Grandi italiani: Giordano Cavestro (Mirko)
Cari compagni,
ora tocca a noi.
Andiamo a raggiungere gli altri tre glorosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia.
Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella.
Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile.
Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care.
La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio.
Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà
Lettera di Giordano Cavestro, nato a Parma, studente di scuola media, diciotto anni, fucilato il 4 maggio 1944 in rappresaglia all'uccisione di quattro militi
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