Così fan tutti…
di LIBERO PENSARE (Piero Cammerinesi)
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra?
No, io vi dico, ma divisione.
D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Luca 12.52
Giorni fa nostro figlio – che lavora nell’ambiente televisivo e cinematografico – ci raccontava come tra i suoi colleghi e coetanei trenta/quarantenni l’adesione al vaccino sia praticamente generalizzata.
Avendo fortunatamente una omogeneità di opinioni in famiglia incline alla consapevole informazione ed alla libertà vaccinale ho sempre trovato singolare questo appiattimento generale sopratutto in una fascia di età fisiologicamente incline alla contestazione, quando non alla ribellione.
“Ma scusa – gli ho chiesto – i tuoi amici si sono informati sui vaccini? hanno letto i bugiardini? Trattandosi di persone intelligenti e ben introdotte nella struttura sociale, sanno che si tratta di una terapia genica di cui non si conoscono gli effetti sulla breve e tanto meno sulla lunga distanza?Oltre al fatto che a quanto le stesse strutture sanitarie ammettono, non protegge dal contagiarsi e dal contagiare? Perché allora lo fanno?”
“Sì, certo – mi ha risposto nostro figlio, anche lui deciso fautore della libertà terapeutica – ho inviato loro tutti gli elementi per decidere, ma la risposta è stata ‘Sì, sì, abbiamo letto, ma vogliamo finirla con questa storia, vogliamo tornare alla normalità, viaggiare, andare in discoteca, volare etc. E poi…lo fanno tutti perché è giusto farlo sopratutto per gli altri, per la collettività”.
“Quindi – ho ribattuto – mettono a rischio la propria salute o addirittura la propria vita assoggettandosi ad una terapia genica le cui conseguenze non sono note a nessuno solo per ‘tornare alla normalità’?”
“Esatto, leggono, guardano i video ma poi, alla fine, è più forte, da una parte, il mantra della nuova religione tampone-mascherina-vaccino ripetuto fino alla nausea dai media e, dall’altra, il timore della disapprovazione sociale…”
Così fan tutti…
“Caso dopo caso, vediamo che il conformismo è la strada più facile, quella che porta al privilegio e al prestigio; la dissidenza ha un costo personale.”
Noam Chomsky
A distanza di cinquant’anni – tanti ne sono trascorsi dal ’68 e dintorni – assistiamo dunque ad un rovesciamento completo della condizione giovanile, che passa dall’anticonformismo a tutti i costi al conformismo acritico.
Trovo pertanto fondamentale cercare anzitutto di analizzare questa “fenomenologia del conformismo” che sembra caratterizzare il comportamento generale, con particolare attenzione a quello giovanile.
Fenomenologia del conformismo…
…del conformismo o della manipolazione?
Quello che sconcerta dopo oltre un anno di dichiarata pandemia è non solo la confusione che regna tra coloro che l’hanno gestita e manovrata, ma sopratutto tra coloro che la subiscono.
Se da una parte si sono fatte delle straordinarie giravolte – teoria della fuga del virus dal laboratorio di Wuhan all’inizio considerata una fake news (e puntualmente censurata da YouTube, Facebook, Twitter etc) ed oggi non solo sdoganata ma considerata probabile; le mascherine dichiarate efficaci senza prove scientifiche e oggi messe in dubbio; senza parlare dei rimedi come idrossiclorochina e ivermectina dichiarati non solo inutili ma addirittura pericolosi o della vitamina D, considerata inutile anche se è arcinoto che sia in grado di influenzare il sistema immunitario.
Il vergognoso studio falsato sull’idrossiclorochina ritirato dalla rivista The Lancet dopo la lettera di 120 ricercatori di tutto il mondo, che metteva in discussione la validità dello studio.
Il colmo è stato raggiunto, come tutti ricorderanno, con lo studio fasullo di The Lancet sull’idrossiclorochina, ritirato subito dopo per evidente falsità ma di fatto usato per continuare (in particolare in Italia) ad impedire di utilizzare un rimedio economico ed efficace contro il Covid-19.
Infatti, mentre le organizzazioni sanitarie sono pronte a correre qualsiasi rischio per quanto riguarda i vaccini sperimentali, applicano standard di sicurezza da manuale quando si tratta di farmaci non più coperti da brevetti – dunque non profittevoli – con decenni di uso sicuro.
Non parliamo poi del valtzer dei vaccini; efficaci/poco efficaci, sicuri/a rischio reazioni, solo over 60/no, anche over 40, utili per gli under12/no, inutili per i ragazzi.
O delle marche; meglio AstraZeneca, no, Pfizer è più sicuro, io cerco il Johnson & Johnson…un vero e proprio mercato del pesce…venghino siori e siore, qui tutto a prezzi stracciati…
Ma il confondere le acque, come ci dice Rudolf Steiner in queste righe, è funzionale all’obiettivo che il potere di turno vuole conseguire:
“Ogni volta che si vuole operare attraverso cose simili non si deve innescare una corrente sola, ma si deve farla incrociare sempre con un’altra, in modo che entrambe si influenzino a vicenda.
