Usa e Cina si accordano su dazi e università e altre notizie interessanti
di LIMES (Mirko Mussetti)
USA – CINA
Le delegazioni di Stati Uniti e Repubblica Popolare Cinese hanno raggiunto a Londra un accordo per porre fine alla guerra commerciale scatenata dal presidente americano Donald Trump non appena insediato alla Casa Bianca. Pechino ha fatto affidamento come leva negoziale sul proprio dominio nell’estrazione e raffinazione di terre rare e minerali critici. The Donald ha dichiarato sulla piattaforma Truth conclusi i colloqui iniziati il mese scorso a Ginevra, dove era stata accordata una sospensione di 90 giorni dei nuovi dazi reciproci per permettere una più serena negoziazione: “L’accordo si è concluso e attende ora la ratifica definitiva mia e del presidente Xi Jinping”. Washington applicherà tasse doganali sulle merci cinesi fino al 55%, risultato della somma tra il 10% imposto ai prodotti normali, il 20% come forma di ritorsione per l’afflusso di fentanyl (potentissimo analgesico impiegato come stupefacente) negli States e il 25% imposto durante il primo mandato di Trump. Pechino imporrà invece dazi al 10% sulle merci statunitensi. La Repubblica Popolare garantirà inoltre all’America l’accesso alle terre rare, mentre gli Usa permetteranno l’accesso degli studenti cinesi alle università a stelle e strisce.
Per approfondire: Università e terre rare dividono Trump e Xi

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ISRAELE
Le Forze armate di Israele (Idf, Tzahal) hanno annunciato riforme interne strutturali approvate dal capo di Stato maggiore Eyal Zamir. Le principali novità riguardano il rafforzamento delle difese anti-aeree e di confine, il potenziamento dei reparti di stanza sulle Alture del Golan e sul Monte Hermon, il dispiegamento a partire da agosto della nuova divisione Gilad lungo il confine con Giordania e Siria. Le Idf hanno deciso inoltre di reintrodurre una brigata corazzata dismessa e di crearne una nuova di fanteria leggera. Anche la formazione viene riorganizzata: l’accademia di fanteria, la scuola carristi e l’accademia ufficiali Bahad 1 saranno ora subordinate a un’unità centrale. L’obiettivo delle riforme è di alleggerire i compiti dei riservisti e rendere Tzahal più reattivo alle sfide future anche su più fronti simultanei.
Per approfondire: L’esercito di popolo non crede più nel popolo

GIBILTERRA
Regno Unito e Unione Europea hanno raggiunto un accordo per la libera circolazione di merci e persone senza barriere o controlli di frontiera tra Gibilterra e Spagna. Il commissario Ue per il Commercio, la sicurezza economica, le relazioni interistituzionali e la trasparenza Maroš Šefčovič ha espresso soddisfazione per l’intesa raggiunta: “È una storica pietra miliare”. Al termine dell’incontro con l’omologo madrileno José Manuel Albares, il ministro degli Esteri londinese David Lammy si è detto appagato dal raggiungimento di una “soluzione pratica che salvaguarda la sovranità britannica, l’occupazione e la crescita” del territorio d’oltremare del Regno Unito.
Per approfondire: Gibilterra, la Rocca irrinunciabile del Regno Unito

TURCHIA – INDONESIA
Indonesia e Turchia hanno siglato un accordo da oltre 10 miliardi di dollari per la compravendita di 48 caccia multiruolo di quinta generazione Tai Tf-X Kaan prodotti dall’azienda pubblica anatolica Turkish Aerospace Industries. Il contratto firmato alla fiera Indo Defence 2025 di Giacarta prevede la produzione congiunta di componenti in Indonesia, mentre le consegne dei velivoli sono previste entro il 2035. Si tratta del più grande accordo di esportazione militare nella storia della Turchia. Il progetto Kaan è stato sviluppato in seguito all’esclusione nel 2019 di Ankara dal programma F-35.
Per approfondire: Ankara scommette sull’autarchia militare

MYANMAR
L’Esercito dello Stato di Wa unito (Uwsa), un gruppo armato su base etnica legato alla Cina continentale (i wa sono riconosciuti ufficialmente da Pechino come gruppo etnico della Repubblica Popolare), ha preso il controllo dei giacimenti di terre rare nello Stato di Shan nel Myanmar orientale, vicino al confine con la Thailandia. Sotto la protezione dell’Uwsa, gli operai cinesi estraggono minerali critici come disprosio e terbio, cruciali per la realizzazione di turbine e veicoli elettrici. Le immagini satellitari confermano le operazioni e mostrano camion carichi dirigersi verso il confine. La Cina rafforza il controllo su materie strategiche, impiegate anche come leva negoziale con gli Stati Uniti. Negli ultimi sei mesi il prezzo del terbio è salito del 27%.
Per approfondire: La Cina si arma della diaspora





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