La terza guerra mondiale non è imminente e gli Stati Uniti vogliono concludere il conflitto da vincitori
da ELIJAH MAGNIER BLOG
Indubbiamente il conflitto in Ucraina tra la Russia e l’Occidente non assomiglia a una guerra mondiale, ma non è troppo lontana da questa definizione. La prima e la seconda guerra mondiale sono iniziate in Europa con la partecipazione di molti paesi. Oggi l’America e decine di paesi europei sono coinvolti in molti modi nella guerra in corso in ucraina. L’Occidente invia aerei e armi mortali, unità speciali (Gran Bretagna), fornendo un supporto illimitato di intelligence e combattendo attraverso l’esercito ucraino. Tutte le parti coinvolte stanno camminando sull’orlo dell’abisso al punto che il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov e il ministro della difesa britannico Ben Wallace hanno avvertito del pericolo della terza guerra mondiale e del potenziale uso di armi nucleari. Tuttavia il prezzo più alto da pagare ricadrà’ sull’Ucraina in primo luogo e sull’Europa subito dopo.
E’ in corso un’escalation di messaggi pericolosi e bellicosi su una potenziale terza guerra mondiale o sull’uso di armi nucleari, senza che ciò influisca sulla continua fornitura di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti e dell’Occidente (principalmente il Regno Unito). I sistemi anticarro britannici a guida laser Nlaws, Javelins e AT-4 si stanno riversando in Ucraina da quando si sono dimostrati efficienti nell’infliggere pesanti perdite all’avanzata delle truppe corazzate russe nelle prime settimane di guerra. L’Ucraina ha anche ricevuto missili infrarossi Stinger terra-aria degli Stati Uniti e MANPAD britannici che hanno abbattuto jet ed elicotteri russi. La Russia ha inviato una lettera formale agli Stati Uniti avvertendo che le spedizioni di armi letali all’Ucraina potrebbero portare a “conseguenze imprevedibili“.
Tuttavia, il presidente russo Vladimir Putin si è dimostrato in grado di accettare perdite pesanti e ha modificato il suo piano iniziale con obiettivi più raggiungibili per controllare il Donbass e il sud dell’Ucraina. Se la Russia riesce a raggiungere i suoi obiettivi, l’Ucraina non avrà più un accesso esteso al Mare di Azov e al Mar Nero, e quando il Donbass cadrà, perderà un terzo del suo territorio.
Pertanto, a meno che non ci sia un significativo intervento diretto della NATO, il rischio di una guerra nucleare è ancora fuori portata. L’Occidente è consapevole della capacità missilistica della Russia e del suo possesso del più grande arsenale di armi nucleari. Per questo l’Occidente sta camminando sul filo del rasoio con la Russia, studiando il potenziale delle forze russe in Ucraina, il tipo di armi utilizzate e fornendo all’esercito ucraino armi adeguate che rendono la vittoria russa molto costosa anche se inevitabile.
L’Occidente sta cercando di convincere indirettamente la Russia a fermare la guerra in modo che l’Ucraina possa rivendicare la vittoria dopo il fallimento della prima fase dell’attacco russo e possa battere la Russia nella propaganda e nei media mainstream. Le dure sanzioni economiche e finanziarie dell’Occidente non sono destinate a fermare la guerra né a cambiare il corso del conflitto, ma ad impoverire la Russia e l’Europa, che stanno entrambe soffrendo significativamente le conseguenze delle sanzioni, sapendo che il peggio deve ancora venire.
Mosca ha ripreso il controllo del teatro di guerra in Ucraina dopo il fallimento del piano iniziale di sottomettere Kiev con combattimenti leggeri e infliggendo le minori perdite possibili. Il Cremlino ha capito (in ritardo) che usare il prestigio russo era inefficiente e si è dovuto confrontare con un esercito ucraino pronto a combattere e dipendente dall’Occidente in ogni senso della parola (finanziariamente, economicamente, militarmente, per la sicurezza, l’intelligence e nell’accoglienza dei rifugiati). Molti soldati russi sono caduti prima che si capisse che l’Ucraina è un paese duramente ostile e che non avrebbe accolto l’esercito russo con fiori e un caloroso benvenuto. Tuttavia, Putin ha anche mostrato la sua determinazione a terminare il conflitto alle sue condizioni e non si fermerà finché i suoi obiettivi non saranno raggiunti, comprendendo che i risultati finali sono quello che conta di più.