Infatti non si ottiene molto tirando semplicemente diritto in una sola direzione: talvolta occorre gettare una luce lateralmente sulla corrente con cui si opera, per confondere, per cancellare le tracce, e disperdere certe cose in un folto sottobosco.
Questo è molto importante.
Ne deriva che certe correnti occulte, che si prefiggono uno scopo, talvolta si pongano compiti del tutto opposti, con l’effetto di confondere tutte le tracce”.
Rudolf Steiner, Dornach, 9 Dicembre 1916
Rudolf Steiner
Possibile che ai convinti spettatori dei talk show televisivi dove, a giorni alterni, si nega quanto si è affermato il giorno prima, non sia sorto qualche ragionevole dubbio?
Ma, purtroppo per loro, i fatti non significano nulla; quello che conta è la narrazione che viene considerata veritiera.
Nonostante venga richiesto dai “guardiani della verità” con arroganza il fact checking a chi contesta la narrazione ufficiale, ai media mainstream è consentito affermare tutto e il contrario di tutto.
Senza possibilità di contraddittorio.
Se questa è una democrazia…
Ma il più prezioso alleato del totalitarismo che vediamo prendere piede ogni giorno di più è il popolo, ormai vittima di una dissonanza cognitiva generalizzata.
Quella cui assistiamo da oltre un anno e mezzo, è una Psyop, una operazione di guerra psicologica che ha prodotto milioni di persone terrorizzate e demoralizzate, manipolate in modo tale da pensare e reagire a determinate parole-chiave e input secondo modelli predefiniti.
La prova dell’efficacia del piano manipolatorio è data dal fatto che le persone – e molti di noi lo hanno verificato personalmente in questi mesi – non mettono in crisi la narrativa dominante, il pensiero unico, anche se vengono loro fornite informazioni fattuali e ragionamenti logici.
Potete loro dimostrare con i fatti che vi sono delle contraddizioni insormontabili nella narrazione ufficiale ma non serve a nulla.
Potete dimostrare che le foto della gente che moriva per le strade in Cina nel marzo 2020 erano false, ma non serve a nulla.
Potete dimostrare che i tassi di mortalità forniti dalle statistiche ufficiali sono stati manipolati, ma non serve a nulla.
Potete dimostrare che i test PCR sono stati usati in modo erroneo, tanto da non essere minimamente affidabili, ma non serve a nulla.
Potete metter loro sotto il naso tutti gli studi sull’inefficacia delle mascherine, ma non serve a nulla.
Potete smascherare le percentuali inventate dei contagiati e deceduti, ma non serve a nulla.
Potete dimostrare, dati alla mano, che le terapie intensive di questo o quell’ospedale erano semivuote mentre venivano indicate come strapiene, ma non serve a nulla.
Potete citare i tassi di sopravvivenza per le persone sotto i 70 anni, ma non serve a nulla.
Potete dimostrare con i numeri che le linee-guida della “tachipirina e vigile attesa” non solo sono scientificamente infondate ma hanno condannato a morte migliaia di persone che si sarebbero certamente salvate grazie alle cure domiciliari, ma non serve a nulla.
Potete metter loro sotto gli occhi i numeri crescenti delle reazioni avverse ai vaccini, ma non serve a nulla.
Potete facilmente evidenziare i rischi e l’inutilità di vaccinare i bambini, ma non serve a nulla.
Loro continueranno a credere nella narrazione ufficiale.
“Il quadro del mondo che si presenta alla gente non corrisponde nemmeno minimamente alla realtà, perché la verità di ogni cosa rimane sotterrata sotto un ammasso di bugie.”
Noam Chomsky
Queste persone hanno abdicato alla loro razionalità, e sono state afferrate da un movimento totalitario, che è diventato la loro “realtà” percettiva e sociale, dalla cui difesa dipende la loro “sanità”, quindi i fatti non significano assolutamente nulla per loro.
Sappiamo bene, d’altra parte, grazie agli studi sul comportamento, quanto i nostri preconcetti, provenienti da precedenti condizionamenti, interferiscano con la nostra capacità di percepire chiaramente e correttamente.
Eppure la narrazione è talmente controversa e contraddittoria che riesce difficile pensare che persino le persone più a digiuno di conoscenze medico-scientifiche possano considerarla attendibile.
A quanto pare così non è, se si pensa che la stragrande maggioranza della popolazione mondiale si mette pazientemente in fila per farsi somministrare dosi di vaccini sperimentali di cui nessuno conosce gli effetti e dei cui eventuali danni nessuno si prende la responsabilità.
Né le case farmaceutiche, né i sanitari che li inoculano, né lo Stato che li impone.
Persino oggi che in Italia è stato (momentaneamente) abolito l’uso delle mascherine all’aperto si può notare come una buona metà della popolazione ancora le indossi per strada.
L’effetto gregge, insomma, il “così fan tutti”…
Ora la domanda che mi pare più importante per capire la situazione presente è: perché?
Perché la stragrande maggioranza della popolazione mondiale ha di fatto abdicato al pensiero critico?
