Stoccate: Tra Terra e Mare si rischia di ritrovarci sul bagnasciuga…
di IL NODO DI GORDIO (Redazione)
“E chi non beve con me peste lo colga”, con la o leggermente chiusa ma per sicurezza consigliamo di consultare il nostro Grande Marcigliano, così Amedeo Nazzari/Neri Chiaramantesi invitava a brindare Giannettaccio/Osvaldo Valenti nella Cena delle beffe. Un tormentone, si dice oggi, che ha attraversato il secondo dopoguerra. No, non è l’invito che facciamo ai nostri followers, poi l’abbozziamo, però chi non ha seguito le giornate del Nodo di Gordio sulla geopolitica, promosse con il patrocinio del CNR e la Comunità dell’Alta Valsugana-Bersntol, non sa quello che si è perso.
Una lettura storica fuori dai luoghi comuni con cui veniamo inondati quotidianamente da un esercito per lo più di freelance, come ci ricorda sempre Augusto, non Dino, Grandi, costretti a tirar quattro paghe per il lesso dalla decantata gig economy con cui il capitalismo della sorveglianza all’alba del nuovo secolo ha chiuso duecento anni di conquiste sociali.
La sarmatis tellus di Ovidio e Bisanzio, romaioi per la verità chiamavano sé stessi gli abitanti della pars orientis, il cinema di Ėjzenštejn e la straordinaria letteratura russa moderna da Gogol a Bulgakov e Solgenitsin, passando per Ivan Il Terribile e la Kiev dei Vareghi fino al lungo Novecento staliniano e la Grande Guerra Patriottica, Великой Отечественной войны. Non ci siamo fatti mancare niente, meno che mai l’analisi delle radici profonde dell’attuale guerra in Ucraina, di cui abbiamo sottolineato due componenti fondamentali. E cioè la mancata transizione riformista in un sistema euroasiatico più equilibrato del vecchio blocco sovietico disintegrato dalla riunificazione tedesca e dall’espansione ad est della NATO e la competizione fra Terra e Mare descritta da Carl Schmitt nel 1942. La quale ripropone un tema già presente da versanti opposti, il Drang nach Osten, la “marcia verso Oriente” per la Germania potenza continentale di Karl Haushofer, l’egemonia marittima per la talassocrazia anglosassone di Halford Mackinder.
Invitiamo i compratori onnivori di Limes e di Alessandro Orsini che hanno fatto della geopolitica un entertainment di culto tutt’altro che da snobbare, a venire dal 22 al 24 luglio a Montagnaga di Piné e comunque a seguire anche per streaming il nostro annuale workshop. Vi promettiamo uno speciale passaggio sugli empiristi inglesi, Locke, Newton, Hume fino all’utilitarismo di Bentham, la cui visione del mondo, a scuola si sono ben guardati dall’insegnarcelo non ci arrivavano, è alla base del dominio britannico del mare passato poi ai consanguinei wasp. E per aggiornarsi con un po’ di storia patria, perchè se non stiamo attenti anche a questo giro, tra sanzioni annunciate e cabaret bellicosi, rischiamo tra terra e mare di ritrovarci sul bagnasciuga…
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