Banchetto (e cena) FSI a Bologna
Sabato 14 aprile 2018 i soci Luciano Del Vecchio, Antonio Gisoldi, Carmine Morciano, Cataldo Murrone e Angela Pedrini hanno tenuto il consueto banchetto FSI in via Ugo Bassi, in centro a Bologna. Il banchetto si è svolto dalle 15 alle 19.30: sono state esposte le bandiere in bella vista dalla strada e sotto il portico e si è allestito il pannello grafico coi punti del programma del partito. La giornata si è svolta come al solito, sono stati consegnati un gran numero di volantini e in varie occasioni ci si è potuti confrontare coi cittadini che si fermavano al banchetto per parlare con noi. Ci ha fatto molto piacere la partecipazione attiva al volantinaggio del relativamente nuovo socio Cataldo, che senza alcuna timidezza si è dedicato al volantinaggio e ha distribuito un gran numero di volantini. Il banchetto è stata anche l’occasione, come sempre del resto, per scambiare due chiacchiere tra noi e aggiornarci sulle ultime novità sulle attività del partito e per degli interessanti scambi di idee su nostre letture e riflessioni a carattere sovranista. Nel corso del pomeriggio siamo stati molto contenti di ricevere la visita al banchetto di Morgana, una giovanissima studentessa universitaria di Lettere a Bologna ma originaria di Reggio Calabria. Morgana ci conosceva e seguiva da tempo, e le era stato suggerito di incontrarci in centro da suo padre, Clark Marino, socio FSI da tempo. Tra i vari incontri della giornata vorrei poi ricordarne uno con un signore sulla settantina, ex elettore socialista che tuttavia all’inizio della conversazione aveva attaccato subito con la solita tirata di antipolitica, impregnata di rassegnazione e disincanto su ogni possibilità di riscatto del nostro Paese nel segno dell’autonomia nazionale e di politiche votate alla giustizia sociale: dopo averlo ascoltato (anzi direi dopo averlo fatto “sfogare”) gli ho chiarito le nostre posizioni, tra l’altro facendo leva sul patriottismo, l’amore per la democrazia e il senso di giustizia che per fortuna giacciono sempre sopiti nel cuore di molti apparenti “antipolitici”, e ho potuto notare il suo tono e le sue espressioni cambiare, fino a tramutarsi in manifestazioni di sincero augurio per il nostro impegno. Non è il primo caso di cittadino che scopriamo simpatizzante per la nostra piattaforma programmatica una volta che si supera l’iniziale diffidenza per “l’ennesimo partitino” e il “muro” della rassegnazione tipica dell’antipolitica: il suggerimento è dunque di essere pazienti all’inizio, “empatizzare” con il disgusto per gli ultimi decenni caratterizzati da una classe dirigente di infimo livello (empatia non simulata, visto che il FSI è nato proprio per dare al Paese una classe dirigente degna di questo nome), fare leva sul fatto che sorella dell’antipolitica è l’impotenza di fronte al declino della nazione e poi illustrare le nostre proposte. Il banchetto si è concluso alle 19.30 ma non la giornata di militanza, perché è seguita una cena in una pizzeria alla quale sono intervenuti altri soci (Giovanni Calzoni, Sergio Federici e Lorenzo Sambri) e quattro simpatizzanti, due dei quali giovani studenti di giurisprudenza conosciuti di recente, coi quali ci siamo trattenuti fino a tardi discutendo di politica, militanza, ma anche di esperienze di vita. A mezzanotte concludiamo la cena e ci diamo appuntamento alla prossima azione a Bologna che, autorizzazione del Comune permettendo, vedrà il FSI tornare ai Giardini Margherita che, con la bella stagione, diventano il luogo ideale per “pescare” nuovi simpatizzanti e diffondere le nostre proposte.
A presto dunque, CI LIBEREREMO!
Antonio Gisoldi
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