Banchetto FSI a Faenza
Sabato 12 ottobre 2019 il socio brisighellese Francesco Massarenti, dopo la positiva esperienza primaverile del banchetto nel suo paese, in cui abbiamo avuto modo di presentare il progetto del FSI Fronte Sovranista Italiano ai suoi concittadini, ha organizzato un banchetto nella centralissima piazza della libertà a Faenza, proprio nella zona della fontana, di fronte al duomo. Il sabato mattina nell’adiacente piazza del popolo e su un lato della stessa piazza della libertà, si svolge il mercato settimanale, quindi la zona è abbastanza frequentata. Arriviamo sulle 9.30 e troviamo già schierati, con i loro gazebo, corredati dalle bandiere, i militanti del pd e della lega nord. Di fronte a loro i militanti di potere al popolo con un semplice banchetto e bandiere, senza gazebo. Dopo diversi anni di banchetti nella mia città e in altre province della regione, insieme ai soci emiliani, questo è per me il secondo banchetto nella provincia ravennate. Siamo dotati del tradizionale travolto tricolore che addobbiamo con le nostre bandiere (Fronte Sovranista Italiano e Riconquistare l’Italia) ben visibili sul davanti, il nostro roll up e due bandiere sulle aste ai lati del tavolo. La cosa che notiamo subito è la curiosità suscitata nei passanti: diverse persone si fermano a prendere il volantino, altre si soffermano a leggere i punti salient del nostro progetto sul roll up. Qualcuno chiede informazioni sommarie sulle nostre posizioni: con chi siamo collegati (ogni riferimento alle liste civetta del centro destra non è affatto casuale) infatti un signore ci dice “bene come la Meloni”. Al che io facendogli notare che la meloni non è sovranista chiudo subito la porta. In questi tre anni di militanza in piazza ne ho incontrati fin troppi di soggetti del genere, che cercano sostegno in chiunque per il loro partito di riferimento. Che siamo una novità assoluta per Faenza è testimoniato dal fatto che diverse persone si fermano a fotografare il nostro roll up insieme a noi e il nostro banchetto, con quali intenzioni non è dato saperlo, ma quanto meno ci studiano. Si fermano tre ragazzi che ci pongono quesiti circostanziati circa le posizioni del nostro partito su argomenti specifici come immigrazione, ambiente, mobilità urbana, traffico ed altri temi di interesse locale in vista di una nostra eventuale candidatura alle elezioni regionali. Mi invitano a presenziare ad un loro evento che organizzeranno prossimamente e al quale sono invitate tutte le forze politiche che intendono candidarsi alle prossime regionali. Mi fanno notare che sarebbe un’ottima occasione per far conoscere anche le posizioni del nostro partito. Lo ringrazio e lascio la mail del partito alla quale possono inviare il loro invito e assicuro loro che avranno una tempestiva risposta, ma che potrei non essere io la persona che presenzierà al loro evento come rappresentante del FSI, ma un’altra persona, magari ok colui che sara il candidato alla presidenza del Consiglio Regionale o un membro del comitato direttivo, referente regionale. Una volta smontato il loro banchetto, prima di rincasare, un militante di PAP si avvicina a noi intavolando una conversazione inerente alle prossime elezioni regionali, alle modalità che sono state utilizzate qui in Emilia Romagna, in particolare il fatto che Bonaccini, renziamo di ferro, tergiversi ad indire le elezioni per dare modo a Renzi di organizzare il suo partito. Questo signore è convinto che la prossima settimana uscirà il decreto con il dimezzamento del numero delle firme richieste per la presentazione delle liste. Rispondo che se così fosse non sarà il solo ad essere contento di questa situazione, anche per noi del FSI il dimezzamento del numero delle firme sarebbe un’agevolazione non da poco. Sulle 12 si presentano due signori del commissariato di Faenza, agenti della DIGOS, che in una conversazione molto cordiale ci chiedono se fosse andato tutto bene o se avessimo avuto qualche tipo di problema al banchetto e prendono informazioni direttamente da noi sul nostro partito, sulla nostra attività di banchetti e volantinaggio in piazza nel faentino, su un’eventuale sede fisica in zona del nostro partito. Al termine della conversazione smontiamo il tutto e ce ne torniamo a casa. Una proficua mattinata di militanza, durante la quale abbiamo gettato un seme sovranista anche in quel di Faenza, che ci ha accolto con le bandiere dell’unione europea ad ogni colonna del palazzo che ci stava di fronte e che presto adorneremo con il nostro splendido tricolore, dopo avere riconsegnato la sovranità al popolo italiano.
Ci libereremo
Matteo Rossini
FSI Ravenna
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