Putin vola in Mongolia, la Turchia sceglie i Brics e altre notizie interessanti
DA LIMESONLINE (Di Mirko Mussetti)
RUSSIA – MONGOLIA
Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin è volato a Ulan Bator per incontrare il presidente della Mongolia Ukhnaagiin Khürelsükh e celebrare l’85° anniversario della vittoria delle truppe sovietiche e mongole sul fiume Khalkhin Gol. I colloqui tra i due leader si concentrano principalmente sulla cooperazione industriale, energetica, agricola e nell’istruzione. È prevista la firma di importanti documenti bilaterali, tra cui un memorandum per la conservazione del lago Bajkal e del fiume Selenga.
Pur firmataria dello Statuto di Roma, la Mongolia ha ignorato le richieste di arresto della Corte penale internazionale (Cpi) che ha emesso un mandato di cattura nei confronti di Putin per crimini di guerra (trasferimento illegale di bambini ucraini in Russia). Parimenti, il governo di Ulan Bator ha snobbato l’esortazione di Kiev – l’Ucraina non è membro della Cpi – a procedere con la messa in stato di fermo del capo di Stato pietroburghese, che anzi è stato accolto con tappeto rosso e picchetto d’onore.
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TURCHIA – BRICS+
La Turchia ha ufficialmente presentato la propria candidatura per entrare a far parte dei Brics+. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan avrebbe rotto gli indugi, poiché ritiene declinante la centralità geopolitica dell’Occidente. Ankara intende esplorare nuove alleanze anche a causa delle frequenti tensioni con gli alleati della Nato e della ormai arenata adesione all’Unione Europea. La questione potrebbe essere messa al vaglio dagli Stati membri durante il summit Brics a Kazan (Russia) del 22-24 ottobre 2024. Se la richiesta anatolica fosse approvata, la Turchia diverrebbe il primo paese dell’Alleanza Atlantica a unirsi al gruppo.
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REGNO UNITO VS ISRAELE
Il governo del Regno Unito ha deciso di sospendere ben 30 licenze sulle 350 concesse per l’esportazione di armi verso Israele, ritenendo che queste possano essere impiegate in violazione del diritto internazionale umanitario. La decisione annunciata dal ministro degli Esteri inglese David Lammy non rappresenta un embargo totale, ma riguarda solo le forniture belliche che potrebbero essere usate dalle Forze armate di Israele nel conflitto armato contro Hamas nella Striscia di Gaza. La sospensione riguarda componenti per elicotteri, droni e aerei da combattimento con l’eccezione dei caccia F-35.
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USA VS VENEZUELA
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha reso noto di aver sequestrato nella Repubblica Dominicana un aereo del presidente del Venezuela Nicolás Maduro, poi trasferito in Florida. Secondo le autorità americane, l’acquisto del velivolo avrebbe violato le sanzioni comminate da Washington contro il regime di Caracas. L’azione è stata pubblicamente confermata dallo stesso Maduro, visibilmente irritato dalla “ripetuta pratica criminale” adottata dagli Usa. Null’altro che “pirateria” agli occhi del successore di Hugo Chávez.
La misura adottata dal Dipartimento della Giustizia Usa – che ritiene Maduro un narcotrafficante – sottolinea la crescente tensione tra la Casa Bianca e Miraflores, acuitasi a seguito delle contestate (e truccate) elezioni presidenziali nel paese latinoamericano vinte dall’autoritario politico bolivariano.
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CINA – AFRICA
Il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping ha ricevuto diversi capi di Stato africani alla vigilia del 9° Forum sulla Cooperazione Cina-Africa (Focac, 4-6 settembre 2024), che vedrà la partecipazione di oltre cinquanta nazioni. Giunto a Pechino il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa ha sollecitato Xi a riequilibrare il disavanzo commerciale, dato che le importazioni di Pretoria di beni cinesi superano di gran lunga l’export verso la Cina continentale. Il leader cinese ha incontrato anche il presidente del Mali Assimi Goïta, promettendo il sostegno cinese nella crescita del paese saheliano, e il presidente della Repubblica Democratica del Congo Félix Tshisekedi con cui ha discusso l’importanza di trasformare le ingenti risorse naturali della regione in motore per lo sviluppo economico di Kinshasa.
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