Misure come queste non ci sono mai state in Germania
di AGI (Roberto Brunelli)
© MARKUS SCHREIBER / POOL / AFP – Angela Merkel
In una drammatica conferenza stampa Angela Merkel ha annunciato le severe restrizioni che anche il suo Paese è costretto a subire per far fronte all’emergenza sanitaria
Misure come queste non ci sono mai state in Germania”. Angela Merkel dosa le parole mentre annuncia il piano ‘all’italiana’ varato dal governo tedesco d’intesa con i Laender per contrastare la diffusione del coronavirus. Un piano che prevede “restrizioni forti” ai movimenti nel Paese, la chiusura di quasi tutti i negozi – con l’eccezione degli alimentari, delle banche e di altri servizi essenziali – nonché il divieto “di viaggiare dentro e fuori il Paese”, come scandisce la cancelliera durante una breve conferenza stampa, assicurando che comunque si tratterà di un provvedimento “limitato nel tempo”.
“Sono misure necessarie per rallentare la diffusione del virus”, assicura la cancelliera, spiegando che “bisogna ridurre i contatti tra le persone, pertanto il numero dei contagi e il numero degli ammalati gravi”. Merkel è consapevole che la guerra al coronavirus non la combatte ogni nazione per sé, per cui le preme sottolineare che “è necessaria un maggiore coordinamento” tra i Paesi del G7.
Il piano approvato oggi dall’esecutivo insieme ai Laender riguarda quasi ogni aspetto della vita pubblica. La cancelliera ha confermato tra gli altri le chiusure di “bar, club, discoteche e simili, ma anche musei, teatri, sale da concerti, fiere, cinema, parchi, attività sportive all’aperto”, così come non saranno più accessibili i parchi gioco per l’infanzia, né le “piscine, palestre e altre strutture sportive”, arrivando a citare persino “i bordelli” tra le attività da chiudere.
Merkel ha anche sottolineato che sono vietate le “riunioni in luoghi di fede come chiese, moschee e sinagoghe”, aggiungendo esplicitamente che la misura comprende le messe. Inoltre “viene regolata anche la distanza dei tavoli nei ristoranti”, che comunque dovranno chiudere al massimo alle 18. I controlli per verificare il rispetto delle regole “ci devono essere e ci saranno, anche se confido sulla comprensione dei cittadini”, chiosa la cancelliera. Rimangono aperti gli alimentari, i supermercati, gli uffici postali, le banche, i benzinai e le edicole. Il fatto è che i contagi non danno tregua, in Germania. Secondo le ultime stime i casi hanno superato quota 7.000. La Baviera, dove le infezioni sono ormai oltre mille, oggi ha dichiarato lo stato di calamità.
C’è un clima di emergenza nazionale che solo fino a pochi giorni fa sembrava lontanissimo, nella Repubblica federale. Tanto che lo stesso presidente Frank-Walter Steinmeier si è sentito in dovere di rivolgersi direttamente ai tedeschi con un video messaggio, nel quale chiede “di essere solidali: qualche volta la ragione chiede azioni molto decise. Dobbiamo cambiare la nostra vita quotidiana. Vi assicuro: le vostre limitazioni di oggi salveranno vite domani”.
Misure come queste non ci sono mai state in Germania”. Angela Merkel dosa le parole mentre annuncia il piano ‘all’italiana’ varato dal governo tedesco d’intesa con i Laender per contrastare la diffusione del coronavirus. Un piano che prevede “restrizioni forti” ai movimenti nel Paese, la chiusura di quasi tutti i negozi – con l’eccezione degli alimentari, delle banche e di altri servizi essenziali – nonché il divieto “di viaggiare dentro e fuori il Paese”, come scandisce la cancelliera durante una breve conferenza stampa, assicurando che comunque si tratterà di un provvedimento “limitato nel tempo”.
“Sono misure necessarie per rallentare la diffusione del virus”, assicura la cancelliera, spiegando che “bisogna ridurre i contatti tra le persone, pertanto il numero dei contagi e il numero degli ammalati gravi”. Merkel è consapevole che la guerra al coronavirus non la combatte ogni nazione per sé, per cui le preme sottolineare che “è necessaria un maggiore coordinamento” tra i Paesi del G7.
Il piano approvato oggi dall’esecutivo insieme ai Laender riguarda quasi ogni aspetto della vita pubblica. La cancelliera ha confermato tra gli altri le chiusure di “bar, club, discoteche e simili, ma anche musei, teatri, sale da concerti, fiere, cinema, parchi, attività sportive all’aperto”, così come non saranno più accessibili i parchi gioco per l’infanzia, né le “piscine, palestre e altre strutture sportive”, arrivando a citare persino “i bordelli” tra le attività da chiudere.
Merkel ha anche sottolineato che sono vietate le “riunioni in luoghi di fede come chiese, moschee e sinagoghe”, aggiungendo esplicitamente che la misura comprende le messe. Inoltre “viene regolata anche la distanza dei tavoli nei ristoranti”, che comunque dovranno chiudere al massimo alle 18. I controlli per verificare il rispetto delle regole “ci devono essere e ci saranno, anche se confido sulla comprensione dei cittadini”, chiosa la cancelliera. Rimangono aperti gli alimentari, i supermercati, gli uffici postali, le banche, i benzinai e le edicole. Il fatto è che i contagi non danno tregua, in Germania. Secondo le ultime stime i casi hanno superato quota 7.000. La Baviera, dove le infezioni sono ormai oltre mille, oggi ha dichiarato lo stato di calamità.
C’è un clima di emergenza nazionale che solo fino a pochi giorni fa sembrava lontanissimo, nella Repubblica federale. Tanto che lo stesso presidente Frank-Walter Steinmeier si è sentito in dovere di rivolgersi direttamente ai tedeschi con un video messaggio, nel quale chiede “di essere solidali: qualche volta la ragione chiede azioni molto decise. Dobbiamo cambiare la nostra vita quotidiana. Vi assicuro: le vostre limitazioni di oggi salveranno vite domani”.
Fonte: https://www.agi.it/estero/news/2020-03-17/coronavirus-germania-merkel-misure-7586109/
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