La perdita del cacciatorpediniere Moskova non è un evento semplice ma è clamoroso. È senza dubbio il risultato di un’attenta cooperazione e di suggerimenti dell’intelligence occidentale, perché l’Ucraina non ha la creatività e la volontà di sfidare la Russia fino a questo livello di confronto. È anche certo che l’Ucraina non ha pensato attentamente alle conseguenze di questo atto simbolico e a quale sarebbe stata la reazione (dura) della Russia e la sua capacità di accettare le perdite. La distruzione del Moskova è stata compensata dalla caduta di Mariupol e da una mano pesante russa su tutti i fronti. La conseguente distruzione sistematica dell’economia, delle ferrovie e delle infrastrutture dell’Ucraina ha reso enormemente costoso per l’Ucraina e l’Occidente ricostruire il paese dopo la guerra.
Infatti, questa particolare mossa ha convinto la leadership militare russa, con l’approvazione della leadership politica, a considerare l’Ucraina come un paese nemico e a usare la mano pesante in ogni avanzata militare, indipendentemente dal legame sociale tra Russia e Ucraina. Il petrolio ucraino, i magazzini di stoccaggio e l’equipaggiamento militare occidentale fornito agli ucraini sono i migliori obiettivi della Russia. A differenza dell’Occidente, la Russia è molto meno colpita dalle perdite di uomini e attrezzature sul campo di battaglia. L’affermazione ufficiale degli Stati Uniti sulle difficoltà della Russia nel rimpiazzare le sue perdite di attrezzature militari è fuorviante; dopo tutto, la Russia è il secondo (dopo gli Stati Uniti) più grande produttore ed esportatore di armi nel mondo.
Inizialmente, approfittando dell’approccio morbido della Russia alla guerra, gli Stati Uniti hanno fatto del loro meglio per mantenere la Russia impegnata il più a lungo possibile e per mostrare la fragilità e l’incompetenza dell’esercito russo. Tuttavia, la visita del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in Turchia, Russia e Ucraina è un’indicazione dell’intenzione degli Stati Uniti di porre fine alla guerra in Ucraina mentre l’Occidente sta vincendo e le truppe russe non hanno ancora raggiunto molti dei loro obiettivi principali. Ora sta diventando più evidente che gli attacchi russi riducono l’efficacia dell’esercito ucraino, utilizzando meno uomini, e che continueranno a combattere per molto tempo, soprattutto considerando che la Russia sta preparando truppe fresche da immettere nel campo di battaglia. È a vantaggio dell’Occidente fermare la guerra il più presto possibile, prima che le città ucraine comincino a cadere una dopo l’altra. Generalmente il coinvolgimento delle Nazioni Unite in un conflitto viene attivato quando l’Occidente comincia a capire che c’è la possibilità che la marea si sposti contro i suoi interessi e obiettivi.
La determinazione del coinvolgimento dell’Occidente in Ucraina non ha niente a che vedere con la difesa della democrazia o con l’integrità di un paese sovrano. L’intento è quello di inviare altri messaggi con l’obiettivo più significativo di dissuadere la Russia dallo sfidare l’egemonia statunitense, il che è un messaggio rivolto a tutti coloro che sfidano la sua supremazia e idealmente vorrebbe creare una spaccatura tra Mosca e Pechino. Questo obiettivo degli Stati Uniti è fallito perché la Russia e la Cina sono sullo stesso percorso di opposizione al dominio unilaterale degli Stati Uniti.
