La polpetta avvelenata
di UN’EUROPA DIVERSA
Parigi e Berlino stanno preparando un nuova polpetta avvelenata ai danni dell’Italia. A darne notizia è il Corriere della Sera che annuncia un documento preparato da una commissione mista composta da quattordici economisti francesi e tedeschi. Ufficialmente si tratta di un semplice studio accademico. Nella realtà è molto di più. Il fatto che sia stato messo in circolazione dimostra che non siamo in presenza di un gruppo di studiosi in libera uscita.
I punti centrali sono sostanzialmente cinque: 1) Abolizione dello “stupido” parametro del 3% fra deficit e Pil sostituito da un tetto rigido alle uscite; 2) I titoli di Stato emessi per finanziare la quota di disavanzo che supera il tetto non sarebbero più a “rischio zero” come gli attuali Btp; 3) Le banche dovranno immediatamente azzerare il valore dei crediti non rimborsati; 4) Nasce il Fondo monetario europeo. 5) In cambio di tutti questi vincoli potrebbe finalmente arrivare la garanzia europea sui depositi.
Ciascuno dei cinque punti meriterebbe una lunghissima trattazione. Volendo però sintetizzare possiamo dire questo: i governi di Parigi e di Berlino hanno molta paura del debito italiano che, nonostante tutte le promesse continua a crescere. Quindi stanno imponendo una serie di misura che solo falsamente hanno carattere generale. In realtà sono costruiti su misura dell’Italia. Messi in fila i cinque punti raccontano la seguente storia: Macron e Merkel non si fidano più delle promesse e vogliono bloccare la crescita del deficit dell’Italia che alimenta il debito fissando un tetto annuale. I titoli emessi per finanziare la quota di deficit che supera il tetto saranno di serie B. Quindi le banche che li acquistano dovranno costituire un fondo rischi per coprirsi. Il patrimonio delle banche italiane verrà messo a servizio praticamente esclusivo del debito italiano. Avendo impedito all’Italia di nuocere sarà possibile varare politiche di solidarietà finanziaria. Nel frattempo, però, l’Italia sarà morta soffocata. Un effetto non certo sgradito a Parigi e Berlino. I pezzi migliori del nostro sistema industriale verrebbero rilevati da capitale francese e tedesco come già sta accadendo.
È facile immaginare che questo studio sarà la base della riforma dell’euro che Macron e Merkel annunceranno entro giugno. L’Italia arriverà al tavolo indebolita dalla probabile assenza di un governo e dal fatto di aver rinunciato in partenza ad ogni arma di ricatto (per esempio la minaccia di lasciare l’euro). Non ci resterà che prendere ordini.
Fonte:http://uneuropadiversa.it/la-polpetta-avvelenata/
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