Perché anche le fasce tradizionalmente più colte e sensibili della società si sono piegate al “Così fan tutti” seguendo l’onda delle comunicazioni, prescrizioni, divieti e imposizioni contraddittori e in gran parte arbitrari?
Bisogna anzitutto notare come il grande alleato, il vero “Big Brother” di questo film distopico in cui siamo stati sbalzati è Big Tech.
Senza il supporto dei social media – oltre naturalmente dei media mainstream sui quali non avevamo dubbi – il gioco di terrorizzare e manipolare l’intero pianeta non sarebbe stato possibile.
Nel giro di pochi mesi, sono stati chiusi migliaia di canali YouTube e censurati milioni di post su Facebook. L’account Twitter dell’ex presidente degli Stati Uniti è stato bloccato e cancellato; Greenmed.info, un sito di ricerche sui rimedi naturali, ha avuto entrambi i suoi account Facebook e Instagram cancellati, perdendo oltre mezzo milione di abbonati. Stesso destino è capitato al nostro Byoblu cui, con pretesti risibili, è stato cancellato l’account YouTube.
LinkedIn ha a sua volta cancellato l’account del Dr. Robert Malone che ha osato mettere in discussione la sicurezza dei vaccini mRNA, nonostante sia stato uno dei loro creatori.
Il social network Parler è stato rimosso da internet e così anche il sito web di America’s Frontline Doctors che ha trattato di cure non approvate contro il COVID-19.
Per non parlare di Wikipedia che diffama metodicamente ogni voce dissenziente.
E nelle ultime settimane Facebook ha addirittura iniziato a inviare agli utenti messaggi minatori relativi a “contenuti estremisti”.
La demonizzazione del pensiero critico prosegue a passi da gigante…
I contenuti che vanno contro l’agenda mainstream vengono censurati o cancellati del tutto.
Questo lo sappiamo.
Ma che dire dei contenuti che vanno sì contro gli interessi dell’agenda ma non sono abbastanza pericolosi da essere rimossi?
A questi ci pensa Google.
Cosa fa Google, il più grande motore di ricerca del mondo, che elabora oltre 40.000 richieste al secondo, riguardo a tali contenuti?
Ricordiamo che Google non è solo un motore di ricerca; sviluppa e mantiene una rete di applicazioni che lavorano per raccogliere, analizzare e sfruttare i dati di tutti coloro che vi fanno delle ricerche.
Utilizzando tali dati – e qui entra in gioco la censura più sottile – Google decide quali informazioni si debbano vedere e quali no.
Nel 2019, il motore di ricerca ha aggiornato il suo algoritmo, in modo da bandire di fatto i siti web sulla salute non collegati a Big Pharma, come ad esempio GreenMedInfo, SelfHacked, e Mercola.com.
Alcuni di questi siti hanno perso oltre il 90% del loro traffico, da un giorno all’altro.
D’altra parte, i legami di Google con Big Pharma e con le biotecnologie sono ben noti e non è questa la sede per approfondirli.
Come si può vedere la pressione dei portavoce del totalitarismo che ha preso saldamente il potere è sempre più pervasiva.
Evidentemente, dopo aver preparato lungamente l’operazione Covid-19 questa è la fase decisiva per il potere globalista.
L’obiettivo è quello di cancellare la vecchia “realtà” per sostituirla con una nuova, la “nuova normalità”.
Naturalmente ciò non può essere realizzato né con la ragione né con i fatti, ma con la paura e la repressione. È necessario terrorizzare la maggior parte della popolazione e condurla – gradualmente ma fermamente – ad una condizione isterica di massa manipolata, in modo da utilizzarla come arma letale contro coloro che non vogliono piegarsi alla “nuova normalità”.
Anche riguardo questo c’è chi – oltre un secolo fa – ha anticipato quanto sarebbe accaduto per mettere in guardia l’umanità sulla deriva che la civiltà avrebbe potuto subire:
“Forse non possiamo, già nella nostra epoca, fare qualcosa per contrastare la direzione decisamente materialista del clima materialista e non libero del nostro tempo.
Dobbiamo tuttavia quantomeno imparare a sentirlo come una coercizione.
È così che si deve iniziare.
Non dobbiamo abbandonarci anche noi alle illusioni.
Infatti, se il mondo continua a procedere come sta facendo, nella direzione di questi impulsi materialistici, allora giungeremo senza accorgercene al punto in cui non solo sarà vietato fare alcunché per la salute umana a coloro che non sono autorizzati, ma in cui verrà proibito esprimere opinioni su qualsiasi cosa riguardi la scienza a chiunque non abbia fatto una specie di voto di non affermare nulla che non sia consentito dall’ordine mondiale materialista.
Oggi ci si limita a vietare molte cose di cui gli uomini non percepiscono la costrizione del divieto.
Ma stiamo andando incontro a tempi in cui, così come sarà proibita, per esempio, ogni cura non autorizzata per la salute delle persone, sarà altresì proibita ogni opinione che non provenga da una istituzione garantita ed approvata dai poteri evoluti in senso materialista.
