Simion vince il primo turno delle presidenziali in Romania e altre notizie interessanti
di LIMES (Mirko Mussetti)

ROMANIA
Il candidato sovranista George Simion ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali con il 40,96% dei consensi. Grazie alla diffusa indignazione popolare per lo scioccante annullamento delle elezioni di novembre/dicembre 2024, il leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur) – che ha ricevuto il testimone dal candidato indipendente Călin Georgescu escluso dalla corsa presidenziale – ha raccolto grande sostegno sia in patria sia all’estero, giungendo primo in tutte le province romene a parte quelle ad alta concentrazione magiara e nel distretto di Bucarest. Simion sfiderà al ballottaggio del 18 maggio il sindaco europeista della capitale Nicușor Dan (20,99% dei voti), che è riuscito a scavalcare per un soffio il candidato appoggiato congiuntamente dal governo e dai partiti storici di centrodestra e centrosinistra di Romania Crin Antonescu. L’euroscettico e irredentista Simion (sogna l’Unirea con la Repubblica Moldova) non ha mai nascosto la propria ammirazione verso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Siamo un partito filo-trumpiano che governerà la Romania e la renderà un partner più forte per l’America e la Nato”. Il primo messaggio dell’esponente populista di destra all’indomani della sua vittoria al primo turno è un distillato del pensiero di Aur e della Romania più conservatrice: “Niente senza Dio!“. Alla luce dei disastrosi risultati, il primo ministro Marcel Ciolacu potrebbe rassegnare le proprie dimissioni aprendo una crisi di governo.
Per approfondire: La Romania resterà a stelle e strisce

ISRAELE VS HUTHI
L’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv (Israele) è stato colpito da un missile a lunga gittata lanciato dallo Yemen. Secondo il primo ministro dello Stato ebraico Binyamin Netanyahu, l’attacco aereo sarebbe stato effettuato dagli huthi su mandato della Repubblica Islamica dell’Iran. Il portavoce del gruppo paramilitare sciita zaydita Yahya Saree ha subito rivendicato l’attacco, definendolo come un gesto a sostegno del popolo palestinese e invitando i turisti e le compagnie aeree a non servirsi più dell’infrastruttura.
Per approfondire: L’asse arabo di Teheran è ferito ma non morto

ISRAELE VS HAMAS
Il gabinetto di guerra di Israele ha deciso per una intensificazione della guerra contro Hamas. Il piano prevede di occupare una quantità maggiore di territorio nella Striscia di Gaza, richiamando decine di migliaia di riservisti. Le Forze armate di Israele controllano già circa metà del territorio dell’exclave palestinese, impedendo da inizio marzo l’ingresso di aiuti umanitari.
Per approfondire: Se a Gaza la vittoria è di Pirro

USA
Il presidente Donald Trump ha annunciato sulla propria piattaforma Truth di aver autorizzato il dipartimento del Commercio a imporre dazi fino al 100% sui film prodotti al di fuori degli Stati Uniti, L’inquilino della Casa Bianca è convinto che l’industria cinematografica a stelle strisce stia lentamente morendo. Non è tuttavia chiaro come intenda applicare le nuove gabelle, dato che molto spesso alle pellicole a stelle e strisce collaborano anche produzioni straniere. Secondo il tycoon, questa mossa incentiverà le sale cinematografiche a dare la precedenza a film americani, sostenendo così il mercato interno.
Per approfondire: Air Force One (il film) e Trump come Harrison Ford





Commenti recenti