All’origine della desertificazione industriale
di PIANO CONTRO MERCATO (Canale Telegram)
Ieri vi ho postato i comunicati Istat che io vedevo positivi, nonostante tutto. Ora lo scrive Il Sole 24 di oggi con Luca Orlando, congiuntarilista del giornale confindustriale. Intanto a gennaio i giorni lavorativ sono stati 21 contro 22 dell’anno scorso (calo tendenziale -0.6% aumento mese su mese – dicembre gennario +3.2% – previsione +1.5%) .Ecco cosa scrive Orlando: “Il progresso mensile registato dall’Istat, oltre le attese, è in grado piu’ che bilanciare la caduta del mese precedente, ma va notato che la destagionalizzazione del dato tra dicembre e gennaio, dovendo includere ponti e differenze di calendario ampie, amplificate questa volta dalle chiusure adottate da molte aziende a fine dicembre”. La caduta anno su anno dello 0.6% riguarda, come al solito auto, e sappiamo perché, regole Green Deal Ue, e moda perché purtroppo molti distretti industriali, specie Toscana, Marche, Abruzzo e Veneto sono state fagocitate da multinazionali estere (se fossero rimaste medio piccole aziende italiane se la cavavano meglio, come Cucinelli, che va alla grande) che si stanno riposizionando e che hanno avuto nell’ultimo anno cambi di vertici e di strategie, dopo il boom post pandemia che faceva pensare loro che i consumatori mondiali avrebbero acquistato a qualsiasi prezzo. Le multinazional estere in Italia, a parte eccezioni, sono all’origine della desertificazione industriale di molte aree d’Italia.
Fonte: https://t.me/pianocontromercato/5208
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