Se non si comprenderà l’intero corso di questi eventi si navigherà a vele spiegate verso la futura “libertà”, che consisterà nel fatto che saranno emanate leggi che proibiranno di insegnare alcunché se non all’interno di un ambito autorizzato; leggi che proibiranno tutto ciò che può anche lontanamente ricordare qualcosa di simile, per esempio, a ciò che stiamo facendo qui.
Oggi non si prendono in considerazione tali cose perché non si guarda a quella che è la tendenza dell’evoluzione.
Certamente – questo deve essere sottolineato sempre di nuovo – non saremo in grado di fare molto nella nostra epoca.
Ma le cose devono iniziare con i pensieri, devono iniziare con la consapevolezza di tutto questo, e dobbiamo iniziare da quello che possiamo fare.
Rudolf Steiner, Dornach 7 Gennaio 1916
Il “divide et impera” 2.0
Non solo “così fan tutti” ma anche “così la pensan tutti” e chi non la pensa allo stesso modo diventa il nemico da annientare.
Chi non si piega alla “nuova normalità” viene emarginato, ostracizzato, ed in futuro verosimilmente segregato e privato dei diritti civili.
“L’uniformità nutre il conformismo, e l’altra faccia del conformismo è l’intolleranza”.
Zygmund Bauman
Osserviamo la creazione di una frattura all’interno dell’umanità.
Non solo nella sfera pubblica, ma anche in quella personale; frattura promossa non solo dai governi, dai media e dai rappresentanti della scienza, ma coinvolgente colleghi, amici e familiari.
Una frattura che è decisa, voluta e favorita da chi vuole dividere per meglio dominare.
Tutto quello che è avvenuto in questi mesi lo attesta al di là di ogni ragionevole dubbio.
La paura, l’incertezza, la contraddittorietà delle indicazioni, il susseguirsi di ordini contrastanti, l’assenza (intenzionale) di senso logico delle indicazioni e degli obblighi, la manipolazione mediatica, hanno l’obiettivo di rendere i deboli sempre più deboli e privi di riferimenti per poi scagliarli contro coloro che dei riferimenti si sono faticosamente conquistati.
Ma come è stato possibile questa manipolazione globale in particolare in un Paese come l’Italia che ha sempre brillato per creatività ed indipendenza?
“Vedete, nel mondo ci sono mezzi con cui si possono generare suggestioni di massa.
Quando si vogliono creare suggestioni su larga scala bisogna immettere nel mondo qualcosa di sensazionalistico.
Alla stessa maniera in cui si può suggestionare una singola persona (…) si possono condizionare interi gruppi, basta impiegare i mezzi adatti, e soprattutto conoscere quello che lega concretamente le persone di questi gruppi le une alle altre.
Esiste un modo con cui si può pilotare la forza che risiede in un singolo uomo verso una precisa direzione.
Questi può essere convinto del proprio profondo amore per la pace, ma compie le sue azioni sotto effetto della suggestione.
Egli è tutt’altro da quello che fa.Si può fare la stessa cosa anche con i sentimenti d’interi gruppi, se si hanno le conoscenze adatte. Bisogna solo scegliere i mezzi appropriati. Serve solo spingere in una determinata direzione, attraverso una specie d’impostura in grande stile, una forza che è sì vitale, ma non ha una particolare direzione (…).
Una tale suggestione collettiva esiste, essa ha agito, agisce e agirà in modo estremamente efficace”.
Rudolf Steiner, Dornach, 9 Dicembre 1916
Questa suggestione collettiva ha avuto un successo impressionante ed ha colpito in modo trasversale.
Le vittime – come molti di noi hanno avuto modo di sperimentare sulla propria pelle – non appartengono ad una classe né culturalmente, né politicamente, né socialmente omogenea.
È la classe trasversale di chi ha abdicato al pensiero critico, sia egli giovane o maturo, colto o ignorante, benestante o povero.
Tuttavia, nonostante la stragrande maggioranza della popolazione sia stata efficacemente manipolata vi sono degli individui refrattari a tale operazione psicologica: le persone dotate di maggiore spirito critico, le non-allineate, quelle ai margini del riconoscimento sociale.
Pertanto mi sembra corretto ritenere che la gran parte di coloro sui quali la manipolazione ha avuto effetti limitati sono coloro che non hanno bisogno di riconoscersi in un gruppo sociale: le persone meno istruite, i lavoratori autonomi, i non-allineati.
Forse in quanto tali categorie sono meno sensibili alle minacce di espulsione dal gruppo di appartenenza se hanno un pensiero non allineato, dato che non si identificano in un gruppo sociale.
Importante cercare di individuare le modalità – sicuramente molteplici – con cui gli “eretici” sono riusciti a sottrarsi al Pifferaio di Hamelin del Pensiero Unico.
