La crisi del settore edile tedesco non si placa
di GIUSEPPE MASALA CHILI (Canale Telegram)
Da diversi mesi il settore edile tedesco attraversa una profonda crisi. Nonostante i tempi lunghi e il sostegno delle autorità, che naturalmente non stanno a guardare, le statistiche recenti mostrano che il settore, come ha sottolineato il capo economista di ING Carsten Brzeski, si trova ancora in una “situazione terribile”. Numero di permessi per progetti di costruzione, ad es. per la costruzione di nuove case, ad esempio, a maggio sono diminuiti di un quarto (24,2%) in termini annuali e rispetto a maggio 2022 del 40%!
Nel periodo gennaio-maggio di quest’anno le autorizzazioni per le case unifamiliari sono diminuite del 31% e quelle per gli edifici plurifamiliari del 21%.
Della cupa situazione nel settore edile parla anche Felix Pakleppa, capo della Federazione centrale dell’industria edile tedesca. Egli attira l’attenzione sul fatto che la dinamica del numero di permessi per la costruzione di nuove abitazioni dopo aprile 2022 è diretta esclusivamente al ribasso.
Nel settore edile, tra il rilascio del permesso di costruzione e il suo completamento, di solito trascorrono ca. due anni. Ciò significa che il numero di permessi di costruire è un indicatore molto importante della salute del settore e un barometro dello stato in cui si trova.
“Non servono statistiche per capire che il settore edile tedesco è in profonda crisi”, Felix
Carsten Brzeski è fiducioso che le ragioni che hanno portato alla diminuzione del numero dei permessi non si sono ancora indebolite e, molto probabilmente, non cominceranno ad indebolirsi nel prossimo futuro. Almeno non vede alcun segno o prerequisito per questo. È difficile aspettarsi una riduzione significativa del tasso di riferimento da parte della BCE, così come una riduzione dei prezzi sia del lavoro che dei materiali da costruzione e un miglioramento della situazione con la carenza di lavoratori nei cantieri edili.
FONTE: https://t.me/giuseppemasala/45889
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