Israele minaccia il blocco navale e aereo dello Yemen e altre notizie interessanti
di LIMES (Mirko Mussetti)
GUERRA D’UCRAINA
Russia e Ucraina hanno iniziato lo scambio di prigionieri concordato a Istanbul (Turchia) con il rientro dei soldati sotto i 25 anni. A questo seguiranno altri scambi fino al completo rilascio di 1.200 prigionieri di guerra per parte e la restituzione dei corpi dei caduti. Nel frattempo, le Forze armate di Mosca hanno condotto il più massiccio attacco aereo dall’inizio della guerra: ben 479 munizioni circuitanti (droni kamikaze) e 20 missili sono stati lanciati contro le principali città del paese invaso. Kiev, Odessa e Kharkiv sono le più colpite. Le Forze armate di Kiev hanno risposto scagliando droni in profondità nel territorio della Federazione, fino a colpire un aeroporto militare nell’oblast’ di Nižnij Novgorod nel circondario del Volga e un impianto industriale a Čeboksary, capitale della repubblica di Ciuvascia.
Per approfondire: Colloqui di Istanbul, cronaca di un fallimento annunciato
ISRAELE VS YEMEN
La Marina militare di Israele ha colpito il porto di Hodeidah (Yemen) con missili lanciati da navi da guerra. È la prima operazione navale diretta dello Stato ebraico contro lo Yemen controllato dagli huthi. Secondo le Forze armate di Israele (Tzahal), l’obiettivo di tali iniziative belliche è fermare il traffico di componenti e armamenti (missili e droni) impiegati contro lo Stato ebraico. Prima dell’attacco, Tzahal ha invitato le autorità locali a ordinare l’evacuazione dei porti di Hodeidah, Ras Isa e Salif. Nessuna nave mercantile è stata danneggiata. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha minacciato un blocco navale e aereo totale dello Yemen qualora gli attacchi aerei del gruppo armato filo-iraniano non dovessero cessare.
Per approfondire: Israele si scopre marittimo

CINA VS GIAPPONE
Due portaerei della Repubblica Popolare Cinese – Liaoning e Shandong – hanno condotto manovre nei pressi di alcune isole del Giappone. Il Shandong, scortato da altre quattro navi da guerra, ha effettuato decolli e atterraggi di caccia ed elicotteri nell’area dell’atollo di Okinotori a circa 300 chilometri a sud-ovest di Okinawa e in piena Zona economica esclusiva nipponica. Il Liaoning ha invece navigato vicino all’atollo di Minami Torishima a quasi 1.300 chilometri a est dell’isola disabitata Iwo Jima appartenente alla prefettura di Tokyo, ben oltre la prima catena di isole sulla quale le Forze armate degli Stati Uniti hanno disposto le proprie basi militari. Secondo Pechino, si tratta di attività “pienamente coerenti con il diritto internazionale”.
Per approfondire: Okinawa nell’occhio del ciclone

DISORDINI USA
Le proteste contro le restrittive politiche sull’immigrazione adottate dal governo federale degli Stati Uniti persistono e si diffondono in tutta la California. Il presidente Donald Trump ha deciso di dispiegare nel Golden State un reparto di marines addestrati nella de-escalation nel tentativo di contenere e sopire i violenti moti di protesta. Circa 700 fanti di marina avranno il compito di colmare temporaneamente le lacune della Guardia nazionale californiana fino al completo dispiegamento a Los Angeles di un suo contingente di 4 mila riservisti. Il Pentagono guidato dall’ex ufficiale della Guardia nazionale Pete Hegseth è in difficoltà nello stabilire le regole d’ingaggio dei militari impegnati in un’operazione interna di polizia.
Per approfondire: California vs Trump






Commenti recenti