Guerra tra poveri: chi ci guadagna?
di GIANLUCA BALDINI (FSI Pescara) Anni fa conobbi Saïd. Veniva dal Marocco, aveva il viso angelico di un bambino, la voce squillante, gli occhi grandi e tondi che quasi la sua testolina non li conteneva. Carnagione olivastra da fototipo magrebino, capelli corti ricci neri come il petrolio. La sera stavamo insieme, gli offrivo spesso da mangiare e da bere. Adorava il panino con la frittata e lo mandava giù alla velocità della luce con una...
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