Il General Accounting Office (GAO) ha pubblicato [in inglese] uno studio preoccupante sulla prontezza degli aerei militari che sono essenziali per le operazioni aeree dell’Esercito americano, della Marina, del Corpo dei Marines e dell’Aeronautica:

Il GAO ha esaminato 49 velivoli e ha scoperto che solo quattro hanno raggiunto il loro obiettivo annuale di efficienza nella maggior parte degli anni dal 2011 al 2021. Come illustrato di seguito, 26 aerei non hanno raggiunto l’obiettivo annuale di efficienza in nessun anno fiscale. Il tasso di efficienza – la percentuale di tempo totale in cui l’aereo può volare ed eseguire almeno una missione – è utilizzato per valutare lo stato di salute e la prontezza di una flotta di aerei..

Pensate alle implicazioni di tutto ciò. Il bilancio della Difesa degli Stati Uniti per l’anno 2022 è di 715 miliardi di dollari. Si tratta di quasi due volte e mezzo il bilancio della Difesa di Cina e Russia [entrambi in inglese] messe insieme:

Alla quinta sessione del 13° Congresso Nazionale del Popolo, all’inizio di marzo, il governo cinese ha annunciato un bilancio della difesa di 1,45 trilioni di yuan (circa 229 miliardi di dollari) per l’anno fiscale 2022, con un aumento del 7,1% rispetto al 2021 (Xinhua, 5 marzo)..

La spesa per la Difesa [russa] da gennaio ad aprile ha totalizzato quasi 1.600 miliardi di rubli (26,4 miliardi di dollari), con circa 500 miliardi di rubli (8,3 miliardi di dollari) di spesa al mese per marzo e aprile. Considerando queste dinamiche rispetto alla spesa per la Difesa di Mosca negli anni precedenti – circa 300 miliardi di rubli (5 miliardi di dollari) al mese – e il fatto che il budget originale per la Difesa nel 2022 era di 3,85 trilioni di rubli (63,6 miliardi di dollari), l’importo reale della spesa russa per la Difesa nel 2022 potrebbe raggiungere i 5,5 trilioni di rubli (90,9 miliardi di dollari) entro la fine dell’anno (Budget.gov.ru, maggio 2022)..

Se pensate che spendere più soldi della Cina e della Russia per equipaggiare le forze armate statunitensi compri una maggiore capacità, ripensateci. Ecco cosa dice [in inglese] il GAO:

Confrontando l’anno fiscale 2011 con l’anno fiscale 2021, il tasso medio di efficienza per gli aerei selezionati è diminuito per l’Aeronautica, la Marina e il Corpo dei Marines, in misura diversa. Il tasso medio di efficienza per gli aerei selezionati dell’Esercito è aumentato.

Per l’anno fiscale 2021, il GAO ha rilevato che solo due dei 49 velivoli esaminati hanno raggiunto l’obiettivo di efficienza stabilito dal servizio. Più precisamente, per l’anno fiscale 2021, 30 velivoli erano più di 10 punti percentuali al di sotto dell’obiettivo di efficienza nell’anno fiscale 2021; e 17 velivoli erano 10 punti percentuali o meno al di sotto dell’obiettivo di efficienza nell’anno fiscale 2021.

Molti dei velivoli selezionati devono affrontare uno o più problemi di sostenibilità, come illustrato di seguito. Secondo i funzionari del programma, questi problemi hanno un effetto sui tassi di efficienza.