In estrema sintesi dividerei gli “immuni da condizionamento” in cinque categorie:
-
- persone semplici ma dotate di saggezza naturale, tipo l’anziana signora che a proposito del terrorismo mediatico è sbottata: “ma chi vogliono prendere in giro con queste notizie drammatiche ogni giorno? Io ho vissuto la guerra, con i bombardamenti e i rastrellamenti; allora sì c’era da aver paura, non oggi di un’influenza”;
- chi per scelta non segue i media, magari non ha proprio la televisione e quindi ha potuto sottrarsi alla pressione emotiva condizionante della martellante narrazione pandemica;
- coloro che – forse già avvezzi al dubbio sistematico nei confronti della veridicità dei mezzi di informazione – a partire dalle prime incongruenze del circo mediatico hanno iniziato a farsi delle domande, cercando di approfondire la questione, attingendo a tutte le fonti accessibili;
- chi, essendo un professionista del settore scientifico, ed in particolare virologico, ha capito che le incongruenze della narrazione scientifica non erano ascrivibili a incompetenza ma a falsificazioni consapevoli;
- coloro che, avendo familiarità con la spiritualità, hanno colto sin da subito che in tutta la vicenda vi erano delle forti dissonanze che ne inficiavano la coerenza narrativa.
In queste righe Rudolf Steiner parla dell’atteggiamento da tenere nei confronti delle tragedie della nostra epoca, che in quei giorni riguardavano la Grande Guerra, ma penso che si adattino perfettamente anche alla tragedia che stiamo vivendo oggi:
“Sono convinto che uno dei motivi principali per cui una tragedia come quella che accade oggi può abbattersi sul mondo, sta nel chiudere gli occhi davanti a queste realtà e nel parlare di quello che accade su basi del tutto inadeguate.
Infatti anche di fronte ad eventi così grandi ognuno dovrebbe iniziare dalla conoscenza di sé.
E un frammento di conoscenza di sé è anche sapere che, nel momento in cui si dice: ‘Cose simili non ci riguardano, vogliamo solo sentir parlare di fenomeni occulti’, in questo momento si rafforzano, anche se in piccolo, quelle forze che, articolandosi in tutte le loro diramazioni e assommandosi, portano a catastrofi come quella che viviamo oggi.
‘Occulto’, miei cari amici, non è solo ciò che riguarda i mondi superiori – inizialmente questi sono certo nascosti, occulti per tutti gli uomini. Ma per molti uomini è nascosto anche quello che avviene nel mondo fisico!
E vogliamo augurarci che molto di ciò che è nascosto qui da noi diventi visibile!
Che così tanti fatti rimangano nascosti a così tanta gente, costituisce una delle fonti della miseria in cui viviamo”.
Rudolf Steiner, Dornach 16 Dicembre 1916
Come Rudolf Steiner prima di lui, anche Giulietto Chiesa fu profetico quando affermò che i poteri occulti, transnazionali, avrebbero fatto qualunque cosa per vincere, anche a costo di distruggere l’intera umanità.
Quello che sta accadendo ne è la dimostrazione; per questo parlò della necessità di accendere tanti piccoli fuochi di resistenza.
Viviamo oggi un tempo apocalittico che ci mette di fronte a noi stessi ed al nostro coraggio. Apocalisse vuol dire rivelazione ed il compito fondamentale della nostra comunità è dunque fornire gli strumenti per il disvelamento della realtà e per dare un contributo ad una nuova Rinascita sociale, culturale, politica ma soprattutto, spirituale.
Il nostro Great Reset.
Questa guerra può essere vinta soltanto se passa il messaggio che “mai, in nessun momento è esistita né mai esisterà la possibilità di una nostra sconfitta”.
Sviluppi futuri
Ma dobbiamo, d’altra parte, non illuderci su quali saranno ragionevolmente i prossimi sviluppi.
Dato che la reazione di un gran numero di persone contro la dittatura sanitaria che stiamo vivendo non ha se non leggermente rallentato il processo messo in atto sin dall’inizio di questi eventi, dobbiamo considerare che intere società non si lasciano trasformare in sistemi pseudo-totalitari senza reagire con disordini, caos e ribellioni violente.
Anche se il processo di “formattazione” della gente ha avuto effetti a dir poco straordinari, arriva il momento in cui è necessario spingere alla rivolta le persone che non si piegano alla nuova“realtà”, in modo da poterle reprimere e trasformarle ufficialmente in nemici pubblici.
Quello che sta succedendo attualmente.
E allora cosa fanno coloro che si imbattono in chi non riconosce la “nuova normalità”?
Semplice, come nel film Minority Report, denunciano i “crimini di pensiero” dei ribelli alle Corporation di Big Tech o alle forze dell’ordine dei governi “democratici” nella speranza di distruggere o danneggiare le loro vite, o, come minimo, di farle censurare, o altrimenti cancellare dalla vista pubblica.
Come affermava profeticamente Rudolf Steiner nel lontano 1916:
“Non sarà trascorso molto tempo da che sul calendario sarà passato l’anno 2000, che si manifesterà – a partire dall’America – un divieto, non diretto, ma comunque un divieto di ogni tipo di pensare, una legge che avrà lo scopo di soffocare ogni pensiero individuale.
