa un oretta con noi e la sua prima azione di militanza da simpatizzante è stata un grandissimo successo: ha distribuito un buon numero di volantini a destra e a manca e si è fermata anche a dialogare con le persone (la signora per cui non è possibile tornare indietro è toccata a lei!). Anche per lei l’invito è sempre valido ogni qualvolta il gazebo sovranista è issato sul suolo ravennate. In definitiva, col sole che ormai splendeva forte e caldo in cielo, si chiude verso le 13 un’altra splendida mattinata di militanza, diversa dalle altre, ma che sancisce, se mai ce ne fosse bisogno, che la strada intrapresa è quella giusta.
CI LIBEREREMO!
Matteo Rossini e Alessandro Bucci
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