Una cosa sarebbe se questi problemi fossero limitati ad una sola classe di velivoli. Come mostra il grafico sottostante, le “sfide” sono pervasive e riguardano tutte le capacità operative chiave, dal rifornimento aereo ai bombardieri a lungo raggio:

Il GAO fornisce un’analisi più mirata sui velivoli dei cinque servizi (Aviazione, Marina, JOINT, Esercito e Marines). Non è un bel quadro:

Permettetemi di tradurre il tutto in termini pratici. Supponiamo che gli Stati Uniti vogliano dispiegare truppe ed equipaggiamenti in Ucraina per prepararsi ad entrare nel conflitto e rafforzare l’Ucraina. Una risorsa chiave dell’Aeronautica Militare per questa missione è il C-5M:

C-5M Super Galaxy

Secondo il rapporto del GAO, quest’aereo ormai vecchio (ho visto uno dei primi esemplari prodotti da ragazzo durante una visita in Georgia nel 1968 – l’aereo ha 54 anni) presenta carenze nelle seguenti aree:

  • Sostituzione imprevista di parti e riparazioni.
  • Ritardi nella manutenzione dei depositi.
  • Carenza di personale addestrato per la manutenzione.
  • Manutenzione non programmata.
  • Diminuzione della fonte di produzione.
  • Obsolescenza delle parti.
  • Carenza e ritardo dei ricambi.

Ciò significa potenziali ritardi nel dispiegamento di truppe, veicoli, elicotteri e artiglieria. Se la Cina decide di muoversi su Taiwan, i comandanti militari degli Stati Uniti si troveranno probabilmente di fronte al dilemma di non essere in grado di sostenere importanti impegni militari in Russia e in Cina. A quale regione geografica spetta la priorità di prendere il controllo dei C5 utilizzabili?

La Marina degli Stati Uniti ha attualmente 296 “navi da combattimento in inventario”, ma solo 251 navi attive in servizio (il numero di navi attive in servizio include [in inglese] quelle commissionate ma non pronte per la battaglia, come la USS Constitution [in inglese], ed esclude la maggior parte delle navi logistiche da combattimento e di appoggio alla flotta)..

Secondo i dati compilati e aggiornati dalla Marina ecco il totale attuale delle navi da combattimento al 23 giugno 2021:

Portaerei: 11
Navi da battaglia di superficie: 115
Sottomarini: 68
Navi da guerra anfibia: 31
Cacciamine: 8
Navi per la logistica di combattimento: 29
Supporto alla flotta: 33
Supporto ausiliario: 1
Barche da combattimento: 0
Altro: 0

Per contestualizzare il dato, prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale gli Stati Uniti avevano 790 navi attive. Alla fine della guerra il numero [in inglese] era salito a 6084. La flotta odierna è la metà di quella statunitense all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. La Marina degli Stati Uniti è ora una forza incentrata sulle portaerei, come ho discusso nei post precedenti. La sua capacità di proiettare forze è diminuita negli ultimi dieci anni, poiché Russia e Cina hanno sviluppato efficaci missili ipersonici in grado di sconfiggere gli attuali sistemi di difesa aerea e missilistica, che apparentemente proteggono le task force delle portaerei dagli attacchi.

La differenza fondamentale tra oggi e il 7 dicembre 1941 è il drammatico declino della base industriale statunitense. Dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor gli Stati Uniti costruirono e schierarono 5.294 navi, tra cui portaerei, corazzate e cacciatorpediniere, in tre anni. Pensateci. Gli Stati Uniti producevano in media 147 navi al mese. Oggi ci vogliono dai 5 ai 7 anni per costruire e schierare una portaerei. Nell’eventualità di una guerra con la Russia e/o la Cina, gli Stati Uniti non possono più sfornare il volume di mezzi navali che avevano nella Seconda Guerra Mondiale. Il fatto che le navi siano dotate di tecnologie più avanzate non si traduce automaticamente in una maggiore efficacia e longevità in combattimento..

Non sto cercando di fare la figura del “menagramo”. Sto solo sottolineando alcuni fatti scomodi che dovrebbero indurre qualsiasi ufficiale o leader politico che contempli una guerra con la Russia e la Cina a pensarci due volte..

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Articolo di Larry Johnson pubblicato su A son of the new american revolution il 12 novembre 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia

[le note in questo formato sono del traduttore]