Non sarà il progresso tecnologico, né i robot a portare all’apocalisse economica, bensì l’avidità degli uomini“.
Non è nuovo a questo genere di esternazioni, ma sta volta Stephen Hawking lo dice a chiare lettere: “Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine”. Durante un “Ask Me Anything” su Reddit, il celebre scienziato ha dichiarato che la disuguaglianza economica salirà alle stelle se, quando molti posti di lavoro saranno automatizzati, i ricchi proprietari di macchine continueranno a rifiutarsi di condividere la loro ricchezza in rapida proliferazione.
Se le macchine finiranno per produrre tutto quello di cui abbiamo bisogno, il risultato dipenderà da come le cose verranno distribuite. Tutti potranno godere di una vita serena nel tempo libero, se la ricchezza prodotta dalla macchina verrà condivisa, o la maggior parte delle persone si ritroveranno miseramente in povertà se la lobby dei proprietari delle macchine si batteranno contro la redistribuzione della ricchezza. Finora, la tendenza sembra essere verso la seconda opzione, con la tecnologia che sta creando crescente disuguaglianza.In sostanza, i proprietari delle macchine diventeranno la borghesia di una nuova era, le cui aziende di loro proprietà non forniranno più posti di lavoro per i lavoratori in carne e ossa.
Così com’è, il divario tra i super ricchi e il resto è in crescita. Per cominciare, il capitale – come azioni o immobili – matura valore ad un ritmo molto più veloce rispetto alla crescita dell’economia reale, secondo l’economista francese Thomas Piketty. La ricchezza dei ricchi si moltiplica più velocemente rispetto all’aumento dei salari, e la classe operaia non riesce mai a colmare il gap.
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