Da un lato, si è cominciato con quello che fa oggi la medicina puramente materialista, dove l’anima non può più funzionare, dove l’uomo è trattato come una macchina solo sulla base di sperimentazioni esteriori”.Rudolf Steiner, Berlino 4 Aprile 1916
Forse non credevamo che certe anticipazioni si sarebbero avverate.
Così presto e così precisamente.
Eppure le previsioni di Steiner sulla futura seconda guerra mondiale, della mucca pazza, del declino dell’Occidente, della tecnocrazia, avrebbero dovuto convincerci dell’imminenza di questi eventi.
Ora però, visto che chi ancora mantiene l’uso del pensiero critico è probabilmente il 20/25% della popolazione totale diventa difficile per l’agenda eliminare totalmente il dissenso.
Si cerca allora di etichettare i ribelli con definizioni di “complottisti antisociali”, “negazionisti”, “disinformatori no-vax“, “estremisti potenzialmente violenti”, e altre che verranno, in modo da poterli dipingere come mostri squilibrati emarginati dalla società per loro responsabilità.
Anche qui ci viene in aiuto Steiner quando parla dell’uso del linguaggio:
“Quando si vuole ottenere un determinato risultato nel mondo, risultato che deve rappresentare l’opposto della regolare direzione dell’evoluzione dell’umanità, ebbene, allora gli si dà, per così dire, un nome che significa il contrario”.
L’umanità deve imparare a non credere ciecamente ai nomi”.
Rudolf Steiner, Stoccarda 21 Settembre 1920
È la neo-lingua, babe
Il processo di alterazione del linguaggio è ormai ben consolidato – basti pensare a espressioni come “guerra umanitaria”, “missioni di pace”, “democrazia”, “antifascismo” “salute pubblica” il cui reale senso è l’esatto contrario – e proseguirà sempre più sfacciatamente, fatto che non potrà non condurre al fronteggiarsi a livello sociale di chi non ha esitazione alcuna a pensare pensieri di terzi e chi si ostina a voler pensare pensieri propri.
Ma questi ultimi non si adegueranno facilmente; potranno segregarli, vietar loro di viaggiare, non dare spazio sui media alle loro proteste, censurarli, eliminare i loro account sui social o i conti bancari ma, dovendo mantenere esteriormente un simulacro di “democrazia”, non potranno farli sparire con la forza.
“Non si può più controllare la gente con la forza e, quindi, per non farle comprendere che sta vivendo in una condizione di alienazione, oppressione, subordinamento, è necessario modificare la sua coscienza.”
Noam Chomsky
Pertanto la verosimile strategia dei “Padroni del mondo” è quella di spingere alla disperazione i resistenti, incalzandoli fino a far loro perdere la testa.
Quando ciò accadrà, inizieranno le rivolte di piazza.
Già stanno iniziando, in questi giorni, in Francia e Grecia.
E questo è precisamente l’obiettivo dell’Agenda.
Così potranno confermare il passaggio da “no-vax”, che mette a repentaglio la salute pubblica a “estremista violento”, che minaccia la vita dei cittadini perbene.
“Ve l’avevamo detto, ricordate che chi non si vaccina è un pericolo per tutti? Ora lo potete vedere con i vostri occhi!”
Storia vecchia, ma evergreen.
Il potere ha disperatamente bisogno di trasformare in “estremisti”, “terroristi”, “squilibrati”, coloro che deve silenziare prima che possano “incoraggiare” altri con la loro “disinformazione”.
Si sta cercando insomma di realizzare una nuova apartheid, non più di bianchi contro neri, ma di vaccinati contro non vaccinati; il razzismo che si vuole far uscire dalla porta rientra dalla finestra.
Sfortunatamente, stanno probabilmente per raggiungere il loro obiettivo.
Allora come si possono difendere coloro che ancora credono alla capacità di utilizzare il pensiero critico?
Perché qui non è questione di vaccino-sì/vaccino-no, ma di pensiero-sì/pensiero-no.
Chi sceglie di vaccinarsi perché vi è costretto o perché si è informato e ritiene comunque che i benefici siano superiori ai rischi, deve essere rispettato e non dileggiato ma lo stesso dovrebbe valere per chi decida consapevolmente di non vaccinarsi.
In ogni caso non possiamo illuderci che i “Padroni del mondo” abbandonino l’impresa, anzi, a mio avviso, incrementeranno la pressione, velocizzeranno le loro strategie, finché la gente non inizierà a andare fuori di testa dando origine a disordini sociali.
Se si giungesse a quel punto, potrebbero aver vinto loro.
Noi saremo gli “estremisti” da cui hanno messo in guardia la popolazione; potranno fare di noi quello che vogliono, con l’approvazione o l’ignavia dei nostri ex-amici.
Ma noi siamo tanti e sempre più motivati; non siamo nella Germania nazista, né nell’Unione Sovietica dei Gulag.
Potranno segregarci, vietarci di viaggiare, oscurare le nostre proteste, censurarci, silenziare le nostre opinioni, cancellare con un click i nostri conti bancari, ma non potranno farci sparire con la forza.
