La Vera Sinistra e il populismo
di GABRIELE GERMANI (Pagina FB)

Laclau e Mouffe negli anni Ottanta proposero una soluzione alla crisi del marxismo. L’idea era che non esistesse un soggetto storico destinato a portare la Rivoluzione. Al suo posto comparivano le domande sociali inevase, queste erano di carattere economico, ma potevano essere anche comunicative o di accesso alla democrazia. A diventare centrale era la creazione di un fronte popolare vasto, con diverse soggettività, capaci di difendere e rappresentare le istanze popolari (e dunque populiste).
Podemos è riuscito bene a compattare questa moltitudine di soggettività, ha rotto gli schemi della sinistra radicale (incontrando un nuovo elettorato pronto a mobilitarsi).
In Italia, in alcuni segmenti minoritari, abbiamo visto la creazione di esperienze più interessate alla purezza ideologica che all’agire politico.
I veri depositari dei valori, i duri e puri, non farebbero accordi con nessuno anche a costo di (soprattutto per) non andare mai a governare neanche un condominio di periferia: il mondo va alla malora, ma vuoi mettere con la mia coscienza pulita?
La Vera Sinistra parla come grandi statisti: “come si sta in un partito”, “come si fa politica”, “questa analisi è troppo semplice”, forte di un’organizzazione che ha meno di un decimo dei tesserati del WWF.
Vive una duplice natura verso chiunque riesca a parlare a più persone: non importa se siano i 5Stelle, Di Battista, OttolinaTv, il movimento degli studenti per la Palestina o il fan club di Maradona.
Per non fare autocritica sceglie allora di pensare che “tu” sia malvagio. La gente ti segue perché la inganni; questo li autorizza -ca va sans dire- all’entrismo per fare egemonia.
Il tentativo puntualmente fallisce: è il loro minoritarismo a farli auto-escludere. La Vera Sinistra inizia di solito uno psico-dramma quando capisce che non sta funzionando. “Mi si nota di più se non vengo o se vengo e sto in disparte?”, l’ipotesi che a nessuno freghi un cazzo del circolo delle bocce pseudo-marxista non li sfiora nemmeno.
La Vera Sinistra può dire che sei opportunista, ma continuare a collaborare con te dicendo che lo fa strumentalmente perché il loro contributo alla libertà dell’umanità è troppo prezioso.
Penso tu sia un truffatore, ma decido di venire alle tue iniziative, perché così l’umanità può godere del mio contributo, che modestamente fa di me il nuovo Gramsci, non penso neanche un po’ di prendermi troppo sul serio.
Gli Amici della Vera Sinistra a me fanno anche un po’ tenerezza, nelle loro fantasie sono dei novelli Lenin e in realtà sono Mario, il nostro vicino di casa che combatte con la dannata quotidianità di un paese ultra-capitalista, come tutti noi.
Care persone, ma non si può confidare su di loro per far nulla, stiamo pur tranquilli che semmai dovesse cambiar qualcosa, diranno che loro lo hanno sempre saputo e fatto, ovviamente prima di noi!
Fonte: https://www.facebook.com/share/p/1HkrhqofCY/





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