Erano i fascisti
di FERDINANDO PASTORE (Pagina FB)
Erano i fascisti a chiedere pene esemplari, nessun diritto alla difesa, spacciatori impiccati agli alberi delle strade, carcere duro e buttare la chiave, processi di piazza, gogne pedagogiche.
Erano i fascisti a volere più esecutivo, decisionismo e uomini forti, tecnica militare, meno Parlamento; a detestare le lungaggini dei protocolli, l’inefficienza dei partiti, l’irrazionalità delle masse; a desiderare la centralità della buona società, oggi chiamata società civile.
Erano i fascisti che disprezzavano i sindacati, gli scioperi di pigri nullafacenti; che esaltavano lo spirito aziendale sempre laborioso, Confindustria, la collaborazione corporativa tra famiglie e imprese; che deridevano gli intellettuali critici, i non adatti, i meno meritevoli.
Erano sempre fascisti quelli che pretendevano un esercito di competenti, meno rallentato da figli di mammà, che concepivano più armi, più bombe, più guerre, più corpi speciali e professionalizzati; erano fascisti quelli della terza posizione, né Usa né Urss Europa nazione, della russofobia compulsiva, di Rambo e Rocky Balboa.
Quelli che un tempo erano impresentabili fascisti oggi tratteggiano le liberaldemocrazie, l’Unione Europea, il maggioritario, la governabilità, le guerre d’esportazione e la seconda repubblica tutta intera.
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