Il risveglio
Alzarsi la mattina, guardarsi allo specchio, e dietro un viso stanco e senza stimoli prendere coscienza di quello e’ diventata la propria esistenza, lavarsi la faccia, riaprire gli occhi e quell’espressione, quella sensazione nello stomaco e’ ancora li’, come ogni santa mattina.
Ad un tratto, d’improvviso realizzare subito come in una visione quanto sia lontana l’esistenza che sognavamo, che saremmo destinati a condurre felicemente nel rispetto di poche e semplici regole, “il rispetto della vita umana ed il benessere collettivo”, a quel punto rabbia, delusione prendono il sopravvento, rilavarsi nervosamente il viso piu’ volte e guardandosi nuovamente allo specchio pensare che la propria dignita’ non ha prezzo e che per rivedersi allo specchio senza provare ancora quella strana sensazione dentro lo stomaco, per non far riapparire quell’espressione lobotomizzata da una societa’ di plastica si deve per forza scegliere, prendere una decisione importante, di quelle che sicuro costeranno molto, che impegneranno tanto, ma si deve scegliere tra chi subisce e fa’ finta di non vedere ogni giorno o scegliere di stare tra chi si impegna per cambiare volto a questa societa’ ed all’esistenza di tutti.
A quel punto la paura, lo scoraggiamento per un attimo prendono il sopravvento, ma poi la reazione d’orgoglio subito riprende il controllo e pensi che alla fine indipendentemente dal risultato comunque quella decisione ti restituira’ quel risveglio sereno e felice, e quella faccia davanti allo specchio la mattina sara’ quello che deve essere sempre, il viso di un Uomo, che e’ cosciente e padrone della propria esistenza.
Risvegliarsi e scegliere da che parte stare, impegnarsi…è questo quello che dobbiamo scegliere, per noi stessi, per le nostre tradizioni, per le nuove generazioni, per quello che siamo e mai dovremmo dimenticarci di essere..ESSERI UMANI.
E tu, proprio tu, domani mattina, come vuoi risvegliarti?
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