La Spagna potrebbe rinunciare ai prestiti del Recovery
Lo scrive El Pais. Madrid potrebbe attendere il 2023, puntando all’inizio sui soli 72 miliardi di trasferimenti a fondo perduto
di MILANO FINANZA (Andrea Pira)
Pedro Sanchez
La Spagna potrebbe rinunciare ai 70 miliardi di prestiti del Recovery Fund, almeno per ora Lo scrive il quotidiano El Pais citando fonti vicine al governo guidato dal socialista Pedro Sanchez e al ministero dell’Economia. Madrid intenderebbe, quindi, fare ricorso soltanto ai circa 72 miliardi di trasferimetni a fondo perduto.
Il quotidiano non chiarisce le ragioni di una tale decisione. Una spiegazione è però viene però individuate nel calo dei rendimenti, effetto del combinato disposto degli interventi della Banca centrale europea e delle prospettive di recupero dell’economia per effetto della politica espansiva permessa dalla Ue.
La Spagna potrebbe quindi optare per ricorrere ai prestiti, che concorrono all’indebitamento, soltanto in un secondo momento (c’è tempo fino al 2023) nel caso Madrid ne abbia necessità tra il 2024 e il 2026. Secondo El Pais, la poco chiara condizionalità associata ai fondi continua ad essere un deterrente, così come il sospetto che prima o poi Bruxelles chiederà di nuovo aggiustamenti ai Oaesi che hanno un “debito alle stelle” superiore al 100% to del pil”.
La Spagna, sottolinea Eurostat, è stato assieme all’Italia il Paese maggiormente colpito in termini di morti nella prima ondata della pandemia. il Paese iberico ha registrato il maggior numero di decessi supplementari (48.000) sul periodo in esame, seguito da Italia (46.000) e poi da Francia (30.000), Germania e Olanda (entrambe circa a +10.000 casi).
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