Banchetto FSI a Ferrara
Sabato 28 scorso Stefano Guglielmini ed io abbiamo presidiato il secondo banchetto ferrarese del 2018 del FSI e Ferrara Libera. Città piena di turisti e scolaresche in gita, che sostavano presso la nostra postazione per osservare e fotografare il “Padimetro” [un idrometro monumentale che segna varie altezze a cui è arrivato il livello del fiume Po nella frazione di Pontelagoscuro (a pochi chilometri dal centro della città) durante i più importanti e gravi eventi storici di piena del fiume] e che non potevano fare a meno di notare il nostro rollup posto strategicamente proprio a fianco della colonna in cui è incastonata la lastra di marmo che riporta i vari livelli. I Ferraresi, come tutti i weekend nella bella stagione, si spostano ai Lidi e, tra quelli rimasti in città, è sempre un po’ arduo riuscire a catturare il loro interesse. Alcuni passanti si sono avvicinati per prendere il volantino dichiarando la loro curiosità senza però voler approfondire più di tanto le nostre argomentazioni (il sabato pomeriggio è giornata di relax…). Sono molto felice però di riportare un incontro che mi ha dato un’iniezione di fiducia: un gruppetto di ragazzi quindicenni si è avvicinato al banchetto ed un paio di loro, mostrando grande interesse, hanno affermato di non essere molto convinti di quello che viene detto a scuola e di quello che sentono in TV in merito all’UE perché in contrasto con la realtà che li circonda. Abbiamo consigliato subito di procurarsi e leggere una copia della Costituzione Italiana (che nella loro scuola viene ignorata) ed abbiamo sfatato, con una sintetica, ma esauriente lezioncina di storia ed economia di base, il dogma del debito pubblico. Lo stupore che i ragazzi hanno mostrato nell’apprendere che l’euro deve essere acquistato dalle banche è una dimostrazione di quanto la scuola sia indirizzata a tenere all’oscuro i protagonisti della futura società. Ci penseremo noi, tramite FB ad informarli correttamente! Abbiamo ricevuto anche la visita di un professore in pensione, di Bondeno, che ci segue su FB da tempo. Ha confermato che condivide i nostri programmi pur limitandosi a restare un simpatizzante. Insomma, ieri non ho potuto fare a meno di chiedermi che fine abbia fatto la “generazione di mezzo”. Ma resto sempre più convinta che passo dopo passo, mattone su mattone, il muro contro il quale si sfracellerà l’ideologia liberista verrà costruito, e sarà un muro resistente.
Fiorella Fogli
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