Dissonanza cognitiva e divisione dell’umanità
“Il male è stato veramente e pienamente banalizzato, e ciò che più conta, tra le conseguenze, è che noi siamo stati o saremo presto resi insensibili alla sua presenza e alle sue manifestazioni”.
Zygmund Bauman
Siamo di fronte dunque di fronte ad una dissonanza cognitiva che coinvolge la maggioranza dell’umanità.
Rudolf Steiner aveva avvertito che se l’umanità non si fosse rivolta ai valori spirituali, la civiltà sarebbe collassata già nella nostra epoca, e l’umanità sarebbe caduta nella barbarie.
In altri termini se il materialismo avesse prevalso, eventi che sarebbero dovuti accadere fra migliaia di anni, sarebbero accaduti nel nostro XXI secolo!
Oggi succede proprio questo.
“E se queste cose esteriori, lo sviluppo esteriore della cultura, dovessero andare avanti e continuare, e se nell’evoluzione non ci fosse un forte elemento spirituale interiore, allora accadrebbe effettivamente che le persone diventerebbero tutte dei sognatori sconclusionati.
Questo è inteso abbastanza seriamente, una cosa del genere è possibile per l’umanità.
E questo allora può essere contrastato solo impegnandosi davvero ad avvicinarsi coraggiosamente e audacemente al mondo spirituale nel modo in cui la scienza dello spirito vuole e può fare.
Oggi è ancora possibile che noi, come umanità, possiamo darci da fare in modo da diventare interiormente attivi.
Ma tutti coloro che se ne rendono conto devono lavorare seriamente e con tutti i mezzi possibili.
Rudolf Steiner, Stoccarda, 11 Luglio 1923
La tendenza a non pensare è del tutto evidente al tempo nostro; a parte la manipolazione esterna di cui si è parlato, la generale dipendenza dalla realtà virtuale conduce nella maggior parte dei casi all’abdicazione alle proprie autonome capacità di giudizio.
“L’uomo a poco a poco non vuole più pensare perché questo comincia a diventare sgradevole.
Pensare diventa sgradevole.
L’uomo preferisce molto di più sognare che pensare”Rudolf Steiner, Stoccarda, 11 luglio 1923
Viviamo in una società egoista e dipendente dal computer, e non in una civiltà rivolta ad alti ideali morali.
È sufficiente guardare alla politica mondiale, all’ipocrisia, all’avidità, all’egoismo e alla brutalità sanguinaria, per vedere la barbarie in azione.
Due correnti umane
Rudolf Steiner nelle sue descrizioni del futuro raramente parlava dell’umanità come di un insieme. Egli parlava della parte dell’umanità che si sarebbe rivolta allo spirito.
Numericamente questa può essere una piccolissima parte dell’umanità, un pugno di uomini, non è questione di numeri ma di qualità.
Forse ci troviamo, da una parte, ai primi scricchiolii che preludono al crollo dell’impero neo-liberista globale e, dall’altro, alle prime avvisaglie della separazione di due correnti umane; una rivolta ai valori spirituali e l’altra esclusivamente a quelli materiali.
Potremmo aggiungere: una in grado di utilizzare un pensiero critico e l’altra prona all’assorbimento di pensieri imposti.
Il futuro della civiltà avrà o non avrà successo, a seconda di quanto realizzeranno i primi, pur essendo un pugno di uomini.
Rudolf Steiner previde questa eventualità con estrema chiarezza.
Chi segue il cammino verso la spiritualità, deve fare ad un certo punto delle scelte diverse da quelle della massa.
Ma oggi milioni di giovani stanno scegliendo in modo sbagliato, cercano la fuga in mondi virtuali.
Scelgono un nuovo io, un avatar che appare sullo schermo del computer e passano la maggior parte del loro tempo in una sfera di coscienza volta ad una identità diversa, in un mondo finto centrato sul computer.
L’io dell’uomo si immerge nell’io della controfigura presente sul computer.
Il passo successivo per unire la mente e la macchina è evidente: una connessione diretta fra cervello e computer.
Un argomento collegato a questo, è quello delle nano-tecnologie, dove si costruiscono apparecchiature meccaniche ed elettroniche così piccole che in certi casi non si vedono a occhio nudo.
Si è scritto molto su strumenti medici così miniaturizzati da poter essere inseriti in vena e percorrere il flusso sanguigno come un piccolo sommergibile, ad esempio per disostruire una vena.
Dei microprocessori potranno essere iniettati perché raggiungano il cervello e si auto-installino.
Anche il problema di collegare i chip ai neuroni è già stato risolto.
Ma forse anche questo è già passato, forse basteranno dei campi di forza controllati da lontano, una specie di risonanza magnetica, senza supporti materiali.
È evidente che tali tecniche si propongono il controllo di ampi settori dell’umanità senza che essi lo sappiano.
Per coloro che vorranno restare indenni da queste intromissioni, saranno necessarie speciali tecniche occulte per proteggere la propria mente da tali intrusioni.
“Ciò che dovrebbe accadere se soltanto i vecchi impulsi continuassero a funzionare, sarebbe una sopraffazione forse ancora non sognata, non solo in senso esteriore, ma un intorpidimento del dominio, un superamento della tecnologia meramente esteriore e un deperimento, perché ogni interesse religioso, scientifico, filosofico, artistico e anche, in un senso più alto, etico verrebbe rimosso dall’anima umana.
