FSI presenta il documento sulla riforma tributaria a Firenze
Bella giornata sabato scorso (7 aprile ndr) a Firenze, in occasione dell’ evento su fisco e Costituzione organizzato dal gruppo regionale toscano del FSI, in collaborazione con gli amici di MMT – Toscana e di Art. 53. Buon numero di partecipanti (una trentina di persone) tra cui, oltre ai soci Iacopo Biondi, Giovanni Floriano, Anna Clelia Aucelli, Julia Innocenti, Stefano Vannozzi, Maurizio Deidda, Alberto Serra, Jacopo D’Alessio e al sottoscritto, due rappresentanti di Senso Comune, associazione con cui FSI ha già avviato rapporti da qualche tempo e che qui in Toscana è abbastanza forte, che ci hanno portato anche il volantino che pubblicizzava la loro iniziativa, organizzata sempre a Firenze per il sabato successivo (e alla quale, compatibilmente con gli impegni di ciascuno, proveremo a presenziare). La piccola saletta che avevamo scelto per l’occasione era stipata in ogni ordine di posti, e l’ambiente decisamente informale (una piccola libreria-bar in pieno centro storico, normalmente adibita al “lavoro di squadra” – oggi si chiamerebbe “coworking”, ma noi preferiamo sempre usare la lingua di Dante! – attrezzata anche per piccoli eventi, presentazioni di libri etc.) fa il resto: l’ atmosfera è rilassata ed amichevole, e le persone sembrano tutte molto interessate. Al sottoscritto quindi tocca “rompere solo il suo, di ghiaccio”, nel senso che la poca abitudine a parlare in pubblico, unitamente all’orgoglio di presentare a nome di tutti gli altri il nostro piccolo grande partito popolare a chi fra i presenti ancora non lo conosceva, provocano sicuramente un po’ di emozione, che però viene ben presto superata. La scaletta degli interventi veri e propri si rivela subito azzeccata: a Filippo Abbate spetta il compito di illustrare il punto di vista “neo-keynesiano” della MMT – corrente di pensiero economico a cui si ispira la sua associazione, che si occupa ormai da anni di temi di macroeconomia (“a cosa servono davvero le tasse in uno stato dotato di sovranità monetaria”?), cosa che assolve con la consueta abilità dal punto di vista divulgativo (si affaccia ad ascoltare anche una delle ragazze che gestiscono il locale), introducendo però anche i primi elementi di collegamento con il “granitico e potente indirizzo di politica fiscale” costituzionale, improntato – come recita la locandina dell’ evento – ad equità, giustizia sociale, e soprattutto “progressività”. Con Claudio Mazzoccoli, poi, anima della Associazione ARTICOLO 53, che nasce alcuni anni fa come “iniziativa assolutamente spontanea di cittadini che hanno deciso di dedicare il loro impegno al sostegno della battaglia per un fisco equo, solidale e costituzionale, con il proposito di difendere la Costituzione attraverso la sua attuazione” (come si legge nel loro sito), ci immergiamo invece nel vivo del dibattito che ci fu in Costituente e che vide contrapporsi due diverse concezioni di fisco, e la cosa avviene in una chiave davvero originale, perché con l’aiuto di un paio di amici e collaboratori – validamente coadiuvati dal nostro Iacopo Biondi – Claudio mette in scena una vera e propria pièce di “teatro costituzionale” con tanto di sceneggiatura basata sugli atti dei lavori dell’ Assemblea del ’47, e così nella nostra saletta, in mezzo ai tavoli e alle sedie, si materializzano gli onorevoli Scoca, Nitti, Ruini, Terracini e Corbino, cosa che dà modo a tutti i presenti di toccare con mano lo spirito autentico che animò coloro che scrissero il testo della nostra carta fondamentale, in cui ogni singola parola ebbe il proprio peso specifico ed il suo senso ben preciso. La relazione finale di Andrea Franceschelli, membro del Direttivo nazionale del FSI, chiude davvero il cerchio perché a quel punto è chiaro a tutti i presenti che la proposta di riforma tributaria del FSI da lui illustrata è animata da quello stesso spirito, e diviene paradigmatica dell’ intero progetto politico del Fronte Sovranista Italiano, che si propone di prendere le idee dei padri costituenti a modello per cercare di “completare la stella presente nel nostro simbolo, che rappresenta idealmente non solo l’ Italia, ma anche un percorso di attuazione della Costituzione che deve ancora essere compiuto” (con le sue parole). La fase delle domande ai relatori, che a questo punto sono seduti tra i partecipanti, diventa una bella chiacchierata che tocca però argomenti anche complessi: si parla di pressione fiscale sulle imprese, sistema contributivo delle pensioni, licenze commerciali e grande distribuzione. Alle otto siamo ancora tutti lì seduti, ma il locale deve chiudere; arriva quindi il momento dei saluti, che sono cordiali ed insistiti, segno che il “taglio” della serata è piaciuto a tutti, cosa peraltro ulteriormente testimoniata dai molti complimenti ricevuti. Alla fine tre persone lasciano i propri dati per essere ricontattati in caso di altre iniziative, un paio di persone (tra cui il papà del nostro socio Alberto Serra di Pisa) ci assicurano che, pur senza associarsi per il momento, ci aiuteranno nell’immediato futuro ad organizzare le prossime iniziative, ed altre due persone si iscrivono al Fronte: Alessio di Firenze, che era già iscritto al nostro gruppo pubblico di facebook come semplice simpatizzante, e Diego, che avevamo già incontrato di persona nei mesi scorsi, di Incisa Val d’ Arno. La serata termina in allegria con una bella tavolata con più di 20 persone. Siamo sempre più convinti che ci libereremo.
Luca Russi
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