Infatti, alle prime avvisaglie della guerra in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto visita al suo omologo cinese Xi Jinping che, durante tutta questa guerra, ha fatto ben poco per nascondere il suo sostegno alla Russia e ha accusato la NATO e gli Stati Uniti di averla provocata. La Russia ha valutato la reazione occidentale con sanzioni economiche ben prima del 24 febbraio e ha preparato il suo fronte interno. Non si aspettava che le sanzioni occidentali sarebbero state così severe. Pertanto, la decisione russa di affrontare gli Stati Uniti in Ucraina è irreversibile: è improbabile che le sanzioni statunitensi vengano revocate il giorno in cui la guerra finirà.
L’Ucraina pagherà un prezzo pesante e l’Europa la seguirà sicuramente, prima e dopo l’accettazione dell’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Questo passo non potrà avvenire prima che siano passati un paio d’anni, ma alla fine porterà all’impegno dei paesi ricchi (Francia, Germania e Italia in primis) a ricostruire ciò che è stato distrutto dalla guerra. Questo sovraccaricherà l’economia europea, che ha subito per anni le ripercussioni del COVID e un’inflazione massiccia, carenze di approvvigionamento e l’impennata dei prezzi del petrolio, dei trasporti e delle merci. L’Ucraina sta già chiedendo 7 miliardi di dollari al mese per pagare i salari e compensare le sue perdite economiche.
La Russia sta riconsiderando la sua economia per trasformarla in una “economia di resistenza” per dipendere meno dall’Occidente, anche se l’Europa è il principale contribuente finanziario della campagna militare russa. L’Europa continua a comprare il gas della Russia e non è in grado di abbandonarla. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che un improvviso embargo sulle importazioni di energia russa significherebbe che tutta l’Europa andrebbe in recessione. La Germania (e il resto dell’Europa, compresa l’Ucraina) importa il 55% del suo gas e il 34% del suo petrolio dalla Russia. Un’improvvisa assenza del petrolio e del gas russo dal mercato europeo creerebbe un aumento vertiginoso dei prezzi, facendo precipitare il continente nel caos sociale e nella povertà.
Non c’è dubbio che gli Stati Uniti non stanno solo combattendo una guerra contro la Russia in Ucraina con la fornitura di armi, ma stanno difendendo il loro controllo e la loro posizione a livello mondiale. Gli Stati Uniti sono ancora potenti, nonostante il loro fallimento nel raggiungere i loro obiettivi in tante guerre (Vietnam, Afghanistan, Iraq, Siria, Libano). Tuttavia, sono riusciti a espandere la NATO (Finlandia e Svezia si uniranno presto), a tenere l’Europa lontana dalla Russia (per ora), a vendere il suo costoso gas, a imporre pesanti sanzioni e a congelare le centinaia di miliardi della Russia nelle banche occidentali. Tuttavia, gli Stati Uniti sentono il calore sotto i piedi, essendo sfidati dalla Russia e da decine di paesi che hanno rifiutato di seguire gli Stati Uniti nelle loro misure contro Mosca.
Senza dubbio, è un percorso destinato a produrre travagli durissimi che si concluderà con la nascita di un nuovo mondo. Tuttavia, questa nascita richiederà molte battaglie – forse il confronto militare attraverso proxy in altre località – che potrebbero portare a un’ulteriore escalation. Mosca non esiterà a opporsi a qualsiasi ulteriore espansione della NATO. Inoltre, Mosca renderà lo stesso “favore” che gli Stati Uniti hanno reso in Ucraina e ci si aspetta che fornisca ai nemici degli Stati Uniti – e questi sono molti – le armi occidentali confiscate in Ucraina, soprattutto in Medio Oriente dove le forze statunitensi sono stanziate contro la volontà delle popolazioni locali.
Nessuno ha detto che l’America scenderà rapidamente dal suo trono. Tuttavia, l’effettiva portata del danno totale (la dimensione del pericolo) per il mondo intero che risulta da questa feroce battaglia sul suolo ucraino è inimmaginabile, e difficile da valutare con precisione.
Tradotto da – Andrea Bovenga
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