Le persone diventerebbero una specie di automi viventi se non arrivassero nuovi impulsi spirituali.Rudolf Steiner, Helsingfors, 11 Aprile 1912
Crescendo sempre di più il desiderio di milioni di persone di fuggire in un mondo immaginario, ed essendo sempre più sofisticati i computer nel fornire livelli di realismo impensabili oggi, è ragionevole ritenere che una gran parte dell’umanità sceglierà di passare la sua vita in quel mondo virtuale.
Saranno collegati al World Wide Web via radio (Wi-Fi) fra i chips nel cervello e internet, oppure con campi di forza, e ci saranno sistemi di supporto vitali tali da permettere loro di non smettere mai, né per il cibo né per altre necessità.
“Io credo che ci stiamo avvicinando al momento cruciale: l’uomo deve decidere se è solo macchina o molto di più di una macchina.
Altrimenti il rischio è quello di ritrovarsi un’umanità schiavizzata dalle macchine controllate dai potenti.
Dobbiamo finalmente scoprire la nostra dimensione spirituale e imparare a usare le macchine per il bene comune“.Federico Faggin
Federico Faggin
Per quel numero di umani che sacrificheranno le loro forze dell’anima, non ci saranno solo più degli scenari di gioco come quelli di oggi, ma situazioni programmate in tempo reale da un super computer che adatterà costantemente le scene alle risposte emotive del giocatore.
Ognuno di loro vivrà nel suo mondo personale.
Sarà l’ultima suddivisione dell’umanità.
Che fare dunque?
Prima di tutto conoscere lo scenario che ci si dispiega davanti.
Senza conoscere il nemico siamo sconfitti in partenza; leggere, informarci, discutere, approfondire il momento che stiamo vivendo da ogni punto di vista.
Poi renderci conto che, se siamo – e lo siamo – corresponsabili di questa congiuntura, dobbiamo in primo luogo lavorare su noi stessi.
“Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”
Gandhi
Sul piano pratico accendere tanti piccoli fuochi come diceva Giulietto Chiesa; diffondere i nostri pensieri e sostenere le nostre opinioni con serenità e coraggio senza cadere nelle trappole della reciproca aggressione.
Loro sono più numerosi e più sostenuti dal sistema di noi e non serve fare muro contro muro; più utile instillare qualche dubbio.
Se possibile associarci ad una campagna di disobbedienza civile non violenta e dedicare una parte del nostro tempo a dare testimonianza.
Allontanarci gradualmente dal globale per tornare al locale, alla coltivazione della terra, ai prodotti sani, alle piccole comunità culturali e spirituali dove ritrovare quelle energie di cui ci vogliono defraudare mediante maschere/bavaglio, distanziamento sociale, limitazione di movimento.
Boicottare quanto più possibile i prodotti industriali, i servizi di Big Tech, tornare ad un commercio quanto più possibile di scambio, di baratto, ma sopratutto alimentare dentro di noi la consapevolezza del significato di quanto stiamo vivendo.
“Viviamo nella cosiddetta quinta età post-atlantica, che è iniziata nel XV secolo e che si estenderà fino all’inizio del IV millennio, fino alla fine del III millennio.
In quest’epoca, l’umanità arriverà allo sviluppo della cosiddetta anima cosciente.
Così tutte le vicende di quest’epoca punteranno alla fine alla meta che può essere chiamata la formazione dell’anima cosciente.
Eventi dolorosi e gioiosi, eventi di prova per l’umanità ed eventi che possiamo anche chiamare doni divini per la beatitudine dell’umanità, tutto ciò che è pieno di luci e ombre servirà in quest’epoca per illuminare sempre di più l’uomo su se stesso e sulla sua connessione con il mondo.
Collocarsi coscientemente nel mondo e raggiungere così ciò che nelle epoche precedenti e fino ad oggi è stato tanto fantasticato, ma che non è mai stato adeguatamente riconosciuto, raggiungere prima quello, raggiungere attraverso l’autoeducazione, ciò che si può chiamare la personalità umana libera, la vera gestione della volontà basata sull’autoeducazione: questo sarà, avvicinandosi, il compito dell’umanità in questa epoca.
Rudolf Steiner, Dornach, 12 Ottobre 1918
In accordo con queste indicazioni e come ho avuto modo di sottolineare in un altro articolo, se il compito del nostro tempo – di noi tutti quindi – è quello di sviluppare la consapevolezza, “collocarci coscientemente nel mondo” allora quello che stiamo vivendo in questa epoca di cambio di paradigma globale fa parte integrante di questo compito.
Vale a dire che non possiamo sentirlo estraneo ma considerarlo una prova fondamentale per l’evoluzione personale e generale di tutta l’umanità.
Forse proprio dal riuscire a realizzare questo compito dipenderà il progresso o il declino dell’umanità futura.
FONTE: https://liberopensare.com/cosi-fan-tutti/
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