FSI presenta il libro “Sovranità o barbarie” insieme a Patria e Costituzione a Viterbo
Il 15 dicembre a Viterbo, grazie al simpatizzante Francesco Berni da me supportato, è stato presentato il saggio di Thomas Fazi “Sovranità o barbarie”.
Erano presenti, oltre l’autore, il presidente del FSI Stefano D’Andrea e l’onorevole Stefano Fassina, presidente di Patria e Costituzione. Eravamo ospiti del circolo Arci “Il cosmonauta”.
Francesco Berni ha iniziato con una approfondita introduzione del libro, ricollegandosi a vicende attuali nella provincia viterbese, che sta accusando una crisi sociale ed economica molto profonda. Thomas Fazi ha continuato ribadendo la responsabilità del liberalismo e delle élites italiane nello smantellamento del sistema costituzionale che creava benessere e ricchezza diffusi.
C’è stata una analisi sostanzialmente comune della storia italiana degli ultimi 30/40 anni anche da parte di D’Andrea e Fassina, che hanno ricevuto calorosissimi applausi dagli oltre 60 partecipanti all’evento. D’Andrea in particolare ha spinto sulla necessità di creare un partito che si rifaccia ai grandi partiti popolari della prima repubblica, dove si era militanti e non attivisti e dove si accedeva a cariche di un certo livello solo dopo anni di militanza e dopo aver maturato grande esperienza di teoria e prassi politica, condizione necessaria per la formazione di una vera classe dirigente. Anche il pubblico è stato molto partecipe, con domande ed interventi molto sentiti legati all’attualità e alla crisi della sinistra storica. Sono stati presi numerosi contatti con nuovi e vecchi simpatizzanti che speriamo si si uniscano a noi in questa missione che ha una prospettiva storica di vita.
Ringrazio anche i numerosi soci presenti all’evento: Stefano Rosati e Nicoletta Carotti da Rieti, Alberto Ceppari da Acquapendente, Sergio Bruni ed Andrea Alquati da Tarquinia, Martina Carletti e Matteo Natalini da Terni, Luca Paciotti e Gilberto Trombetta da Roma, Renata Pescatori da Civitavecchia, Maurizio Zappanico da Soriano, Giuseppe Angelosante da Avezzano e Stefania Portici di Viterbo.
La strada è lunga, ma ci libereremo.
Tommaso Stefani
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