di TODAY (Redazione)
Reddito di cittadinanza, c’è più di un problema con il nuovo sussidio
Il vice premier Luigi Di Maio con il Premier Giuseppe Conte (S) durante la presentazione della card per il reddito di cittadinanza, Roma, 4 febbraio 2019
Il reddito di cittadinanza è il grande protagonista della giornata, non solo perché il governo ha svelato il sito internet per la presentazione delle domande per richiedere la nuova RdC Card, ma anche perché il reddito di cittadinanza è stato il tema centrale di un’audizione in commissione Lavoro del Senato dedicata al “decretone” istitutivo di Rdc e Quota 100.
Prima di tutto i numeri: il reddito di cittadinanza potrebbe interessare una platea di 1,308 milioni di famiglie, due milioni e 706 mila individui secondo l’Istat per un costo totale pari a 6,6 miliardi di euro l’anno. Numeri diversi dalla platea di poveri a cui il sussidio sarebbe destinato. Sempre secondo l’Istat la stragrande maggioranza dei benificiari vivono al Sud (752 mila famiglie contro 333mila al Nord e 222mila al Centro) e sarà costituita da single (47,9% dei beneficiari).
Reddito cittadinanza, Inps: “Troppi poveri esclusi”
Come spiegato dal presidente dell’Inps Tito Boeri il reddito di cittadinanza esclude una fetta importante di poveri “in virtù dei requisiti stringenti di residenza”. Come avevamo già sottolineato anche i senzatetto rischierebbero di essere esclusi dal sussidio.
Secondo Boeri inoltre ci sarebbe più di un problema a causa delle dichiarazioni Isee che “sottodichiarano il patrimonio finanziario”. Secondo le simulazioni dell’Inps si rischia infatti di dover poi, in sede di verifica ex-post, essere chiamati al recupero di somme ingenti da famiglie che non soddisfano i requisiti patrimoniali. “Si avrebbero circa 100mila nuclei beneficiari in meno e il reddito di cittadinanza costerebbe circa un miliardo in meno di quanto stimato”.
La recessione mette a il rischio il sistema di “quota 100”
Non è finita qua: il presidente dell’Inps avanza dubbi anche sull’importo, troppo elevato, e che scoraggerebbe la ricerca del lavoro: “Quasi il 45% dei dipendenti privati del Mezzogiorno ha redditi da lavoro inferiori a quelli garantiti dal reddito di cittadinanza”.
Reddito cittadinanza, per i Comuni incarichi onerosi
Problemi nell’applicazione del reddito di cittadinanza sono stati avanzati anche dai Comuni italiani. L’Anci infatti protesta per “i controlli eccessivamente onerosi e non sufficientemente disciplinati”.
“Il requisito dei dieci anni di residenza, di cui gli ultimi due continuativi, richiede infatti tempi molto lunghi, l’impiego di risorse umane dedicate e grandi difficoltà di interlocuzione con gli uffici anagrafici di altri Comuni, in caso di spostamento di residenza”.
Reddito cittadinanza, rischio incostituzionalità
Dai Comuni alla Regioni il leitmotiv è il medesimo: secondo i rappresentati delle Regioni auditi in Parlamento in Commissione Lavoro, “servono modifiche al decretone per renderlo efficace e sostenibile, oltre che conforme alla cornice organizzativa e operativa dei servizi per l`impiego”.
Per Cristina Grieco – coordinatore degli assessori al Lavoro – si rischia il caos operativo. Tra i punti evidenziati dagli enti regionali in particolare il ruolo del “navigator”.
Le Regioni hanno inoltre espresso perplessità sui cosiddetti Navigator in quanto la figura professionale “presenta profili di invasività delle competenze costituzionali delle Regioni”. Dubbi anche sulle risorse finanziarie destinante ai centri per l’impiego.
Insomma, se da una parte il ministro del lavoro Luigi Di Maio rivendica di aver messo in piedi il decreto per il reddito di cittadinanza in soli sette mese, resta ancora tutta da valutare non solo la bontà della misura ma anche la sua fattiva capacità di erogare il sussidio.
Reddito di cittadinanza a rischio illegittimità
Fuoco amico contro il reddito arriva anche dall’economista Alberto Brambilla, considerato consigliere economico di Matteo Salvini. In un dossier elaborato dal Centro Studi Itinerari previdenziali evidenzia l’incidenza degli immigrati in condizioni di povertà assoluta (circa 1,6 milioni di persone secondo l’Istat). Secondo Brambilla è a forte rischio di illegittimità il modo in cui il decreto riduce l’incidenza dei migranti sulla platea introducendo il vincolo della residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
“Qualora la magistratura sulla base di sentenze già consolidate della Corte Costituzionale provvedesse ad estendere i benefici a tutti gli immigrati regolarmente residenti, le risorse disponibili stimate in sede di decretazione potrebbero rivelarsi insufficienti, con la conseguente necessità di ridefinire la platea dei percettori o l’ammontare medio dei benefici”.
Reddito di cittadinanza, online il sito internet
Intanto il Governo come ricordavamo in apertura di questo articolo ha attivato il sito internet dedicato al Reddito di Cittadiananza che fino al 6 marzo avrà una funzione puramente informativa. Infatti sul portale ci sono tutte le informazioni sui requisiti per accedere al reddito e per presentare la domanda a partire dal 6 marzo. In questo periodo di tempo chi vorrà fare la domanda dovrà aggiornare l’Isee e, qualora volesse presentare la domanda telematicamente, dovrà attivarsi per richiedere lo Spid, l’identità digitale.
SPID, come funziona e come ottenere le credenziali
SPID sta per Sistema Pubblico di Identità Digitale, ed è un sistema di autenticazione per cittadini privati e imprese. Le credenziali permettono l’accesso a molti servizi online, come Inps e Inail.
Sicuramente ti sarà capitato di vedere i pulsanti “Entra con SPID” in molti dei portali web che fanno riferimento alla pubblica amministrazione. Possedere le credenziali, inoltre, è condizione necessaria per accedere a servizi come la carta del Docente e 18app.
Scopriamo insieme come richiedere e ottenere le credenziali.
Come ottenere le credenziali SPID
Per la procedura di richiesta hai bisogno di:
- Numero di cellulare
- Tessera sanitaria
- Documento di identità valido (carta di identità, patente o passaporto)
- Indirizzo e-mail
Per conoscere i dettagli sulla procedura di registrazione sui provider SPID più utilizzati, come TIMid e PosteID, approfondisci nell’articolo SPID – Come richiedere le credenziali Identità Digitale unica
Fonte: http://www.today.it/economia/reddito-di-cittadinanza-problemi.html
Commenti recenti